Res Divisa

Articolo pubblicato il: 30 Maggio, 2021


La copertina animata

La copertina animata de L’Espresso e le illustrazioni interne. Ma andiamo con ordine: il numero 23 de L’Espresso esce in edicola a ridosso del 2 giugno, la festa della Repubblica.

Ma se da una parte l’anniversario dei 75 anni va festeggiato, d’altra parte c’è la preoccupazione per un Paese che si trova di fronte a una sfida. Sociale e politica. Quindi: Res Divisa.

Questo doppio volto dell’Italia è ben visualizzato da Ivan Canu, uno degli illustratori di punta de L’Espresso, che ricorre all’allegoria di una giovane donna turrita e bifronte, personificazione dell’Italia.

Il tratto grafico e diretto, classico di Canu, si avvale di colori potenti.

L’animazione della cover è opera di Alessio Melandri.

Le illustrazioni di questo numero

Come detto in altre occasioni, non c’è una quantità predefinita di illustrazioni per ogni numero de L’Espresso.

Può capitare che ce ne siano due, tre, quattro, raramente nessuna (credo però che ciò non si sia mai verificato da quando io sono Art director).

Il numero dipende dagli articoli che abbiamo, sa hanno necessità di essere illustrati più da fotografie o da disegni: se ho un reportage dall’Africa, sarà naturale scegliere di illustrarlo con fotografie. Di contro, se ho un argomento concettuale, sarà più funzionale commissionare un’illustrazione ad hoc.

I diversi tipi di immagini

Le tipologie di immagini sono diverse: oltre le fotografie, ci sono le illustrazioni classiche (eseguite con tecniche manuali o digitali), le infografiche (di cui abbiamo parlato qui), i fotoritocchi e i collage digitali.

Per quanto riguarda le illustrazioni, in questo numero 23 abbiamo chiamato Ivan Canu a realizzare la copertina mentre all’interno è presente un’immagine, bellissima, di Andrea Calisi e un collage digitale di Alessio Melandri.


Illustrazione di Andrea Calisi
L’apertura dell’intervista a Robert MacFarlane illustrata da Andrea Calisi

Per l’apertura della sezione Idee, che è la parte del giornale curata da Sabina Minardi che tratta di cultura e spettacoli, avevamo necessità di illustrare un’intervista allo scrittore Robert MacFarlane firmata da Ernesto Ferrero.

Lo scrittore inglese MacFarlane ha al suo attivo alcuni interessanti saggi in cui avanza la teoria per cui parte della nostra vita, della nostra memoria, risiede nel sottosuolo. A partire dai nostri cari che – una volta defunti – vengono affidati all’humus. “Come sapevano i nostri antenati – afferma – serve andare sottoterra per ascoltare il sussurro dell’universo”.

La scelta dell’illustratore

Abbiamo deciso quindi di chiamare Andrea Calisi per illustrare questo tema principalmente perché è un vero e proprio talento, capace di disegnare sia manualmente che con il computer. Poi perché in entrambi i casi il suo segno è estremamente “materico”. Quindi in grado di trasferire in segno la sostanza sotterranea di cui si parla nell’intervista.

Infine, un’altra freccia all’arco artistico di Calisi è rappresentata dalla sua cultura e dalla sua curiosità che gli permettono di inserire nelle composizioni decine di citazioni, magari semi nascoste tanto che a volte ci si accorge della loro presenza solo con un attento studio del lavoro.

L’importanza dei dettagli

In questo caso, infatti, escono in un secondo tempo particolari che fanno dell’illustrazione un vero e proprio quadro. Ho ingrandito qui sotto la parte inferiore del disegno. Si possono notare alcuni edifici che rimandano a “Le città invisibili” di Italo Calvino (citato nell’intervista).

Un lavoro magnifico di Andrea Calisi, realizzato in digitale.


Illustrazione di Andrea Calisi
Un particolare del lavoro di Andrea Calisi

Il collage digitale

Come detto, un altro tipo di illustrazione può essere il collage digitale. Si tratta di uno step in più rispetto al fotoritocco. Quest’ultimo infatti è una leggera modifica che si apporta a una fotografia, senza cambiarne la composizione in modo definitivo. Il collage digitale, invece, è una vera e propria illustrazione originale che utilizza fotografie come stile di base, ma su queste va a creare un nuovo elaborato grafico, modificandole nettamente.

In questo numero de L’Espresso abbiamo utilizzato il collage digitale per illustrare l’articolo sugli interessi economici della coppia di influencer Chiara Ferragni e Fedez. L’articolo è firmato da Vittorio Malagutti e Carlo Tecce. L’immagine è stata realizzata da Alessio Melandri, graphic designer interno alla redazione del giornale.

Il collage digitale pensato e realizzato da Alessio, presenta i Ferragnez contornati da soldi – si sa che ne producono molti – in una cornice di elementi legati al mondo della finanza: numeri, istogrammi, andamenti economici.


L'Espresso Alessio Melandri Fedez Chiara Ferragni
Il collage digitale realizzato da Alessio Melandri per illustrare l’articolo sui Ferragnez

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