Emiliano Ponzi al Salone del Mobile

Articolo pubblicato il: 23 Febbraio, 2022


Il celebre illustratore realizza sei manifesti per l’edizione dei sessant’anni dell’evento milanese

Nino Brisindi, Art director del Gruppo Gedi, ha dialogato con Emiliano Ponzi che gli ha raccontato come sono nati i poster e come proseguono la tradizione del Salone del Mobile di Milano. L’articolo di Nino Brisindi è stato pubblicato sul sito de La Repubblica. Lo riproponiamo di seguito.


Salone Mobile 2022
Il primo dei sei manifesti creati da Emiliano Ponzi
Anniversario tondo

Per i suoi primi sessant’anni il Salone del Mobile si regala le immagini di uno degli illustratori più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, Emiliano Ponzi.

L’artista, nato a Reggio Emilia ma milanese di adozione, si aggiunge così alla lista di grafici e artisti che nel passato hanno firmato la linea grafica o le illustrazioni del Salone. Tra questi: Massimo VignelliGuido Scarabottolo, Lorenzo Marini.


Un manifesto per decennio

«Con Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, ci siamo trovati subito d’accordo sull’idea di base», ci racconta Ponzi. «Disegnare sei manifesti diversi, uno per ogni decennio dagli anni Sessanta a oggi, che rappresentassero in qualche modo Milano. E suggerendo al contempo il momento storico e culturale di quella decade». Nessun riferimento a pezzi storici del design italiano: «Ci sarebbe stato il rischio di essere troppo didascalici e soggetti a scelte arbitrarie», spiega l’illustratore. «Ho preferito percorrere un’altra strada, rievocando l’estetica, le atmosfere e i riferimenti sociali di ogni epoca».

Immagine coordinata

Tutti i manifesti avranno degli elementi ricorrenti e delle norme grafiche che renderanno riconoscibile la serie. «La prima regola è quella di usare sempre le stesse tinte: il rosso, colore storico del Salone, il nero e alcune tonalità di grigio. La seconda, assicurarmi che in ogni disegno ci sia un riferimento a Milano. La terza, inserire sempre il numero 60 per ricordare l’anniversario del Salone».


Emiliano Ponzi
Emiliano Ponzi, l’autore dei sei poster che celebrano i 60 anni del Salone del Mobile

Il primo poster

Nel primo manifesto – l’unico pubblicato per ora, gli altri seguiranno cadenzati fino a giugno – la figura di una donna. Potrebbe essere Audrey Hepburn, e siede con un gatto sulle ginocchia in un soggiorno anni Sessanta dall’atmosfera crepuscolare e intimista, sottolineata da chiaroscuri netti e tinte pulite. Sulla parete, spicca in rosso la Torre Velasca, mentre le gambe della sedia formano il sei e lo zero, in un carattere che ricorda il logo della Fiat nella versione “moderna” del 1968.


Salone Mobile 1994
L’immagine coordinata progettata da Massimo Vignelli per il Salone del 1994

Salone Mobile 2007 2008
I poster disegnati da Guido Scarabottolo nel 2007 e nel 2008

I prossimi appuntamenti

Il secondo manifesto, quello sugli anni Settanta, ritrae la Milano industriale, gli operai e i tram; quello dedicato agli anni Ottanta è un omaggio alla “Milano da bere” festosa e yuppie. Qui il riferimento alla città sarà il Duomo sullo sfondo, mentre in primo piano la figura di una donna ispirata a Grace Jones – androgina, glam, afropunk, chi è più eighties di lei – tiene un cocktail tra le mani. Sarà la cannuccia, contorcendosi mentre dal bicchiere sale alla bocca, a tracciare il profilo del numero 60. La serie continuerà con gli anni Novanta, dedicati al rapporto tra il Salone e il Teatro alla Scala, e il Duemila, in cui spiccheranno i nuovi spazi della fiera di Rho progettati da Massimiliano Fuksas. L’ultima illustrazione, ancora in divenire, sarà sulla sostenibilità, una sfida che il design gioca da protagonista.


Salone Mobile Milano
Ancora Massimo Vignelli (1994) e, a destra, l’immagine creata da Lorenzo marini per l’edizione 2017

Ogni poster avrà anche una versione digitale animata. Usando la app Aria, sviluppata dallo studio milanese Alkanoids, basterà inquadrare il disegno con la videocamera dello smartphone per vedere l’illustrazione prendere vita rivelando nuovi dettagli e suggestioni sonore.


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