L’immagine pop del Salone del Mobile

Articolo pubblicato il: 11 Aprile, 2023


Tutto pronto per l’edizione 2023 dell’atteso evento milanese. Uno sguardo alla nuova comunicazione visiva

Come ogni anno, stanno per arrivare i giorni del Salone del Mobile di Milano, uno degli eventi più importanti nel mondo del design. E – come ogni anno – cresce la curiosità per l’insieme di novità, appuntamenti, protagonisti e personaggi secondari che animano la settimana.

La comunicazione visiva ufficiale del Salone del Mobile è la prima tappa dell’evento, quella che dà il via alle danze. Ed è da poco stata presentata alla stampa e al pubblico che ben si divide tra addetti ai lavori, appassionati di design e immancabili mondani.


Salone del Mobile Milano 2023
L’immagine ufficiale del Salone del Mobile di Milano 2023

La campagna firmata Leftloft

Per l’edizione 2023 l’immagine del Salone è stata affidata allo studio grafico Lefloft. Come dire, la storia della grafica contemporanea. Una firma di garanzia di qualità e dalla forte idea di sovrapposizione e riconoscibilità – anche geografica – con la città lombarda.

Leftloft – studio fondato da Andrea Braccaloni, Francesco Cavalli, Bruno Genovese e David Pasquali – è nato a Milano nel 1997. I quattro soci hanno studiato al Politecnico e nella loro città hanno gettato le basi per una ricerca progettuale che li ha portati a rappresentare – nel corso degli anni – un punto fisso da seguire e osservare se si è interessati al design grafico. Il dna di Leftloft è fortemente milanese: tra i lavori dello studio il rebranding della squadra di calcio Internazionale (2011), il catalogo e l’allestimento della bellissima mostra “TDM 5: Grafica italiana”, tenutasi in Triennale Milano nel 2012, l’identità visiva per la collana degli Oscar Mondadori e, nel 2021, l’immagine e la comunicazione per il Piccolo Teatro. L’approdo naturale di questo percorso è quindi il lavoro di quest’anno per il Salone del Mobile.

Il mondo ultra pop di Gio Pastori

Dopo le illustrazioni di Emiliano Ponzi che – nel 2022 – hanno accompagnato il pubblico nei sei decenni di storia del Salone, basandosi su una palette cromatica grigiorossa, Leftloft per l’edizione 2023 ha pensato di virare la campagna di comunicazione nel colore e nel mondo ultrapop dell’artista, illustratore e collagista Gio Pastori.


Salone Milano
L’alfabeto disegnato da Gio Pastori

Il design viene declinato in un abbecedario che copre tutti o quasi gli oggetti che il nostro immaginario lega al settore del mobile e del design. Quindi A come Armchair, B come Bookshelf, C come Chair e così via: I come Ice Bucket, J come Journal Rack eccetera. Un insieme di visual che saranno declinati in tutti i mezzi di comunicazione e riempiranno la città di colori e messaggi immediati.


Salone Milano 2023
Grafica di Leftloft, illustrazioni di Gio Pastori

Salone del Mobile 2023
Le lettere G e H dell’alfabeto del Salone del Mobile 2023

Ombre e luci della nuova campagna

La base grafica sviluppata da Leftloft è estremamente riconoscibile e al servizio dell’illustrazione. Quello che forse convince meno è l’immagine che di volta in volta accompagna la lettera e l’oggetto di design corrispondente. Per forza di cose – vista anche la numerosa declinazione del messaggio – i collage digitali creati da Pastori sono di grande semplicità. A volte anche troppo, a seconda dell’oggetto che rappresentano.


Salone del Mobile Milano
Ancora due lettere: I e J

Il rebus delle immagini

E così, se una poltrona raggiunge un’ottima definizione tra sintesi e creatività, un portariviste è un semplice elemento geometrico irriconoscibile senza il testo che lo accompagna. O un gazebo, a metà tra tendone da circo e cabina balneare d’altri tempi, o ancora un uncino appendiabiti che potrebbe essere qualsiasi cosa e il suo contrario.


Salone del Mobile
K e L: una culla e una lampada realizzate da Gio Pastori

Insomma, a mio avviso una campagna di comunicazione ambiziosa e concettualmente perfetta, ma che mostra i propri limiti grafici nella difficoltà di risolvere più di 20 immagini mantenendo lo stesso standard qualitativo.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul sito Cieloterradesign di Paolo Casicci, web magazine punto di riferimento per il mondo del design, dell’architettura e della creatività italiana.


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