“Extra Bold”, il graphic design femminista
Articolo pubblicato il: 12 Ottobre, 2022
Arriva in Italia una guida inclusiva e antirazzista pensata per grafici. Saggio, fumetto e manuale di sopravvivenza
Il titolo completo è “Extra Bold – una guida femminista inclusiva antirazzista non binaria per graphic designer”. Il libro arriva direttamente dagli Stati Uniti, tradotto e introdotto da Isabella Borrelli per la casa editrice Quinto Quarto.
Il titolo, così lungo, rende molto bene l’idea del contenuto. Si tratta quindi di un volume politico, sociale, necessario e – quasi una novità per questo genere di pubblicazioni – bellissimo.
D’altronde le autrici, oltre a essere tutte attiviste femministe, sono tra le migliori progettiste grafiche del panorama internazionale.
Graphic design e attivismo
Ellen Lupton è decisamente la più famosa della compagnia. È una scrittrice, educatrice e designer ed è curatrice emerita presso Cooper Hewitt, uno dei più importnti musei di design di New York City e del mondo. Numerose le sue pubblicazioni legate al design e ai molteplici aspetti della comunicazione visiva. Non posso non citare il suo “How Posters Work” (2015), catalogo dell’omonima mostra e testo fondamentale per chi vuole capire il linguaggio grafico dei manifesti attraverso l’analisi di centinaia di poster, dai più antichi ai contemporanei, provenienti da tutto il mondo.
Le illustrazioni di “Extra Bold” sono realizzate da Jennifer Tobias, artista newyorkese dallo stile fresco e immediato. E poi saggi critici di Joshua A. Halstead, tra i designer più interessanti del momento; poi Kaleena Sales, designer e illustratrice impegnata contro il razzismo, e l’art director Leslie Xia. E ancora, le giovani Farah Kafei e Valentina Vergara, entrambe di base a Brooklyn e molto attive nella lotta alle disparità di genere. Si parla di design, rivisto alla luce delle teorie femministe e delle riflessioni su razzismo, inclusione e identità non binarie.
L’edizione italiana
Come detto, la versione italiana di “Extra Bold” è stata curata, tradotta e introdotta da Isabella Borrelli, attivista lesbofemminista esperta in strategie di comunicazione digitale istituzionale e politica. E il suo manifesto è interessante e dall’approccio quasi inedito: Borrelli non parla di “inclusione” ma piuttosto di “non esclusione”. La novità è nell’allargare gli orizzonti, creando una nuova comunicazione universale attraverso un linguaggio pop e contemporaneo .
Un editore illuminato
Parliamo adesso di Quinto Quarto, casa editrice tra le più interessanti nel panorama editoriale italiano. Ho già avuto occasione di scrivere a proposito del bellissimo “Visivamente”, volume pubblicato nella primavera 2022. Ma il catalogo è pieno di titoli interessanti: da “Ti spiego il dato” di Donata Columbro che affronta e analizza il mondo dell’infografica, a “Il libro del dildo”, in cui Pamela Cocconi (in arte Pamcoc) racconta il sesso in modo originale e divertente.
Con “Extra Bold” la casa editrice fondata da Maura Romeo e Marco Ghezzi e che si avvale della bravissima designer Agnese Pagliarini, conferma la qualità delle sue scelte: libri bellissimi dai contenuti importanti. Perché un’altra editoria è evidentemente possibile.
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