Attus e l’intelligenza artificiale

Articolo pubblicato il: 10 Agosto, 2022


L’immagine di copertina di Plus24 è stata realizzata da un software. Si apre il dibattito: può la macchina sostituire l’artista?

Adriano Attus è l’Art director di Plus24, allegato settimanale del quotidiano Il Sole 24 Ore. Ho già scritto qui del suo lavoro come progettista grafico e della sua passione per le illustrazioni. L’ultimo numero di Plus24 presenta – per la prima volta su un giornale italiano – un’immagine completamente realizzata da un software, grazie all’Intelligenza Artificiale. Il tema è interessantissimo e ovviamente si presta ad aprire un dibattito nel campo dell’illustrazione e dell’arte in generale. Ma per saperne di più e per capire cosa vuol dire concretamente creare un’illustrazione con l’Intelligenza Artificiale, ho chiesto a Adriano Attus di raccontarci la sua esperienza.


di Adriano Attus

Adriano Attus
L’immagine definitiva ottenuta con il software Disco Diffusion

L’ultima copertina di Plus24, il settimanale di finanza e risparmio del Sole 24 Ore, è stata creata grazie all’Intelligenza Artificiale.

Sì, l’immagine della Borsa realizzata come se fosse il poster di un thriller cinematografico (almeno nelle intenzioni) non è stata disegnata da un pittore o da un illustratore, ma è stata generata da un software attraverso una semplice stringa di comandi testuali.


Thriller finanziario

Il tema della settimana da illustrare in prima pagina di Plus24 era abbastanza complesso. Si trattava infatti dell’inchiesta di Stefano Elli e Lucilla Incorvati da cui emerge un grave fenomeno in Borsa. Società quotate sull’Egm (Euronext Growth Market) si sono finanziate con prestiti obbligazionari convertibili e hanno perso così oltre il 90% del proprio valore.

La storia aveva tutte le caratteristiche di un thriller finanziario. Il giallo delle Pmi quotate in difficoltà, le offerte insidiose degli speculatori e, a quanto pare, le mani legate di Consob e Borsa Italiana. Insomma: “BOND TRAPPOLA A PIAZZA AFFARI”.

Col responsabile di Plus24, Gianfranco Ursino, abbiamo quindi immaginato un poster cinematografico con Palazzo Mezzanotte (l’edificio che ospita la Borsa Valori di Milano) come soggetto principale. Ambientazione notturna e drammatica, sotto la pioggia e – perché no – con figure inquietanti e avvoltoi nel cielo.

Ispirazioni per l’AI

Per realizzare questa copertina, ho sperimentato Disco Diffusion, software “text-to-image” di Google Colab. Dopo svariati approcci all’Intelligenza Artificiale nei mesi scorsi, ho chiesto appunto al software di generare una immagine della Borsa prendendo come ispirazione lo stile fantasy di Greg Rutkowski con quello macabro di Zdzisław Beksiński.


Intelligenza Artificiale
L’illustrazione definitiva con testo e, a destra, la cover di Plus24

Immagini e hashtag “sospetti”

Cercherò di spiegare come l’ho realizzata, ma per farlo partirei dal perché ho provato ad affidarmi all’Intelligenza Artificiale.

Da alcuni mesi avevo notato come sul web, sui social network più visuali (Instagram, Pinterest, Behance, Twitter) e nei marketplace di opere digitali Nft ci fosse un profluvio di immagini molto evocative. Illustrazioni oniriche, ambientazioni spaziali, personaggi orrifici stavano di fatto popolando le timeline degli utenti. Ho cercato di capirne la genesi e ho iniziato a seguire i vari hashtag associati ai post.

Oltre ai classici e onnipresenti #AIART, #AIARTIST, #AIARTWORK, #AI, #GENERATIVEART e affini, ho trovato voci cui non avevo mai dato importanza: #DALLE, #DALLE2, #MIDJOURNEY, #CRAIYON, #DISCODIFFUSION…

Generatori di immagini

Con una veloce ricerca in Rete ho visto che gli hashtag si riferivano a nomi di software legati dallo stesso compito: generare immagini partendo dal testo (text-to-image generator). Mi sono registrato sulle varie liste d’attesa per ricevere l’autorizzazione a “giocare” con le applicazioni e appena ricevute le prime conferme ho provato a capirne il funzionamento. In linea di massima la dinamica è la stessa per tutti i sistemi, sui siti dedicati o sui rispettivi canali Discord: basta scrivere una stringa di testo per impartire il comando (“prompt”) e si ottiene magicamente un’immagine come risposta.


