Riccardo Falcinelli on line

Articolo pubblicato il: 23 Luglio, 2021


Il nuovo sito del designer romano è un’occasione per analizzare le nuove tendenze del web

È appena andato on line il nuovo sito di Riccardo Falcinelli.

Nei mondi della grafica, dell’editoria e della letteratura si tratta di una notizia, ma allo stesso tempo pone l’attenzione su una tendenza importante che riguarda il web. 

Andiamo con ordine.

Falcinelli
Un ritratto fotografico di Riccardo Falcinelli

Riccardo Falcinelli è graphic designer, scrittore e docente. I suoi saggi (“Cromorama”, Einaudi 2017, e “Figure”, Einaudi 2020, per citare solo gli ultimi) sono già considerati dei classici non solo nell’ambito della grafica ma anche per un pubblico vasto e generalista che si è scoperto amante dei colori e della comunicazione visiva.

È fondatore e titolare di Falcinelli & Co, studio grafico specializzato in editoria e design del libro e che ricorda le antiche botteghe artigiane, dove si univa la pratica con la teoria, il lavoro con l’arte.

Mancanza di effimero e ricerca di concretezza sono alla base del lavoro di Falcinelli, sia che si tratti della progettazione di un libro, sia che si tratti di un articolo per un giornale. 

Per questa ragione la progettazione del nuovo sito ha impegnato Falcinelli per molti mesi. Come trasferire la sua mentalità – e non soltanto i suoi lavori – sul web?

La sbornia collettiva dei Social

In questo momento storico c’è un grande ritorno ai siti on line. Dopo la sbornia collettiva dei Social, in cui abbiamo pensato di riversare tutte le nostre esperienze, stiamo capendo che è azzardato sovrapporre la nostra professionalità ai cicli vitali dei vari Facebook, Instagram, Twitter.

Negli ultimi anni, chi aveva un sito – personale o professionale – lo ha abbandonato a favore dei Social network, molto più immediati e semplici da gestire. Di conseguenza, nel campo della comunicazione visiva, i grafici e gli illustratori ne hanno fatto una vetrina dei loro lavori cambiando anche il paradigma professionale.

Non sono più gli illustratori che cercano l’Art director ma accade il contrario. L’Art director sa che, ad esempio, su Instagram troverà tutti gli ultimi disegni dell’illustratore che gli interessa e lì andrà a cercarli. La stessa cosa accade per i clienti che cercano un progettista grafico e così via dicendo.


Falcinelli on line
La Landing Page del sito di Riccardo Falcinelli

La vita dei Social network è però parabolica e dopo aver raggiunto il picco, tende alla decrescita. Questo può essere fatale se si è deciso di rovesciare in essi tutto l’archivio professionale che – dopo anni di curatela – rischia di finire nel dimenticatoio insieme all’esaurimento del Social a cui era stato affidato.

Ritorno al sito

Per questo lo strumento sito sta tornando d’attualità: è più stabile, fuori dalle logiche dei cicli commerciali e, grazie a nuove tecnologie, può essere gestito con maggiore facilità rispetto al (recente) passato.

La lezione dei Social va comunque traslata sul sito che non potrà più essere una semplice e passiva vetrina di lavori eseguiti o la presentazione delle proprie professionalità. Dovrà invece essere uno strumento per cercare soluzioni editoriali e creative nuove per un pubblico che ha apprezzato l’interazione offerta dai Social.

Riccardo Falcinelli ha intercettato in anticipo questa tendenza e da mesi sta lavorando su un sito che vuole offrire al pubblico una nuova esperienza.

Ragionando sul fatto che il suo percorso professionale nel design del libro può essere messo a disposizione degli utenti, ha quindi creato un database enorme e navigabile in cui ha riversato le circa settemila copertine di libri che ha progettato fino ad oggi. Ognuna con la sua immagine in alta risoluzione, e con la scheda che segnala titolo, autore del libro, autore dell’eventuale illustrazione e font utilizzato nella progettazione grafica.

A prima vista

Quando si atterra la prima volta sulla Landing Page del sito di Falcinelli, si resta interdetti. Affascinati e incuriositi dalle tante miniature di copertine di libri (ogni pagina ne ha trenta, per un totale – ad ora – di 85 pagine!) con cui non si sa come interagire.


