Emiliano Ponzi sul Nyt

Articolo pubblicato il: 11 Agosto, 2021


L’illustratore racconta come ha realizzato l’ultima copertina di Book Review del New York Times
NYT Book Review
La copertina di Book Review del Nyt realizzata da Emiliano Ponzi

Emiliano Ponzi ha appena realizzato l’illustrazione della nuova copertina di Book Review, allegato settimanale del New York Times.

Ho affrontato più volte il tema delle copertine dei magazine. Si tratta della pagina più importante dei giornali e quindi è sempre di grande interesse capire come viene creata, sia dalla parte dell’Art director che da quella dell’illustratore.


Stavolta è il turno di Book Review, supplemento domenicale del New York Times, che tratta di libri e cultura. L’argomento di copertina è sempre un libro in uscita e la copertina è sempre disegnata. L’illustratore che ci guiderà dietro le quinte di questo prestigioso magazine è una vera e propria star: Emiliano Ponzi.


Book Review
Tre cover di Book Review realizzate da Emiliano Ponzi nel corso degli anni

Il brief

Matt Dorfman, storico Art director di Book Review, ha chiesto a Ponzi di disegnare la cover del 15 agosto, il cui tema principale è il libro “Damnation Spring”, esordio letterario dello scrittore Ash Davidson.

Di solito, nel momento in cui si commissiona un lavoro di questo genere, viene inviato all’illustratore un breve testo che spieghi il contenuto del libro o direttamente l’articolo del magazine. In questo caso, il volume racconta la storia di una comunità di taglialegna nella California degli anni ’70, un tema non certo comune alla nostra cultura.

L’illustratore dovrà, attraverso l’immagine che realizzerà, trasferire al lettore le suggestioni di cui il libro tratta.

Come nascono le idee

Proprio per questo chiedo a Emiliano Ponzi come si affronta un lavoro come questo e da dove arrivano le idee che porteranno alla realizzazione dell’illustrazione definitiva.

«Le idee vengono leggendo il testo di riferimento – mi risponde Ponzi – cercando di immaginarmi empaticamente la situazione che devo interpretare, in questo caso una comunità di taglialegna durante gli anni ’70. I sogni di uno dei protagonisti e le sue aspirazioni, il ruolo della moglie, i suoi segreti. Il piccolo gruppo di persone in un piccolo centro a nord della California che per vivere abbattono sequoie per l’industria del legname da costruzione».


E ancora: «Trovare il giusto mood è la prima cosa che faccio. Il tono di voce da usare deve seguire da un lato quello del testo e dall’altro l’atmosfera e la specificità del contenuto: un taglialegna della California anni ’70 è diverso da un taglialegna danese del 2021. L’immagine finale deve raccontare una storia credibile che non vuol dire necessariamente realistica ma verosimile».

La fase dei bozzetti

Emiliano Ponzi propone tre matite – o bozzetti – all’Art director: due sono in formato verticale e una in formato orizzontale. Viene scelta quest’ultima.


Book Review Ponzi
La prima proposta di Emiliano Ponzi per la cover di Book Review, quella che sarà poi scelta

NYT Book Review
La seconda proposta di Emiliano Ponzi

Emiliano Ponzi NYT
La terza proposta per la cover di Book Review

Partendo dalla proposta scelta, chiedo qual è poi il processo di produzione.

Emiliano è esaustivo nella sua spiegazione: «La matita scelta è forse la più complessa delle 3 proposte che ho presentato. Per gestire un’equazione molto complicata bisogna scomporla in operazioni più semplici per non perdersi nelle troppe variabili. Il mio processo parte con l’analisi e la risoluzione, nell’immagine definitiva, di un problema alla volta: Composizione, Linea, Colori, Masse, Armonia, Uniformità».

La fase del definitivo

Andando nello specifico della realizzazione dell’immagine definitiva, Ponzi aggiunge: «La composizione deve essere equilibrata soprattutto in un’immagine simmetrica come questa. Le linee di contorno sono precise in modo da comporre un puzzle semiperfetto. I colori devono avere un senso nella violazione o nel rispetto delle regole dei colori complementari e di chiaro scuro. Le masse prendono il posto delle linee di contorno quindi la loro morfologia ha un senso compiuto ( le chiome degli alberi potrebbero essere pennellate randomiche ma non lo sono, hanno forme precise). Tutto è armonico, ogni colore e forma in una relazione virtuosa con quello che sta accanto. L’immagine finale deve essere uniforme nella lettura: la gerarchia tra il primo piano,  il secondo e il background va rispettato come una scelta registica».


Emiliano Ponzi
Dall’outline alle ombre

NYT Book Review Ponzi
Prime prove cromatiche e prospettiva

NYT Book Review
Si inseriscono i personaggi

NYT Book Review def
Si arriva al definitivo. Notare che nell’ultimo step sono state aggiunte figure sullo sfondo

Emiliano Ponzi ha analizzato il suo lavoro in modo dettagliato. Come ultima cosa gli chiedo qual è il suo rapporto con gli Art director e – in questo caso – con Matt Dorfman.

«DI solito per gli assignments del New York Times Book Review lavoro con Matt Dorfman, persona di grande cultura e rispetto nei confronti del lavoro artistico. Questa volta ho lavorato con Matt e un altro art director, Jim Cooke anche lui molto in gamba. Abbiamo ragionato assieme su quale fosse il modo migliore per creare l’immagine full page senza bordi in alto e contemplando la tipografia all’interno dell’illustrazione senza però alterarne la leggibilità. Quando si incontrano art director intelligenti come loro è facile lavorare, non ci sono imposizioni ma solo la meraviglia di vedere l’immagine che si crea un pezzo alla volta in una sorta di gioco di squadra virtuoso. Essere un bravo art director vuol dire dosare il proprio narcisismo e mettere le proprie capacità ed esperienza al servizio della persona che si è contattato senza essere direttivi ma indicativi».


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