Cover Plus24
Quattro step dell’immagine definitiva (al 20-40-60-80%)

Le richieste possono essere le più svariate, soprattutto in un primo momento di creatività esplosiva (“cane con sei zampe che vola”, “casa infestata da fantasmi e circondata da zombie”, “astronave nello spazio verso un buco nero”, rigorosamente in inglese) ed effettivamente il software ritorna quasi sempre immagini rispondenti. Terminati gli esperimenti gratuiti a disposizione (divertentissimo Midjourney su Discord; velocissimo e super intuitivo Dall-e mini sul web; sono in attesa dell’accesso a Dall-E 2, la vera bomba) ho provato Disco Diffusion, software di Google Colab.

Immagini di grande effetto

L’interfaccia a “notebook” di Disco Diffusion – allo stato attuale, ma gli sviluppatori aggiornano con grande rapidità – sembra più respingente, da smanettoni. Ma seguendo qualche tutorial su Youtube è possibile generare da subito immagini strabilianti, di grande effetto.
Si inizia connettendosi al sistema per far lavorare il processore grafico e definendo la cartella di destinazione per gli elaborati su Google Drive. Basta indicare in pixel la dimensione del file da ottenere (non soltanto immagini quadrate, ma anche orizzontali o verticali).

E infine arriva il momento cruciale del “prompt”, la richiesta testuale per generare l’immagine.
La composizione della frase si potrebbe riassumere con questa costruzione:
Soggetto primario (come se fosse il titolo dell’opera) +
Autore e autore e autore +
Eventuale soggetto o descrizione secondaria +
“Modificatori” di stile, schemi colore


Duomo prova
Alcune prove di Adriano Attus: il Duomo in rovina

Prova Duomo
Un’altra prova del Duomo distrutto

Illustrazione Plus24
Ancora una prova delle macerie del Duomo

Da ogni singola richiesta è possibile ottenere svariate immagini in risposta dal software: sono tutte rispondenti al “prompt” ma differiscono le une dalle altre per composizione e dinamica dei soggetti. L’uso dei termini e il loro ordine, la punteggiatura, la scelta degli autori di riferimento: tutto contribuisce alla qualità e alla unicità dell’elaborato.


Nel caso della cover di Plus24 ho fatto le prime prove come “poster di film horror”. Il mood era davvero inquietante, grazie all’uso di termini quali “casa maledetta” o “palazzo infestato da fantasmi” e alla scelta di autori di riferimento quali Enki Bilal o Anton Semenov. Il messaggio risultava troppo forte, ma gli esperimenti hanno fatto sì che in redazione nascesse la fiducia sull’utilizzo del software per generare immagini.


Gotham Duomo
Altre prove: Milano come Gotham City

Creatività VS Tecnicismi

Non posso e non voglio dilungarmi sui tecnicismi dei software GAN (Generative Adversarial Network) e CLIP (Contrastive Language-Image Pretraining) Guided Diffusion, ma ho avuto la difficoltà maggiore nel far capire e interpretare al programma l’oggetto “Palazzo Mezzanotte – Borsa Italiana – Piazza Affari“. Grazie a Disco Diffusion, però, esiste la possibilità di partire con una immagine di base anche semplicissima e lasciare che il programma lavori con o intorno ad essa.


Disco Diffusion
Altre prove ottenute con Disco Diffusion

Il prompt che ho utilizzato per creare la cover di Plus24, nello specifico, è stato: “A beautiful painting of Borsa Italiana, Palazzo Mezzanotte building, surrounded by people talking secretly on phone, black car”, “vultures in the sky, rain, neon, Cyberpunk Milan, by Greg Rutkowski and Zdzisław Beksiński, artstation, deviantart”.


Questo testo ha generato una serie di immagini simili tra loro nella conformazione generale ma differenti per dettagli ed elementi particolari. La scelta è ricaduta sull’opera che meglio si atteneva al nostro titolo e alla struttura da poster cinematografico che avevamo deciso di adottare.


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