Il ritorno di Milton Glaser

Articolo pubblicato il: 9 Marzo, 2022


Il magazine dedicato al grande designer è scaricabile dal sito della School of Visual Arts di New York

Glaser Gazette
Le cover dei primi due numeri della “Glaser Gazette”

La storia della grafica

Milton Glaser non ha bisogno di presentazioni: graphic designer, illustratore, artista e scrittore. Con i suoi lavori ha segnato la storia della grafica mondiale. Il suo logo “I love NY”, dove il verbo è sostituito dal pittogramma del cuore, è probabilmente il segno grafico più conosciuto e utilizzato in tutto il mondo. Creato nel 1976, ha anticipato l’era degli emoticon di almeno una trentina d’anni.

Ma non solo: il poster di Bob Dylan dalla capigliatura colorata (del 1966, ad oggi ha venduto più di sei milioni di copie), il logo della DC comics, della Brooklyn Beer o, per parlare di cose italiane, il logo dei gelati Sammontana, tuttora utilizzato dall’azienda.

Il designer di New York

Nato a New York nel 1929, ha legato la sua carriera alla città che non dorme mai. 

Studiò arte alla scuola Cooper Union di New York. Successivamente, negli anni ‘50, proseguì gli studi in Italia all’Accademia di Belle Arti di Bologna (ebbe come maestro Giorgio Morandi). Questa esperienza gli diede una grande manualità che lo rese illustratore dai molteplici stili ma anche un’apertura mentale e una preparazione europea, sicuramente un valore aggiunto nel suo percorso professionale.

Tornato a New York, nel 1956 fondò i Push Pin Studios, dirigendo questo mitico studio di grafica e pubblicità con Seymour Chwast e Edward Sorel, suoi compagni di corso alla Cooper Union. Ma nello studio passarono – in tempi e modi differenti – altri grandi professionisti come Paul Davis, John Alcorn e James McMullan

I Push Pin Studios “liberarono” la grafica americana dalla serenità artistica di Norman Rockwell e Orson Lowell, cantori dell’America rurale e del grande sogno, cambiandone per sempre i modelli. Nuovi illustratori dal segno moderno e straniante come Saul Steinberg o George Grosz presero i posti dei classici, dando una base alla grafica sperimentale di Milton Glaser e soci e imponendo il loro studio come una dirompente novità.


Glaser Gazette
Una doppia pagina del numero uno del magazine dedicata ai lavori newyorkesi di Glaser

Dai magazine ai logomarchi

Nel 1968, Glaser e Clay Felker (uno dei padri del “New Journalism”) fondarono il New York Magazine, di cui Glaser fu presidente e art director fino al 1977. Il giornale divenne il primo modello di “City Magazine” dando vita a moltissimi prodotti simili in tutto il mondo.

Nel 1974 Glaser si mise in proprio e, al motto di “Art is Work”, si occupò di grafica, design, pubblicità, illustrazione, segnaletica, design di interni e allestimento mostre. Insomma, fondò uno studio multidisciplinare che diede vita a moltissimi lavori grafici passati alla storia, primo fra tutti il logo di New York. 


Milton Glaser Gazette
Lo stile di Milton Glaser

Glaser Magazine
Doppia pagina dedicata ai magazine progettati da Glaser

Il suo percorso professionale andrà avanti ininterrottamente fino alla sua morte, avvenuta ovviamente a New York nel 2020, dopo aver ricevuto nel 2009 dalle mani del presidente Usa Barack Obama la National Medal of Arts, per il suo eccezionale contributo allo sviluppo dell’arte grafica.

L’eredità di un grande professore

L’eredità lasciata da Milton Glaser è vasta e inesauribile, anche grazie alla sua attività di formatore. Ha insegnato dal 1961 per più di cinquant’anni alla School of Visual Arts (SVA) di New York. Sotto il suo mandato e grazie alle sue lezioni l’Istituto è divenuto uno dei più importanti al mondo nel campo delle arti visive.

Ancora oggi la SVA vanta docenti preparati e che hanno incrociato professionalmente Milton Glaser. Il primo di questi è senz’altro Steven Heller, altro grande personaggio della grafica mondiale. Ma ci sono anche giovani talenti, come ad esempio l’illustratore Josh Cochran

Tutti sono concordi nel considerare Glaser uno dei padri fondatori della grafica americana e per questo hanno creato un magazine a lui dedicato: la “Glaser Gazette”.


Milton Glaser designer
Il grande designer ricordato dai suoi ex studenti

Si tratta di un semestrale cartaceo di grande formato che gli studenti hanno progettato in onore di Milton Glaser. Nel primo numero David Rhodes, presidente della scuola, spiega che l’iniziativa è nata per commemorare il più importante dei propri docenti, ma anche perché la sua eredità è incredibilmente moderna e contemporanea.

Attraverso i lavori del Maestro, ma anche con le testimonianze degli assistenti di Glaser e di docenti e professionisti, viene celebrato uno dei più grandi designer di tutti i tempi e contemporaneamente viene fornita agli studenti e a tutti noi amanti della grafica una galleria di lavori e di spunti fondamentali.


Le copie della Glaser Gazette appena arrivate in redazione
Glaser Gazette fresco di stampa

I due numeri usciti sinora sono visibili e scaricabili in pdf sul dito della SVA. Il numero uno qui (link), il numero due qui (link).

Grazie ai miei amici Emiliano Ponzi e Josh Cochran sono riuscito ad avere una copia cartacea del secondo numero. La carta ha sempre un valore particolare: il prodotto è splendido e i contenuti ancora di più.

Un’occasione imperdibile per gli studenti di grafica di approfondire la conoscenza con il grande Milton Glaser e con i suoi lavori.


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