“Cook”, la cucina su carta
Articolo pubblicato il: 6 Dicembre, 2022
Il supplemento mensile del “Corriere della Sera” è ormai un punto di riferimento per l’editoria “Food & Wine”
“Cook” è il mensile di cucina del “Corriere della Sera”.
Diretto da Angela Frenda, il giornale è nato nel 2018 ed è arrivato al numero 47.
Cosa mi spinge a scriverne sul mio sito, vi chiederete? Presto detto: non solo la cucina è una delle mie passioni (dalla parte dell’utente finale, direi, più che dello chef) ma i magazine – in tutte le loro declinazioni – rappresentano l’area centrale della mia professione.
La tradizione dei giornali di cucina
I giornali di cucina occupano da sempre un posto di rilievo nell’editoria nazionale e internazionale e vantano una grande tradizione, sia dal punto di vista giornalistico che da quello grafico. In Italia, ad esempio, la storica “La cucina italiana” nacque nel 1929 ed è pubblicata ancora oggi, acquistata nel 2014 dal grande gruppo editoriale americano “Condé Nast”. E cosa dire del “Gambero Rosso”? Inizialmente, nel 1986, allegato al quotidiano comunista “Il Manifesto”, fu disegnato da Piergiorgio Maoloni, uno dei grafici italiani più importanti di fine millennio scorso. Rappresentò una vera “rivoluzione culturale” nella sinistra italiana: per la prima volta si abbandonava il regnante pauperismo e si ammetteva che anche la classe operaia poteva perseguire il piacere dei sensi attraverso l’esperienza gastronomica e culinaria.
E poi ancora “Sale & Pepe”, “Elle Gourmet”, “Giallo Zafferano” (nata dal grande successo dell’omonimo sito internet), “Il Gusto” (supplemento del giornale “La Repubblica”), “Cibo” (allegato al quotidiano “Domani”).
A livello internazionale il “New York Times” ha un bellissimo allegato che tratta di questo argomento: “Cooking”. E poi tutti i magazine indipendenti che si occupano di “Food and Wine” in modo nuovo e interessante: “Noble Rot”, “Pipette”, “Eaten”, “Dispensa”, “Glou Glou”, solo per citarne alcuni tra i più nuovi e interessanti.
Insomma, un settore – anche editoriale – che sembra non risentire di crisi o di flessioni creative e di lettori. E in quest’area, quindi, troviamo “Cook” del “Corriere della Sera”.
Il giornale perfetto
Il motivo per cui voglio fare un focus su questo giornale è che – a mio avviso – è un magazine che rasenta la perfezione editoriale. Sia come contenitore che come contenuti. Ed è l’esempio lampante di come, dopo anni di sperimentazioni fini a sé stesse, nelle pubblicazioni mainstream il ritorno alla tradizione può essere la formula vincente per conquistare lettori.
Ogni numero di “Cook” si sviluppa seguendo un timone coerente ed esaustivo. Si parte con l’editoriale, in cui Angela Frenda presenta il nuovo numero, e si prosegue con il personaggio (chef famosi o emergenti, pizzaioli, guru della nuova cucina), le immancabili ricette, gli approfondimenti su hotel, nuove aperture di ristoranti, vini e cocktail. E poi gli eventi, molti dei quali organizzati proprio dalla testata stessa.
Insomma, nulla di stravolgente, ma tutto nei canoni di una classicità di alta qualità che trasmette al lettore grande tranquillità, fidelizzandolo. D’altronde – si sa – la cucina è la stanza più accogliente della casa e sembra che “Cook” voglia tenere fede alla tradizione.
La forza tranquilla del Restyling
Il cambio di passo è avvenuto nel mese di ottobre, quando l’art director Michele Lovison ha effettuato un restyling morbido e deciso allo stesso tempo, coadiuvato dalla graphic designer Lorenza Martini. Un perfetto mix di immagini accompagna gli articoli: splendide fotografie per i personaggi, i reportage e le ricette da realizzare in casa, illustrazioni colorate e gioiose per visualizzare rubriche e altri argomenti.
Lovison, art director del gruppo editoriale RCS e quindi a capo anche di altre pubblicazioni come ad esempio “7”, settimanale generalista del “Corriere”, ha creato per “Cook” un parco illustratori molto interessante. A cominciare dalla copertina, che ogni mese presenta l’immagine di un professionista già affermato o in veloce ascesa. La prima fu illustrata da Beppe Giacobbe, maestro indiscusso, e poi Elisa Seitzinger, Luca Soncini, Antonio Colomboni, Anna Resmini, Théophile Sutter, Lavinia Fagiuoli, Marta Pantaleo. Ogni volta una nuova sorpresa, un’interpretazione illustrata del mondo della cucina che rappresenta anche grande ricerca e passione grafica.
Allo stesso modo, le pagine interne proseguono su questa linea. Felicita Sala, con le sue illustrazioni gestuali fresche e colorate, spesso accompagnate da lettering manuale, sin dal primo numero del magazine ha contribuito a dare una linea artistica ben definita. Così come le cartine degli itinerari gastronomici disegnate da Monica Lovati, appuntamento fisso che non delude mai.
E poi ancora Francesca Arena, illustratrice romana di stanza a Milano dallo stile originale e internazionale: tra Sempé e R.O. Blechman. Roberta Ranieri crea immagini di grande eleganza, partendo dalle etichette dei vini. Carlotta Gasparini è autrice di ritratti ambientati e intimi.
Le pagine scorrono via velocemente e il complimento più bello che si può fare a un magazine di questo tipo è che poi – una volta esaurita la lettura – comincia la sua seconda vita. In cucina, a portata di mano vicino ai fornelli, per replicare le ricette lette su “Cook”.
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