Barlume

Articolo pubblicato il: 9 Luglio, 2021


Il nuovo bookzine di Frab’s Magazine racconta Milano attraverso foto e testi inediti
Barlume Magazine
La copertina di Barlume

Barlume è la nuova pubblicazione di Frab’s Magazine.

Come è evidente seguendo questo sito, all’interno del vasto mondo della grafica editoriale io ho due grandi passioni, che spesso convivono perfettamente: le illustrazioni e le riviste. Le seconde possono essere mainstream o indipendenti. Parliamo quindi sia di magazine che vengono diffusi in migliaia di copie attraverso la vendita nelle edicole, sia di pubblicazioni di nicchia – dette “indipendenti”. Le pubblicazioni indipendenti vengono distribuite attraverso l’online o si trovano in librerie specializzate.

E in effetti ho già scritto qui di D – La repubblica delle Donne (giornale femminile allegato il sabato al quotidiano La Repubblica), ma anche di Orlando, rivista indipendente culturale (qui), e di Jacobin, trimestrale politico di sinistra (qui). 

Frab’s Magazine scende in campo

Tra le librerie specializzate che vendono online le riviste, la mia preferita per competenza, catalogo e passione è Frab’s Magazine, da cui mi rifornisco periodicamente di giornali internazionali.

Anna Frabotta e Dario Gaspari – fondatori di questa edicola digitale e forti della loro esperienza nel settore – hanno deciso di pubblicare un magazine indipendente. Barlume – questo il nome – è la seconda pubblicazione di Frab’s, ma la prima era una sorta di taccuino di viaggio da compilare, di certo non un magazine.


Barlume Magazine
Cortili interni e palazzi di Milano nelle foto di Michele Arrabito

Questa volta invece Anna Frabotta, da giornalista qual è, progetta una vera e propria rivista partendo dal lavoro fotografico di Michele Arrabito che racconta una Milano notturna e periferica. Una città fatta di zone laterali, di buio e di bagliori di luce che escono dalle finestre dei palazzi.

E a raccontarla, questa città, sono stati chiamati dei veri e propri fuoriclasse della scrittura, tanto che ad andare fino in fondo a questo Barlume, ci si rende conto che forse più che di un magazine si tratta di un bookzine, tanto è alta la qualità dei contenuti.


Barlume Magazine
L’incipit del racconto di Matteo B. Bianchi

Raccontare la città

Si tratta – in ordine di apparizione – di Matteo B. Bianchi, Ivan Carozzi, Nicola Feninno e Giada Biaggi. Hanno cercato di raccontare la loro città, in cui non sono nati ma in cui hanno scelto di vivere, a noi che la conosciamo solo da lontano e che la vediamo “come la città dell’aspirazione, dove sicuramente ‘ce n’è’ o certamente qualcosa è in moto”, per utilizzare le parole di Anna Frabotta che introducono i racconti.

Matteo B. Bianchi – scrittore, autore per radio e tv, direttore a sua volta di ‘tina, una bella rivista di narrativa – ricorda in queste pagine l’acquisto del suo appartamento in una zona che da “sfigata” nel giro di qualche anno è divenuta la mitologica No.Lo (North of Loreto). Quasi a dire che sì, è vero, a Milano tutto è realizzabile.


Barlume Magazine
Due scatti fotografici di Michele Arrabito

Ivan Carozzi, giornalista (è stato caporedattore del magazine Linus) e autore di podcast e radiodocumentari, rivolge la sua memoria a un’altra epoca e ci racconta gli anni di piombo milanesi. La città di oggi, con la sua spensieratezza e il successo, è diretta discendente di quel buio periodo e ha saputo rinascere dai propri drammi.

Nicola Feninno è direttore di CTRL magazine, altro splendido magazine indipendente. Ci parla di gentrificazione, dall’alto della sua esperienza in zona Turro che, al pari di No.Lo, sta diventando sempre più cool.

Infine Giada Biaggi, giornalista, comica e autrice, immagina un dialogo tra un giovane e il busto di Indro Montanelli nei giardini a lui intitolati. Il testo è esilarante: senza anticipare nulla, dico solo che il giovane non le manda a dire all’illustre giornalista.


Barlume Magazine
La periferia milanese di notte nelle foto di Michele Arrabito

I racconti sono intervallati dalle affascinanti immagini di Michele Arrabito. Il fotografo è nato nel 1995 a Bogotà, cresciuto in Sicilia e come gli altri autori di questa pubblicazione, ha deciso di vivere a Milano. Questo è il loro tributo d’amore alla città che li ha accolti.


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