Domino, l’instant magazine

Articolo pubblicato il: 27 Aprile, 2022


La geopolitica è la nuova passione degli italiani. E l’editoria sembra essersene accorta…
Cover Domino
La copertina del primo numero di “Domino”

“Domino” è un nuovo magazine di geopolitica che si va a posizionare in un mercato editoriale improvvisamente interessato ai temi dei confini, della guerra e degli equilibri tra potenze internazionali.

In principio c’era solo “Limes”, rivista di geopolitica fondata nel 1993 da Lucio Caracciolo, che da allora la dirige. Nato negli anni successivi alla caduta del muro di Berlino, il giornale si occupa dei grandi temi di attualità internazionale con l’ausilio di studiosi, politici e personaggi dalle competenze diverse. Inizialmente bimestrale, nel 2013 è diventato mensile. Un consiglio scientifico ed editoriale garantisce da sempre un’ obiettività e una serietà delle idee pubblicate universalmente riconosciuta.


“Limes” il capostipite

Lucio Caracciolo quindi cura da sempre la sua creatura di carta (e anche nella versione on line), potendo contare su una redazione e sul suo delfino Dario Fabbri che però, a inizio 2022, decide di dimettersi e di lasciare “Limes”

Di lì a poco, scoppia il conflitto tra Russia e Ucraina e gli italiani dismettono i panni da virologi, indossati per tutta la pandemia, e diventano improvvisamente analisti geopolitici. 

Le trasmissioni televisive  tutti i giorni analizzano la guerra appena iniziata: Lucio Caracciolo da una parte e Dario Fabbri dall’altra diventano volti mediatici riconosciuti e apprezzati.


Limes
La cover di “Limes” di febbraio 2022

La voglia del pubblico di comprendere le ragioni di un conflitto entrato prepotentemente nelle vite di tutti fa sì che il numero di “Limes” di febbraio – in cui si spiegavano e in parte si prevedevano le tensioni tra Russia e Ucraina – viene ristampato più volte e arriva a vendere 160.000 copie. Non male per un prodotto che costa 15 euro!


Arriva “Scenari”

Intanto Dario Fabbri viene chiamato da Stefano Feltri, direttore del quotidiano “Domani”, che gli commissiona la creazione di un inserto geopolitico da allegare mensilmente al giornale. Si chiama “Scenari” ed è subito un grande successo, ad ulteriore dimostrazione di quanto il momento storico sia favorevole a iniziative di questo tipo.


Scenari
Copertina e cartina interna di “Scenari”

Riviste di geopolitica
Una cartina della rivista “Limes”

La formula ovviamente è la stessa del precursore “Limes”: analisi e approfondimenti accompagnati da mappe curate da esperti cartografi. L’autrice delle cartine di “Limes” è Laura Canali, quelle di “Scenari” sono a cura di Luca Mazzali (faseduestudio/App&ars). 

Colpo di fulmine

La situazione si espande ulteriormente quando scoppia l’amore mediatico tra Enrico Mentana, il celebre anchorman del canale televisivo La7, e Dario Fabbri, ospite fisso nelle sue trasmissioni e nelle sue dirette. Mentana capisce subito che l’analista geopolitico funziona benissimo come personaggio pubblico e che gli spettatori hanno una voglia incredibile di approfondire il discorso sulla guerra. Forse anche per lasciarsi alle spalle due anni di covid-19, chissà.

Nasce “Domino”

Già editore della testata online “Open”, il conduttore televisivo propone a Fabbri di creare un magazine, stavolta cartaceo. Detto fatto: in un mese nasce “Domino”, giornale indipendente firmato da Mentana come direttore responsabile e Fabbri direttore editoriale. 

Anche qui, come per “Limes” e “Scenari”, il copione è il medesimo. Approfondimenti, analisi, commenti e mappe, questa volta disegnate da Valerio Di Mario. La grafica e il formato book, più accattivanti di quelli dei competitor, sono a cura di GOG edizioni ma il contenuto è sempre lo stesso, addirittura con alcuni articoli firmati da giornalisti che scrivevano per “Limes” e adesso hanno seguito Fabbri in questa nuova avventura editoriale.


Domino
Una mappa del magazine “Domino”

La novità, piuttosto, è rappresentata dalla diffusione del giornale: non avviene attraverso i canali classici, cioè le edicole, ma con l’acquisto diretto su Amazon. Una scelta, questa, di rottura con la tradizione e che potrebbe essere una soluzione per chi addossa proprio alle edicole – sempre meno presenti sul territorio e con orari sempre più ridotti – parte dell’ormai conclamata crisi di vendita dei giornali cartacei. Solo in un secondo tempo, in seguito alla grande richiesta del pubblico, “Domino” è stato distribuito anche nelle edicole.

Sarà vera gloria?

Chi segue questo sito conosce perfettamente la mia passione per i magazine e quanto sia contento ogni volta che nasce un nuovo prodotto. E quindi benvenuta “Domino” rivista. Ma il quesito che mi pongo è: sarà vera gloria o sarà un “instant magazine”? E ancora: il mercato ha i numeri per accogliere tre giornali che trattano lo stesso argomento, laddove fino a un mese fa ne esisteva solo uno? E – oltretutto – di questi tre prodotti, due hanno lo stesso Dario Fabbri con qualifica di collaboratore nel caso di “Scenari” e di direttore per “Domino”. Insomma, quando tanto e quando niente, verrebbe da dire. 

Ovviamente non ho risposte certe a queste domande, se non la riflessione che – calata l’attenzione sul conflitto russo-ucraino – il mercato inevitabilmente subirà una contrazione. E a quel punto la selezione naturale – che in editoria spesso si basa sulla qualità – farà il suo corso.


Scopri le altre sezioni del mio sito:

Qui trovi gli ultimi articoli nella sezione “L’Espresso”

Qui trovi le ultime interviste nella sezione “Dialoghi”


Condividi l'articolo su: