No pasarán

Articolo pubblicato il: 17 Ottobre, 2021


No pasarán è il titolo del numero 43 de L’Espresso.

In italiano significa “Non passeranno”, ed è la frase spagnola utilizzata dai partigiani contro le truppe del Generale Franco durante la Guerra civile di Spagna.

Nel contesto della copertina de L’Espresso viene utilizzata in riferimento agli scontri di piazza causati in questi giorni dalla frangia fascista e estrema del popolo dei No Pass.

Il senso diventa quindi: “Non passerano i No Pass”. Non passeranno i fascisti, non passerà la violenza.

La scelta grafica è volutamente senza immagini, solo con la scritta gestuale, a imitare un cartello da portare in piazza durante le manifestazioni.

La cover animata è stata realizzata da Alessio Melandri.


Le illustrazioni di questo numero

In questo numero continuano le rivelazioni dei Pandora Papers, la grande inchiesta del consorzio giornalistico Icij (International consortium of investigative journalism). L’Espresso ne fa parte in esclusiva per l’Italia.

Sportivi, star dello spettacolo, imprenditori, finanzieri e politici. Tutti i nomi degli italiani che hanno portato le loro ricchezze nei cosiddetti paradisi fiscali.

In questa seconda puntata dell’inchiesta, occhi puntati in particolare sui politici e gli imprenditori.


Pandora Papers
Il collage digitale di Alessio Melandri che apre i Pandora Papers

Pandora Papers
Pagine interne dei Pandora Papers

Pandora Papers
Un’altra doppia pagina illustrata da Alessio Melandri

Da un punto di vista visivo, abbiamo ripreso la grafica utilizzata la settimana precedente per la prima puntata.

Alessio Melandri ha quindi realizzato nuovi collage digitali con gli stessi colori e gli stessi elementi, ma con i nuovi personaggi: da Putin a Silvio Berlusconi, da Marina Berlusconi a Giampaolo Angelucci.

I fantastici mondi della letteratura

La sezione Idee, la parte del giornale che si occupa di approfondimento culturale ed è curata da Sabina Minardi, si apre con una intensa chiacchierata tra Chiara Valerio e lo scrittore Michele Mari. L’argomento principale di cui dibattono è la narrativa fantastica. Scienziati, scacchisti, rabbini, Golem, creature fantastiche: tutto ciò che alla potenza della parola scritta associa la fantasia.

Quando si parla di creature fantastiche la scelta dell’illustratrice è d’obbligo: Elisa Seitzinger, la regina dell’immaginario gotico e chimerico. Con Elisa abbiamo collaborato più volte, sempre con risultati di grande qualità.


L'Espresso 43 illustrazioni
Elisa Seitzinger ha illustrato l’apertura del dialogo tra Chiara Valerio e Michele Mari

L’immagine creata da Elisa Seitzinger è splendida e si basa su questa idea: la mente creativa dello scrittore vista come un vaso da cui fuoriescono elementi della poetica di Michele Mari: il golem, il veliero, gli scacchi (il cavallo che rimanda anche al cavaliere), le gemme (in riferimento al suo lessico), il drago, la bestia, gli elementi alchemici e magici. A fianco, il dizionario visto come una sorta di grimorio. 

Elisa disegna a mano le sue tavole – prima a matita e poi a china – e le colora poi in digitale. Il definitivo è originale e suggestivo: ci troviamo immediatamente immersi nel mondo del fantastico, pieno di riferimenti e particolari affascinanti.

La mafia illustrata

L’ultima illustrazione del numero 43 de L’Espresso la troviamo nella sezione delle Storie.

Il giornalista Marco Bova racconta gli equilibri di Cosa Nostra a Trapani, feudo del super latitante Matteo Messina Denaro. In queste terre la Mafia si sta riorganizzando a livello imprenditoriale e non solo criminale. La novità è che queste aziende sono impegnate nel business delle energie rinnovabili.


L'Espresso 43 stefano summo
La storia di mafia illustrata da Stefano Summo

Raccontare questa vicenda da un punto di vista visivo non è semplice. Per questo abbiamo chiesto di illustrarla a Stefano Summo, che ha un tratto molto descrittivo. La sua idea è stata quella di disegnare in una unica scena tutti gli elementi della storia: il crimine (la pistola), il paesaggio (Trapani), un uomo misterioso alla finestra (il boss Messina Denaro) e le energie rinnovabili (la pala eolica).

Molto interessante l’aspetto cromatico dell’immagine: colori molto forti, quasi acidi, caratteristici del lavoro di Stefano Summo.


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