La nuova stagione dell’altra editoria

Articolo pubblicato il: 10 Novembre, 2021


“Contesto” è la neonata rivista delle Edizioni Del Frisco: uno sguardo attento sulle pubblicazioni indipendenti
Edizioni Del Frisco
La copertina del numero 1 di “Contesto”

Francesco Ciaponi è uno studioso della grafica e dell’editoria indipendente. Da anni, con competenza e costanza, porta avanti un progetto di divulgazione di queste materie.

Pur non avendolo mai incontrato personalmente, mi rendo conto che ho letto e consultato i suoi testi in molte occasioni. Grazie al suo lavoro, la mia passione per le immagini ha trovato nuovi materiali e scoperto nuovi orizzonti.

Mi riferisco in particolare al mondo underground delle fanzine e delle riviste indipendenti, alla base della ricerca delle Edizioni Del Frisco, sito di grafica, casa editrice e Centro Studi fondati e diretti dallo stesso Ciaponi.


Alla ricerca della verità

La sua missione è sociale, più che grafica. La sua teoria inoppugnabile: i prodotti editoriali indipendenti non seguono le leggi di mercato e – liberi da questa influenza – offrono ai lettori la verità pura, senza mediazioni.

D’altronde – afferma lo storico – le radici della stampa underground sono i fogli clandestini nati sotto il nazismo o sotto i regimi dell’Est con l’unico scopo di diffondere la verità.

Da lì in poi tutti i grandi movimenti artistici e giovanili sono nati da questi giornali/non giornali: futurismo, dadaismo, rock, psichedelia, punk, surf, street. Le avanguardie hanno trovato in questa subcultura il naturale terreno per cominciare a diffondersi.

Oggi questo tipo di editoria include magazine di altissima qualità, prodotti di nicchia che hanno sostituito la stampa povera (ciclostili e fotocopie) con tecnologie all’avanguardia, colori fluo, carte di grande pregio. Idee innovative che si avvalgono anche di firme di giornalisti e grafici affermati.


Mondo Beat
Mondo Beat, rivista indipendente milanese nata nel 1966 (© Le culture del dissenso)

Re Nudo
“Re Nudo”, altra rivista underground milanese fondata nel 1970 (© Le culture del dissenso)

Insomma, un mondo in piena espansione che sta ridando vita a un settore, quello editoriale, che iniziava a mostrare limiti creativi ed economici. Un fenomeno da studiare e codificare. Francesco Ciaponi, precursore di quest’attività, è quindi una figura importante e centrale in questo processo.

La prima stagione d’oro

Egli afferma che l’esplosione dell’editoria alternativa sia avvenuta in Italia tra gli anni ’60 e gli anni ’70. In un suo interessante libro del 2018, “Underground – Ascesa e declino di un’altra editoria, 1966-1977”, Ciaponi individua proprio in questo decennio il momento di massima creatività e importanza delle riviste underground e, più in generale, della controcultura nostrana.

I Provos olandesi e i beatnik statunitensi e inglesi travalicarono i confini nazionali e arrivarono in tutto il mondo, Italia compresa. Qui trovarono uno scenario perfetto per attecchire e sviluppare un movimento collettivo che si riconosceva nella ribellione alle autorità. 

Nel 1966 nacque “Mondo Beat”, rivista milanese di controcultura. Ne seguirono molte altre: “Parentesi Beat”, “Mai”, “Pianeta Fresco” (con la benedizione di Fernanda Pivano), “Controcampo”, “Fallo!”, “Insekten Sekte”. Ma l’elenco è pressoché sterminato e citarne solo alcune è un errore in cui non perseverare.


Insekten Sekte
Un’immagine promozionale della rivista “Insekten Sekte” disegnata da Matteo Guarnaccia

Intorno alla fine degli anni ’70 la spinta creativa giovanile andò a esaurirsi per molti motivi: la fine degli anni di piombo e l’inizio di una nuova stagione politica ma anche l’assorbimento della cultura giovanile da parte di quella ufficiale.

Per Matteo Guarnaccia, artista, grafico e agitatore culturale degli anni ’70, presente con i suoi disegni in moltissime riviste di quegli anni, la controcultura non ha lo scopo di contrapporsi alla cultura “ufficiale”. Semplicemente esiste, in modo parallelo e nascosto. Proprio per questo la subcultura non distrugge ma piuttosto amplia il mainstream attraverso nuove idee e nuovi stili che, piano piano, vengono assorbiti. E quando vengono assorbiti, ovviamente, cessano di essere underground.


Friscospeaks
La copertina del numero 1 di Friscospeaks, ormai introvabile
E oggi cosa accade?

Venendo a oggi, l’editoria indipendente sembra godere nuovamente di ottima salute: non c’è più quella ribellione di fondo che ha fatto nascere centinaia di magazine, ma c’è la specificità dei prodotti, la possibilità – anche tecnica – di creare riviste per ogni interesse. Quindi lettori di nicchia per magazine di nicchia.

E le Edizioni Del Frisco sono più attive che mai. Nel 2019 Francesco Ciaponi ha dato vita a “Friscospeaks”, semestrale di cultura alternativa in cui si trovano – in maniera randomica – illustrazioni, fumetti, interviste, presentazioni di magazine indipendenti. Una pubblicazione splendida e che – anche grazie alla confezione progettata da Concretipo Studio – è diventata in breve tempo un piccolo cult.


Negli ultimi mesi, poi, è nato “Contesto”, rivista semestrale che inaugura le attività del neonato Centro Studi Edizioni Del Frisco, dedicato alla storia dell’editoria e della grafica indipendente.

Mentre “Friscospeaks” è un’esplosione cromatica di immagini di artisti, grafici e fumettisti, qui è la teoria, con una grafica estremamente rigorosa, a essere centrale. Ciaponi è coadiuvato da uno staff editoriale di grande valore (Ariel Brandolini, Federico Crociani, Giorgia Di Carlo, Giorgia Fortunati, Valeria Foschetti, Vanessa Maran, Guendalina Piselli e Francesca Spiller), tutti professionisti e studiosi della comunicazione visiva. 


Edizioni Del Frisco
La sezione Fanzine di “Contesto”

Edizioni Del Frisco
Testualità, la parte di “Contesto” che si occupa di analizzare i testi

Contesto
La sezione Esteri di “Contesto”

Uno strumento fondamentale

“Contesto” si pone da subito come una bussola fondamentale per muoversi nel panorama dell’editoria indipendente. La rivista è composta da sezioni tematiche. Fanzine e Magazine indipendenti. Ma anche analisi del testo, in tutte le sue mutevoli forme. Poi la storia dei fenomeni politici e culturali che hanno reso possibile la nascita di un’altra editoria; un occhio attento alle forme più artistiche; recensioni di libri e magazine.

Infine la sezione Esteri, dove vengono tradotti articoli e saggi mai apparsi in italiano. Si parte con un testo di Megan Le Masurier, docente di Media e Comunicazione presso l’Università di Sidney, Australia, che scrive di riviste indipendenti e ringiovanimento della stampa.

Ogni articolo, intervista e approfondimento è corredato da bibliografia e sitografia, che rendono “Contesto” uno strumento unico, necessario per chi lavora nella comunicazione visiva, per chi la studia o per chi ne è appassionato. E spesso queste tre cose convivono.

Il numero 1 si può acquistare sul sito delle Edizioni Del Frisco o sul sito di Frab’s.


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