Sito Falcinelli
L’interfaccia per eseguire le ricerche

Subito però ci viene in soccorso il pulsante “Explore”. Lo clicchiamo e ci troviamo in una pagina/gioco dove possiamo trovare le copertine seguendo i criteri di ricerca che preferiamo. Per autore, per casa editrice, per font, per illustratore, per dominante cromatica, per tipo di immagine (illustrazione, fotografia o tipografia). Insomma, un vero e proprio passatempo – non effimero ma pratico – che è anche un grande database e strumento professionale da consultare.


Riccardo Falcinelli website
Ricerca per colore: le cover su tonalità magenta

Riccardo Falcinelli
Altra ricerca cromatica: le cover su tonalità giallo

Riccardo Falcinelli website
Ricerca per illustratore: le cover realizzate da Lorenzo Mattotti

Un lavoro enorme che – per centrare l’obiettivo che si propone – deve essere curato in modo maniacale e certosino.

Non mancano le sezioni del sito più classiche, in cui si presenta lo studio grafico e il team di lavoro, o gli altri lavori al di fuori delle copertine dei libri. Semplicemente, non sono la priorità e ci si arriva solo navigando il sito più a fondo.


Sito Riccardo Falcinelli
La sottopagina del sito con la presentazione dello studio

Progettare le novità

Chiedo a Riccardo Falcinelli come mai ha pensato a questo tipo di sito, quanto tempo ha impiegato per capire cosa voleva e quanto c’è voluto per realizzarlo.

«Qualche tempo fa – mi spiega – un importante editor italiano (uno di quelli che hanno lavorato con quasi tutte le grandi case editrici) mi ha detto: “L’errore che fanno i grafici quando mostrano il loro lavoro, è farti vedere solo i capolavori. Ma io ho bisogno di capire se sai fare anche le cose “normali”, perché solo chi sa fare le cose comuni è un vero designer”.

Questa riflessione mi ha dato parecchio da pensare e l’ho sempre associata a quello che diceva Germano Facetti (storico art director di Penguin): “Il vero lavoro è stato fissare uno standard medio che fosse alto”. Ecco, l’idea del sito nasce da qui.

Parlando con Mauro Abbattista (il mio braccio destro in studio), gli ho chiesto: “Ma secondo te qual è la cosa che racconta meglio chi siamo?” E lui mi fa: “Noi facciamo una quantità enorme di copertine e queste copertine stanno nelle case di tutti i lettori. Quasi non c’è un lettore in Italia che non abbia una nostra copertina”.

Qualità e quantità

Allora a me veniva da ridere, perché si contrappone sempre qualità e quantità: e noi, effettivamente, di quantità ne facciamo tanta. Così ho pensato: di cose belle ne facciamo tante, facciamo vedere anche tutto il resto: insomma fare il designer non è fare un solo capolavoro l’anno, ma tenere il timone di una nave, e ogni giorno devi inventare immagini, risolvere problemi, raccontare una storia e mantenere, appunto, uno standard alto che però, proprio perché è uno standard, non può essere fatto solo di vette.

L’altra ragione dietro al sito è culturale: ormai ci scrivono regolarmente studenti che vogliono fare una tesi sulla grafica editoriale e ci chiedono di avere un po’ di copertine da poter commentare. Ecco, ora le copertine sono tutte sul sito, in alta risoluzione, e ognuno può fare le ricerche che vuole. In studio ci abbiamo lavorato in cinque per un anno solo per costruire il database, e poi sono stati fondamentali per la programmazione i ragazzi di StudioUp. Del resto questa è una cosa che mi appassiona: sto tentando di raccontare il mio mestiere a tutti gli altri (anche a uno studente di lettere, per esempio), non mi interessa che ci parliamo tra grafici, non serve a niente, non allarga la cultura visiva. E poi ormai siamo nell’epoca della condivisione: i vecchi siti degli studi grafici in cui si mostrano pochissimi lavori perfetti sono superati. Il processo, il ragionamento, è più interessante del singolo capolavoro».


Scopri le altre sezioni del mio sito:

Qui trovi gli ultimi articoli nella sezione “L’Espresso”

Qui trovi le ultime interviste nella sezione “Dialoghi”


Condividi l'articolo su: