Visivamente
Articolo pubblicato il: 4 Maggio, 2022
Un singolare libro di Pietro Grandi racconta le immagini in movimento, dalle ombre cinesi al cinematografo
“Visivamente – Atlante delle immagini in movimento” è il libro realizzato da Pietro Grandi che ci racconta – attraverso testi (tanti) e immagini (tantissime) – come l’uomo abbia sempre cercato di riprodurre la realtà che lo circonda, compresi la dinamicità e l’animazione.
Dalle pitture rupestri al cinematografo
I disegni presenti nelle grotte di Lascaux in Francia, infatti, raffigurano cavalli al galoppo e dimostrano come già nel Paleolitico superiore vennero fatti tentativi per riprodurre il movimento di ciò che si vedeva. Per percepire però anche il volume dei cavalli serviranno ombre e luci, ma questo si capirà solo con il tempo e con le mille invenzioni che porteranno infine ai lungometraggi animati. Passando per le ombre cinesi, lo specchio, il caleidoscopio, il diorama teatrale, il flipbook, la fotografia e appunto il cinematografo.
E ancora: l’anamorfosi, la lanterna magica, la lente, la fantasmagoria, il taumatropio, il fenachistoscopio (che nome incredibile!). Insomma, i marchingegni creati nel corso della storia per riprodurre il movimento. L’autore non solo li elenca tutti – la maggior parte sconosciuta ai più – ma li spiega attraverso minuziosi disegni in stile retrò. E quindi il libro è sia un saggio storico e scientifico, sia un manuale destinato a un pubblico trasversale e di tutte le età. Tantissime le pagine/schede da ritagliare per ricreare le illusioni descritte nelle centocinquanta pagine del volume.
Come funziona l’occhio umano
La primissima parte del libro spiega – sempre attraverso testi e immagini – il funzionamento dell’occhio umano che viene spesso paragonato a una macchina fotografica. Possiede infatti una sorta di obiettivo (il cristallino) con regolazione dell’apertura (l’iride e la pupilla) che mette a fuoco l’oggetto inquadrato su una superficie sensibile alla luce (la retina). Questa trasforma i segnali luminosi in impulsi elettrici e li trasmette a un elaboratore (il cervello) che crea l’immagine. Da qui parte la ricerca dell’illusione del movimento e tutte le tecniche utilizzate nel corso dei secoli per cercare di raggiungerla.
Autore poliedrico
Con quest’opera Pietro Grandi dimostra il suo talento di ricercatore scientifico ma anche (soprattutto?) di disegnatore. Arte già mostrata nel precedente “Artificio” (Marinonibooks, 2021), volume in cui aveva illustrato centinaia di tipi di fuochi d’artificio. Altra impresa editoriale singolare e affascinante.
Classe 1985, mantovano di adozione, Grandi è un visual e digital media designer. Col suo studio Sensitive Mind si occupa di progettare esperienze video immersive, contenuti multimediali e visual per eventi, concerti e installazioni. È anche docente di Tecniche Extramediali e Metodologia progettuale della comunicazione visiva alla NABA di Milano e la sua passione per le immagini risulta più che evidente sfogliando i suoi libri.
Quinto Quarto, casa editrice per passione
Un plauso infine per Quinto Quarto, la casa editrice fondata da Maura Romeo e Marco Ghezzi e che si avvale della bravissima designer Agnese Pagliarini. Oltre a “Visivamente” il catalogo delle sue pubblicazioni è pieno di titoli interessanti: da “Ti spiego il dato” di Donata Columbro che affronta e spiega il mondo dell’infografica, all’ultima uscita “Il libro del dildo”, in cui Pamela Cocconi (in arte Pamcoc) racconta il sesso in modo originale e divertente.
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