Tango
Articolo pubblicato il: 3 Novembre, 2021
È appena arrivato nelle librerie il nuovo, attesissimo graphic novel di Risuleo e Pronostico
Una coppia si ama, vive la relazione e si lascia. Ma nel frattempo anche i loro due nasi si sono conosciuti e innamorati e ora – a fine storia – sono destinati a perdersi.
Questa, sommariamente, la trama dadaista di “Sniff”, il primo graphic novel dell’illustratore Antonio Pronostico e dello sceneggiatore Fulvio Risuleo. Il libro, uscito nel 2019, ha avuto grande successo di critica e pubblico, come si dice in questi casi.
Le novità di “Sniff” consistevano nei disegni, mai banali e dalle composizioni molto originali – opera dell’allora quasi esordiente Pronostico – e da una trama che riusciva ad affrontare il tema della coppia da un nuovo punto di vista. Risuleo portava nuova linfa a un argomento affrontato milioni di volte da letterature alte e basse.
La seconda, temibile prova
Con queste premesse, la prova della seconda opera appariva più che ardua.
Esce in questi giorni “Tango”, il nuovo, atteso graphic novel della coppia artistica, edito – come il primo – da Coconino Press.
Il risultato è sorprendente, per certi versi anche più di “Sniff”.
Al centro del lavoro, ancora una volta, la coppia. Risuleo questa volta si concentra sulla quotidianità, sui luoghi comuni, sulle situazioni banali che – giorno dopo giorno – costruiscono il vissuto delle storie d’amore.
La quotidianità dell’amore
Difficile non riconoscersi in alcuni di questi momenti, non specchiarsi nella banalità della coppia protagonista del libro. E allora: la ricerca della prima casa in cui andare a convivere, la decisione di avere un cucciolo – cane o bambino? – le interminabili sessioni di confronto davanti a Netflix per scegliere il film da vedere, i litigi.
Nulla che non abbiamo vissuto, ma vederlo lì, disegnato su quelle pagine, materia creativa, sorprende e ci rende partecipi della storia d’amore.
Nonostante la giovane età (è nato nel 1991), Fulvio Risuleo ha all’attivo due lungometraggi come regista oltre che vari cortometraggi e sceneggiature di fumetti. La sua è un’urgenza creativa che si esprime attraverso diversi mezzi di comunicazione e che non si accontenta della semplice relazione autore/pubblico.
In questo caso, infatti, Risuleo si spinge oltre, arrivando all’interazione con il lettore. Ricorrendo all’escamotage narrativo dei “librigame” – popolari negli anni ‘80 – lo sceneggiatore mette il lettore davanti a diverse alternative attraverso l’uso di paragrafi diversi che condizionano lo svolgimento e la trama della storia.
La maturità dei disegni
La visionarietà dell’intreccio trova la naturale completezza nei disegni di Antonio Pronostico.
Il suo stile, che in questi ultimi anni ha raggiunto una grande maturità anche grazie ai lavori apparsi sulle riviste e sulle copertine di libri, alle immagini per i grandi eventi e alle mostre personali (addirittura a Parigi, alla Galleria Glénat), esplode nelle tavole di “Tango”.
Troviamo quindi momenti dell’intreccio disegnati a china, altri a matita in bianco e nero, altri ancora colorati in modo acceso. Anche la scansione delle pagine è in continuo movimento: sei riquadri per tavola, poi due, poi splash page, in un ritmo serrato e inatteso.
Ogni tavola una sorpresa, in una varietà stilistica che fa venire in mente il genio e l’arte dell’indimenticabile Andrea Pazienza.
Lele e Miriam, i protagonisti della storia, si prestano a interpretare per noi la coppia universale, proprio come due ballerini di Tango che si ascoltano, si accompagnano, si allontanano e si riavvicinano. Anche noi come loro, con le nostre storie, balliamo il tango nella milonga a fumetti costruita con maestria da Risuleo e Pronostico.
Infine, una mia intervista all’illustratore Antonio Pronostico la trovate sul sito de L’Espresso, qui.
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