Andare a Milano passando per Tokyo

Articolo pubblicato il: 9 Febbraio, 2022


Nel capoluogo lombardo una mostra immersiva per vivere le tradizioni giapponesi antiche e moderne
Tenoha Milano
Il ristorante Sakae-ya ricostruito nello spazio Tenoha

“Botteghe di Tokyo” è la sorprendente mostra che sta spopolando in questi giorni a Milano. La collocazione è già essa particolare: il concept store giapponese Tenoha in zona Navigli. Negozio, bar con giardino, ristorante, coworking. Inaugurato nel 2018, sfrutta appieno i suoi 2500 metri quadri per diffondere la cultura del Sol Levante, attraverso prodotti di ogni genere, cibi, proiezioni ed eventi. 

È qui che si può vivere un’esperienza unica, divertente e straniante: passeggiare per le strade di Tokyo restando in Darsena.


Botteghe di Tokyo
La copertina di “Botteghe di Tokyo” di Mateusz Urbanowicz

La mostra immersiva “Botteghe di Tokyo” nasce dall’omonimo libro illustrato di Mateusz Urbanowicz, edito da L’Ippocampo edizioni. Nato e cresciuto a Slesia, in Polonia, questo artista si è trasferito in Giappone dove ha studiato animazione per poi lavorare – dal 2013 al 2016 – nel Comix Wave Films, importante studio che realizza anime, corti, serie tv e spot pubblicitari. Dal 2017 è freelance e crea una serie di dieci tavole ad acquerello dedicate alle vecchie botteghe di Tokyo. I disegni, che subito ottengono un grande successo, appaiono su numerosi giornali e in trasmissioni televisive.


Dal libro alla mostra

Urbanowicz decide quindi di completare la serie con quaranta nuove botteghe, esplorandone le varianti architettoniche nei vari quartieri della metropoli. Il libro finisce presto per diventare una guida di riferimento per tutti i nostalgici della vecchia Tokyo, ma anche per i moltissimi amanti dell’estetica asiatica. Il volume comprende un’appendice che spiega la tecnica usata per disegnare le facciate e il materiale adottato per realizzare i disegni, tutti ad acquerello.


Disegni di Mateusz Urbanowicz
Un ex negozio di scope, ora proprietà privata

Tenoha Milano
La panetteria “Hokkai” nella stazione di Yushima

Disegni Giappone
Il ristorante di ramen “Dosanko Senju”

Mateusz Urbanowicz
L’interno del ristorante di ramen “Dosanko Senju” nella zona est di Tokyo

La casa editrice L’Ippocampo nel giugno 2021 lo ha pubblicato con testo bilingue, italo-giapponese, in un’edizione di alta qualità, ottenendo un grande successo. Da qui l’idea di allestire una mostra in partnership con Tenoha e con la direzione creativa di Laura Micalizzi, designer in grado di progettare eventi unici e coinvolgenti.

Atterrare a Tokyo

E l’esperienza che si vive visitando la mostra è completamente immersiva. Sin dall’inizio quando, per entrare, passiamo per una cabina di aereo in cui una hostess giapponese vestita in kimono tradizionale ci dà il benvenuto a Tokyo. Lo spazio che segue è in tutto e per tutto un aeroporto – quello di Haneda, in questa realistica finzione – con tanto di tabellone che segna gli arrivi e le partenze con destinazioni da e per tutto il Giappone. 


Mostra Tenoha Milanp
Passeggiare per le strade di Tokyo, ma rimanendo a Milano

Di fronte al negozio di bici, invece, sono parcheggiate biciclette originali Made in Japan, così come nello spazio antistante il barbiere si trova una poltrona tradizionale di questo tipo di bottega. E poi il negozio di macchine fotografiche, di indumenti, una panchina davanti a un giardino di ciliegi: tutto esplorabile a 360 gradi in un gioco continuo tra tridimensionalità e pannelli bidimensionali, tra botteghe antiche e usanze moderne. Come ad esempio la macchinetta per scattare i photobooth, le fototessera poi modificabili con emoticon e scritte colorate, funzionante e utilizzabile per avere un ricordo tangibile della mostra.


Mostra Botteghe di Tokyo
Un ristorante e un barbiere ricostruiti nello spazio Tenoha di Milano

Studio d’artista

Infine – proprio come nel libro – una parte della mostra è dedicata allo studio di Urbanowicz, con i materiali e gli strumenti utilizzati dall’artista per creare l’opera grafica da cui è nato tutto. Colori, pennelli, tavolozza, carta da acquerello, inchiostri, gomma plastica, stilografiche, schizzi e prove: un’ulteriore immersione, questa volta, nel mondo dell’artista polacco.

La mostra, ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, è aperta tutti i giorni fino al 27 marzo 2022 ma è ipotizzabile che – visto il grande successo che sta ottenendo – verrà prorogata. D’altronde di questi tempi viaggiare, anche solo con la fantasia, è un lusso che non possiamo lasciarci sfuggire.


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