Presidente ti scrivo

Articolo pubblicato il: 2 Gennaio, 2022


“Presidente ti scrivo” è la frase che spicca sulla copertina del primo numero dell’anno de L’Espresso.

Abbbiamo chiesto ad alcuni personaggi pubblici di rivolgere una lettera al nuovo Presidente della Repubblica che nei primi giorni di febbraio si avvicenderà con Sergio Mattarella.

Michele Serra, Massimo Cacciari, Francesco Occhetta, Djarah Kan, Lucio Caracciolo, Donatella Di Cesare, Viola Ardone, Franco Arminio, Diletta Bellotti, Pietro Turano e Mauro Biani. Sono le firme che scrivono le missive in cui raccontano le urgenze, le delusioni e le speranze del paese.

La copertina animata è stata realizzata da Alessio Melandri.


Un passo indietro

Qualche mese fa abbiamo realizzato una copertina de L’Espresso con un carattere gestuale (ecccola qui), cioè un font tipografico che vuole imitare la scrittura fatta a mano. In quell’occasione Chiara Riva, una delle più brave calligrafe italiane, mi inviò un messaggio privato. Mi scrisse facendomi i complimenti per la copertina (finalmente una cover con un un bel gestuale!) e poi aggiunse che sarebbe stato bello fare la scritta davvero a mano, e non ricorrere ad un carattere digitale già esistente. Aveva ragione: una scritta commissionata e realizzata apposta per un determinato progetto, lo rende automaticamente di valore più alto ed esclusivo.

Presidente ti scrivo

Ho fatto tesoro di quel consiglio e – quando ci siamo trovati a progettare la copertina di questo numero de L’Espresso – con Alessio Melandri e Emiliano Rapiti abbiamo subito pensato di rivolgerci a Chiara Riva. Volevamo infatti creare una copertina come se fosse una busta da lettere con il foglio in primo piano. E la scritta “Presidente ti scrivo” questa volta la volevamo avere davvero fatta a mano, e non con un carattere che imitasse il gestuale.

Abbiamo quindi chiamato Chiara che si è messa subito al lavoro e ci ha proposto due tipi di lettering fatto a mano.


Le due proposte di lettering di Chiara riva

L'Espresso scritta
La scritta definitiva di Chiara Riva

Il lettering definitivo è quello che a nostro avviso rende meglio l’idea di una scritta fatta a mano su un foglio da lettere. La prima proposta, invece, tutta in maiuscolo, era troppo da writer e meno da posta cartacea.

Finalmente L’Espresso ha avuto la sua scritta “handmade” in copertina e Chiara Riva si è confermata una delle più brillanti calligrafe italiane.

Per saperne di più sul mondo della calligrafia, qui trovate una video intervista che ho fatto a Chiara qualche tempo fa.


Glitch Feminism

Proseguendo nello sfoglio del giornale arriviamo alle Idee, la sezione dedicata all’approfondimento culturale a cura di Sabina Minardi. In apertura abbiamo un’interessante intervista di Gaia Manzini a Legacy Russell, autrice del manifesto “Glitch Feminism”, appena pubblicato in Italia da Giulio Perrone editore. Si tratta di una nuova tappa del cyberfemminismo, che esplora il rapporto tra genere, tecnologia e identità.


L'Espresso 01
Glitch Feminism interpretato da Irene Rinaldi

Ogni volta che commissioniamo un’illustrazione, cerchiamo di capire qual è il professionista più adatto al tema da disegnare. Non è mai un ragionamento al buio. Infatti, in questo caso, l’illustrazione è stata chiesta a Irene Rinaldi, collaboratrice de L’Espresso e professionista impegnata in lotte politiche e femministe.

Irene lavora per i più importanti magazine italiani e internazionali. Le tecniche tipografiche di stampa sono la sua passione, e il suo lavoro è legato allo studio dell’incisione e della stampa artigianale. Irene è illustratrice esperta che non smette mai la ricerca. È possibile riconoscerla dai colori accesi che riproducono la trama delle stampe artigianali.

L’immagine realizzata per questo numero de L’Espresso interpreta il nuovo movimento femminista ricorrendo all’etimologia del termine: “Glitch” come errore, anomalia. E disobbedienza. La strada per smantellare il genere binario e collegare la battaglia sul corpo ad altre lotte per costruire nuove identità. Lo stile infatti è tratteggiato, distorto, in un twist tecnologico femminista.


L'Espresso 1
Anna Frank nel filn di animazione di Ari Folman e Lena Guberman

Anna Frank in cartoon

Ancora nella sezione delle Idee, troviamo un articolo di Fabio Ferzetti su “Anna Frank e il diario segreto”, un film coraggioso che racconta ai bambini la tragedia della Shoah, partendo dal Diario di Anna Frank e arrivando alle vittime delle guerre di oggi. Gli autori Ari Folman e la disegnatrice Lena Guberman, si affidano a una nuova protagonista: Kitty, l’amica immaginaria cui Anna Frank si rivolgeva nel suo Diario. Un escamotage letterario per staccarsi dall’opera originale e rivolgersi a nuovi lettori.


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