Orlando, primo magazine hotel

Articolo pubblicato il: 28 Maggio, 2021


Si chiama così il giornale pensato come se fosse un edificio diviso per aree tematiche

Alla fine dello scorso anno, in uno dei tanti ordini di magazine indipendenti che periodicamente effettuo on line da Frab’s Magazine (che – insieme a Edicola 518 – mi aiuta a tenermi aggiornato sulle novità editoriali nazionali e internazionali), ho inserito il numero uno di Orlando, una rivista che aveva subito catturato il mio interesse per l’eleganza della testata e dell’immagine in copertina.

Orlando numero 1
La copertina del primo numero di Orlando con il ritratto della Regina Elisabetta II realizzato da Miriam Escofet

Sotto la testata, infatti, è riprodotto un ritratto iperrealista della Regina Elisabetta II realizzato dalla pittrice spagnola Miriam Escofet: lo studio dei dettagli di questa opera, la ricchezza della palette cromatica e l’aura eterea che la circonda trasferiscono immediatamente al lettore una cura nella realizzazione del prodotto fuori dal comune.

Ma quando ho avuto in mano la copia cartacea, la sorpresa è stata ancora maggiore. Al magnifico progetto grafico (firmato dallo studio The World of DOT di Francesca Leoneschi e Iacopo Bruno, garanzia di alta qualità), infatti, è affiancata un’idea editoriale originale e vincente.

Il magazine è pensato come un luogo da abitare, come fosse un hotel immaginario in cui il lettore può muoversi tra i diversi piani, scoprire le diverse zone dell’edificio e i personaggi che lo abitano.

Il primo magazine hotel

Orlando è quindi il primo magazine hotel e il lettore, accompagnato dal lobby boy Mr.O, è libero di muoversi tra diverse aree tematiche, entrando nei vari ambienti dell’edificio e conoscendo gli ospiti che abitano le camere.

Al piano terra c’è il giardino e il ristornate e di conseguenza in questa sezione del magazine troviamo articoli riguardanti il mondo del food & beverage e dei giardini.

Al primo piano c’è la biblioteca e la sala espositiva: leggiamo di letteratura e arte.

Poi il piano delle suites e gli argomenti virano sull’architettura e il design e così via.

Orlando numero 1
Una doppia pagina del primo numero di Orlando: Mr. O è all’accoglienza

Nel primo numero, ad esempio,  abbiamo passeggiato nel giardino labirinto del grande editore Franco Maria Ricci, vicino Parma, abbiamo sorseggiato un drink nell’elegante bar ristorante Ora di Berlino, conosciuto Elisa Seitzinger che – col suo immaginario gotico – rappresenta una delle migliori illustratrici italiane.

Ma sono solo alcuni dei temi trattati in queste 250 stupefacenti pagine.

L’origine del nome

Orlando deve il suo nome a due eroi letterari: il cavaliere “Furioso” dell’Ariosto e l’eterno giovane di Virginia Woolf. La rivista eredita dal primo la furiosa necessità di ricerca continua, dal secondo la capacità di filtrare gli argomenti attraverso diversi punti di vista.

Il progetto è edito da Tessiore, casa editrice indipendente fondata da Antonella Pescetto che è anche la creatrice di Orlando. Sia il magazine che i progetti futuri di Tessiore hanno l’intento di scoprire nuovi talenti e portare avanti un discorso culturale e letterario che contempli la bellezza in tutte le sue forme.

Antonella Pescetto è un’amante dell’arte, in tutte le sue forme. Figlia di un’architetta e di un melomane follemenete innamorato di poesia e letteratura, si è laureata in lettere moderne e poi – con un master in arte a Venezia – è entrata in contatto con il mondo dell’arte contemporanea e lì è iniziato tutto.

La necessità del progetto

Le chiedo come mai fondare una casa editrice; qual è il motivo di una decisione così importante e per certi versi in controtendenza con i dati del mercato dell’editoria.

La risposta è prontissima: «Mi risulta l’unico modo per poter esprimere le mie necessità più impellenti. Bibliofila, innamorata di Zweig, Dickens, Virginia Woolf, amante del teatro, dell’opera, della musica in ogni sua forma, cultrice dell’estetica e dell’arte, ho bisogno di comunicare il mio punto di vista attraverso la cultura a tutto tondo: non riesco a pensare di limitarmi ad un’area sola della cultura, per questo è nato anche Orlando».

«Ho valutato tante altre strade – aggiunge – ma questa è l’unica che mi faccia sentire al posto giusto al momento giusto. Il mio intento, una volta reso autonomo Orlando, è di produrre grandi volumi illustrati su tutte le mie passioni. Scoprire artisti contemporanei meno noti al grande pubblico e stimolare il lettore con inserti inaspettati, carte speciali, per coinvolgerlo in un’esperienza sensoriale completa».

E infine, una vera e propria dichiarazione d’intenti: «Voglio scegliere personaggi che portino a riflettere su aspetti sociali sensibili del contemporaneo. Nel secondo numero di Orlando l’inserto è dedicato a Nadia Kaabi-Linke, artista raffinata, dalla cultura sconfinata, cittadina del mondo. La scoprirai e vedrai di che tipo di temi sociali vorrei rendermi portatrice».

Manca poco, ormai, all’uscita del nuovo numero del magazine, che sarà disponibile dai primi giorni di giugno. Si può trovare in questi punti vendita, o lo si può acquistare on line.

Il mondo dei giornali indipendenti è da qualche anno in grande espansione: a mio avviso la qualità che lo pervade – strettamente connessa alla passione di chi lo popola – e l’approfondimento di argomenti specifici, possono essere la giusta ricetta per uscire dalla crisi dell’editoria.

Come dire: meno giornali, con meno tiratura, ma più qualità diretta a un pubblico estremamente interessato.

Orlando è senz’altro un ottimo esempio di questa teoria.


Orlando primo magazine hotel
La doppia pagina del sommario del numero 2 di Orlando

Orlando numero 2
Una doppia pagina del secondo numero. A destra, Mr. O

Orlando primo magazine hotel
L’apertura dell’articolo dedicato alla designer Louise Fili

Orlando primo magazine hotel
Doppia pagina. A sinistra, Virginia Woolf

Orlando primo magazine hotel
Un’apertura di articolo del numero 2 di Orlando con un’illustrazione di Elisa Seitzinger

Orlando numero 2
Una doppia pagina dedicata all’architetta e designer spagnola Patricia Urquiola

Orlando primo magazine hotel
Due scatti fotografici tratti dal secondo numero di Orlando

Orlando primo magazine hotel
L’apertura dell’articolo dedicato all’artista tunisina Nadia Kaabi-Linke

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