Magma, il giornale indie ma con sponsor

Articolo pubblicato il: 8 Novembre, 2023


Bottega Veneta supporta un nuovo magazine dedicato all’arte. E non è la prima volta

Nel mondo sempre più in evoluzione dell’editoria cartacea di lusso, si è affacciato da poco “Magma”, un nuovo magazine di grande formato e rilegato come fosse un libro.


Magma Bottega Veneta
Il primo numero di “Magma”

Magazine di lusso

Negli ultimi anni sono nati molti prodotti di questo tipo, con parecchie similitudini tra loro.

I temi, innanzitutto. Ci si muove tra moda – da sempre il bacino più appetibile per la raccolta pubblicitaria – cultura e arte. E infatti “Magma” tratta proprio di arte e letteratura ma ha come sponsor “Bottega Veneta”, uno dei brand di moda più conosciuti e influenti a livello planetario.

Proseguendo con il gioco dei raffronti, difficile non pensare a “Mastermind” per quanto riguarda l’aspetto. La creatura semestrale di Marie-Amélie Sauvé, fondata nel 2017 e arrivata al quattordicesimo numero, è anch’essa di grande formato e cartonata. Un vero e proprio bookazine che alterna pagine pubblicitarie delle più importanti maison della moda ad articoli e interviste dedicate a personaggi della cultura e delle arti. Sauvé ha messo a frutto la sua lunga esperienza di Fashion Director del New York Times Magazine e – una volta tornata in Europa, a Parigi – ha dato vita a “Mastermind”, portandosi dietro un importante portfolio clienti pubblicitari su cui fare affidamento.


Magma Magazine
Apertura tipografica per le pagine sull’artista Sophie Calle

La periodicità di “Magma” è invece annuale e in questo ricorda “Inque”, il magazine creato nel 2022 da Dan Crowe (direttore) e Matt Willey (art director) che in precedenza avevano fondato “Port”, pietra miliare della stampa indipendente internazionale. “Inque” è annuale e ha addirittura un arco temporale di vita delimitato: durerà una decade e di conseguenza giunto al decimo numero interromperà la pubblicazione (ne ho scritto qui).


Esclusività e multidisciplinarietà

Ma torniamo a “Magma”, protagonista di questo focus. La prima edizione cartacea – con tiratura limitata a 2.000 copie – diretta da Paul Olivennes, si ispira alle revues d’art del XX secolo e crea un dialogo tra 18 artisti e più di 80 opere d’arte e saggi letterali, tra i quali “Documents” di Georges Bataille (1929), la surrealista “Minotaure” (1933) e i primi numeri della gloriosa “Interview” di Andy Warhol (1969).

La multidisciplinarietà artistica è alla base del progetto: cinema, fotografia, arte contemporanea, letteratura declinati in immagini e testi, per la maggior parte inediti. Nel primo numero – con l’introduzione di Hans Ulrich Obrist – imperdibili i testi di Agnès Varda del 1976 sulle fotografie di Claude Nori e di Erri De Luca che accompagna le foto parigine degli anni ’70 di Luigi Ghirri.


Magma Magazine Bottega Veneta
Le foto di Claude Nori

E poi la presentazione di opere (interessantissima l’artista norvegese-nigeriana Frida Orupabo, autrice di collage) e di luoghi (bellissime le foto di Villa Palagonia, palazzo barocco siciliano, scattate da François Halard e accompagnate da un testo di Goethe sullo stesso luogo del 1787).

Differenti discipline artistiche si intrecciano e dialogano: l’architetta India Mahdavi e lo scrittore egiziano Alaa Al Aswany condividono la loro esperienza del Cairo, così come un dipinto di Lucas Arruda si accompagna  a una poesia di Edouard Glissant.


Magazine Bottega Veneta
Inserti tridimensionali all’interno del magazine

Esperienza di lettura unica

Da un punto di vista grafico “Magma” è un paradiso e approfitta al meglio delle risorse economiche messe a disposizione da Bottega Veneta. La direzione artistica è affidata allo sperimentale studio grafico parigino Faye and Gina, fondato da Rocío Ortiz e Helena Kadji. Già abbiamo detto delle dimensioni (25,5 centimetri di base per 34,5 d’altezza) e della qualità dell’allestimento tipografico. La stampa è eccellente e all’interno si possono trovare inserti tridimensionali che rendono l’esperienza di lettura unica e interattiva. Addirittura un vinile 45 giri con testi recitati dalla scultrice rumeno-americana Andra Ursuța.


Magma Magazine Bottega Veneta
Le pagine dedicate a Villa Palagonia di Palermo. Testo di Goethe

Magma Magazine
Le foto di Villa Palagonia scattate da François Halard

L’impegno di Bottega Veneta

E infine va sottolineato l’interesse di Bottega Veneta verso il mondo delle arti e dell’editoria indipendente, frutto della strategia di Matthieu Blazy, divenuto direttore artistico della Maison nel 2020.

Nel 2022 l’azienda italiana ha rilanciato “Butt”, storica rivista queer fondata nel 2001 da Gert Jonkers e Jop van Bennekom, che aveva chiuso i battenti nel 2011 rimanendo nella storia dell’editoria come il primo e più venduto magazine di informazione sulla comunità LGBTQ+.

Poi il supporto al progetto del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia nel maggio 2023.

Nel giugno dello stesso anno, Bottega Veneta ha anche avviato una partnership con la rivista “Air Afrique”, testata che promuove l’arte e la conversazione Afro-diasporica. La rivista, ideata a Parigi da un collettivo di giovani e ispirata alle pubblicazioni panafricane del XX secolo, è stata presentata con un evento al Centre Pompidou.


Magma Magazine Bottega Veneta
Le copertine dei magazine “Butt” e “Air Afrique”

Via al dibattito

Un’azienda, quindi, che ha deciso di puntare decisamente sul campo della cultura e in parte anche su quello dell’editoria indipendente.

La domanda da porsi adesso è: fino a che punto un magazine può definirsi realmente indipendente se è lautamente finanziato da aziende private?

Il dibattito è aperto ma intanto ci godiamo “Magma”, rivista capolavoro e oggetto da collezione che contribuisce ad alzare il livello dell’editoria contemporanea di qualità.


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