Al Jaffee e l’arte del Fold-In

Articolo pubblicato il: 17 Aprile, 2023


È morto a 102 anni uno degli autori più amati di Mad, il magazine Bibbia della cultura underground
Al Jaffee Mad Magazine
Al Jaffe in una foto del 2018

Al Jaffee, uno dei più iconici fumettisti della storica rivista Mad, è morto a Manhattan all’invidiabile età di 102 anni. Inevitabile pensare che ridere allunga la vita. 

È – questa – l’occasione per ripercorrere la sua carriera artistica e soprattutto scrivere di Mad, magazine fondamentale per la nascita dell’underground comix e della satira statunitense dello scorso secolo.


La nascita dell’editoria underground

Spiega Francesco Ciaponi nel suo fondamentale testo “Fenomenologia dell’editoria indipendente” (Edizioni del Frisco, 2020): “È proprio con Mad che si comincia a parlare di comix per differenziarsi dalle pubblicazioni fumettistiche mainstream. La X rimanda a X-Rated, la definizione utilizzata per i film destinati solo agli adulti utile al nuovo fumetto per dichiarare subito gli argomenti cui si riferirà”. 

Il primo numero di Mad Magazine uscì nel 1952, fondato da Harvey Kurtzman e William Gaines, e trattò da subito temi considerati tabù dalla bacchettona società americana dell’epoca. Rivoluzione sessuale, psicoanalisi, guerra del Vietnam, droghe: la cultura hippie aveva finalmente trovato la propria Bibbia.


Fold-In MAD
Copertine di Mad del 1959, 1960 e 1965

Alfred E. Newman, il volto di Mad

I fumetti e le illustrazioni della rivista adottarono da subito uno stile “raw” riconoscibile e identificativo dell’epoca e che influenzò negli anni grandi artisti come Robert Crumb e Art Spiegelman, entrando prepotentemente nell’immaginario socio-culturale americano. Non a caso Mad Magazine è la rivista più citata nella serie animata “The Simpson” di Matt Groening

Sulle copertine del giornale campeggiava sempre la mascotte di Mad: Alfred E. Newman, un ragazzino dalle orecchie a sventola catapultato di volta in volta in scenari diversi e nei panni di personaggi famosi. Anche a lui – le cui origini non sono mai state svelate – si deve l’enorme successo della rivista.


Al Jaffee Fold-In MAD
La mascotte di Mad Alfred E. Newman su tre copertine di diversi decenni

L’invenzione del “Fold-In”

In questo scenario, insieme a grandi artisti come Mort Drucker, Don Martin, Jack Rickard, si affermò il grande talento di Al Jaffee che raggiunse il grande successo grazie all’intuizione creativa del “Fold-In”.

Creato nel 1964, il “Mad Fold-In” di Jaffee era posizionato sempre sulla quarta pagina di copertina (l’ultima pagina del giornale, per intenderci) e presentava un’illustrazione che rimandava al lettore una comunicazione diretta e ingenua.

Ma se si piegava in tre la pagina – o se ne eliminava la parte centrale, accostando le due rimanenti – l’immagine cambiava totalmente di soggetto e significato. Il nuovo messaggio assumeva un’accezione decisamente diversa, veicolando informazioni di tipo liberale e che sfidavano spesso l’autorità.


Mad Magazine
Tre “Fold-In” di Mad Magazine. Stile moderno e colorato

Al Jaffee
Ancora tre esempi di Fold-In di Al Jaffee

Mezzo secolo di creatività

Ad esempio, il pieghevole del numero di novembre 2001 chiedeva: “Quale esperienza che altera la mente sta mandando fuori controllo sempre più persone?”. L’illustrazione iniziale mostrava una folla di persone che sniffavano varie sostanze. Ma una volta piegata la pagina, l’immagine si trasformava  nella scrivania del telegiornale di Fox News, la famosa e criticata televisione del magnate Rupert Murdoch.

Il primo “Fold-In” del 1964, con protagonista la stella del cinema Elizabeth Taylor e i suoi mille amori, ebbe riscontro positivo immediato e fu chiesto a Jaffee di farne altri.

E questa intuizione si trasformò in una carriera che incluse altri contributi memorabili a Mad, come il lungometraggio “Snappy Answers to Stupid Questions” che nel 2007 gli valse il massimo riconoscimento del fumetto, il Reuben Award, mettendolo in compagnia di Charles M. Schulz, Mort Walker, Gary Larson, Matt Groening e altri grandi maestri del fumetto americano e mondiale. 


Al Jaffee MAD
Lo sketch preparatorio e il definitivo di un’illustrazione di Al Jaffee

Al Jaffee Fold-In
La copertina del libro dedicato ai Fold-In di Al Jaffee. La prefazione è di Charles M. Schulz
In pensione nel 2020

Al Jaffee ha disegnato il “Fold-In” di Mad per 55 anni, fino alla chiusura del giornale nel 2019.

Nel 2008, Harry N. Abrams ha pubblicato una raccolta delle sue strisce “Tall Tales” e nel 2011 Chronicle Books ha pubblicato “The Mad Fold-In Collection: 1964-2010”, un cofanetto con copertina rigida contenente tutte le sue opere “pieghevoli”.

Nel 2020, Mad lo ha celebrato con uno “Special All Jaffee Issue”, pieno del suo lavoro. Era per segnare il ritiro formale dall’attività professionale e includeva un definitivo “Fold-In” che aveva creato nel 2014 in previsione di quell’eventualità.


Con la morte di Al Jaffee se ne va una parte fondamentale della storia di Mad Magazine e dei giornali underground americani. Una stagione che ha cambiato per sempre la percezione e le regole dell’editoria e della società occidentale.


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