Al servizio di Uber

Articolo pubblicato il: 17 Luglio, 2022


“Al servizio di Uber” è il titolo di copertina de L’Espresso numero 28, dedicata agli “Uber files”.

Si tratta di un’importante inchiesta giornalistica internazionale che rivela come Uber, il colosso della gig economy, sia stato aiutato da uomini politici e imprenditori per cambiare le regole in Italia e spianargli la strada.

Il video realizzato con l’immagine di copertina, a metà tra Diabolik e cartone animato, è opera di Alessio Melandri.


Inchiesta internazionale

L’Espresso fa parte di ICIJ, il Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi, una rete nata nel 1997 a Washington. Ad oggi conta 280 giornalisti d’inchiesta in 100 Paesi. Oltre al settimanale italiano, ne fanno parte testate come The Guardian, Le Monde, The Washington Post. Ogni inchiesta prodotta dal Consorzio viene condivisa e verificata da tutti i giornalisti e poi scritta e pubblicata in tutti i Paesi, approfondendo i personaggi dei propri Paesi. Ad esempio – nel caso degli Uber FilesPaolo Biondani e Leo Sisti, giornalisti de L’Espresso, hanno indagato e scritto la parte italiana.

Lobby a quattro ruote

Entrando nello specifico dell’inchiesta, le circa 83.000 mail inviate dai manager di Uber rivelano una massiccia attività di lobby. Politici e imprenditori di decine di Stati sono stati contattati per bloccare indagini, modificare leggi e stroncare la concorrenza dei taxi. Anche in Italia si è verificata questa situazione e tra i personaggi scesi in campo per favorire Uber troviamo Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Carlo De Benedetti e Maria Elena Boschi.

Una copertina “diabolika”

Per realizzare questa copertina, abbiamo subito pensato a un intrigo internazionale, un noir con protagonista la macchina nera, simbolo del colosso americano. Contemporaneamente però dovevamo mostrare i protagonisti e non esistono fotografie in cui sono tutti insieme. Abbiamo subito escluso il collage fotografico perché lo avevamo appena utilizzato per la cover precedente (vedi qui).

Rimaneva quindi la soluzione illustrata. Abbiamo pensato a un sapore da fumetto, un po’ alla Diabolik, il personaggio mascherato che si muove tra crimine e giustizia e spesso è protagonista di avventurosi inseguimenti automobilistici. Ci siamo perciò rivolti al più fumettista tra gli illustratori de L’Espresso, Stefano D’oriano, e gli abbiamo chiesto di interpretare questa copertina.


L'Espresso copertina
Le prove di composizione per la copertina

Prove di copertina

Stefano d’Oriano ha come sempre capito al volo le nostre esigenze e ha iniziato a lavorare su un artwork dalla doppia difficoltà. Da una parte doveva comporre al meglio la scena inserendo i quattro personaggi in un contesto automobilistico. Composizione non semplice. Dall’altra, doveva poi realizzare i ritratti dei personaggi, rendendoli riconoscibili nonostante lo stile fumettistico.

I primi tre bozzetti mostrano tre composizioni diverse dell’immagine. Abbiamo scelto quella centrale perché più diretta e immediata.


L'Espresso 28
Scopri le differenze: nel definitivo i capelli di Maria Elena Boschi sono più chiari

Una volta scelto il bozzetto da portare avanti, Stefano si è concentrato sui volti di Berlusconi, De Benedetti, Boschi e Renzi, andando a modificarli fino all’ultimo momento affinché fossero identificabili immediatamente.

Infine, da un punto di vista grafico, abbiamo confezionato il tutto utilizzando per il titolo un carattere tipografico simile a quello del fumetto “Diabolik”, sottolineando così la citazione. L’illustrazione finale, oltre che in copertina, è stata utilizzata anche per le pagine interne.


L'Espresso 28
L’illustrazione di Stefano D’Oriano utilizzata anche all’interno del settimanale

Ancora automobili

Sfogliando il giornale, troviamo poi un articolo economico. Vittorio Malagutti scrive e spiega come mai le assicurazioni automobilistiche (RC auto) aumentano sempre più, anche se durante la pandemia hanno incassato lauti profitti.

Come spesso accade per argomenti “ostici” per buona parte dei lettori (l’economia è proprio uno di questi), ricorriamo a illustrazioni che possano “tranquillizzare” il pubblico e avvicinarlo alla lettura del testo. Per questo abbiamo chiamato Giovanni Gastaldi.


L'Espresso
Le assicurazioni auto illustrate da Giovanni Gastaldi

Con il suo stile diretto, colorato e fresco, Giovanni ci aiuta molto in questa idea di avvicinamento al lettore. Per questa occasione ha creato una situazione in cui un assicuratore – piangente miseria nonostante sia seduto su una montagna di soldi – sta argomentando a un confuso cliente le motivazioni dell’aumento di prezzo dell’assicurazione. Piccola curiosità: Giovanni Gastaldi ci ha rivelato che suo papà è assicuratore e quindi è stato avvantaggiato nel comprendere al meglio il tema da illustrare.

Emiliano Ponzi in aeroporto

Infine, la sezione delle Idee – curata da Sabina Minardi – si occupa di approfondimento culturale e questo numero si apre con un articolo di Emanuele Coen sulle “nuove” vacanze. Dopo la pandemia, gli italiani riprendono a viaggiare ma in uno scenario di grande incertezza. Ferie brevi, budget ridotto, rischio Covid e voli cancellati in modo brutale. Anche gli scrittori riportano questa nuova situazione nei loro romanzi.


Espresso numero 28
L’inconfondibile palette cromatica di Emiliano Ponzi

Per illustrare queste pagine ho deciso di ripubblicare un’illustrazione che Emiliano Ponzi realizzò qualche tempo fa per un magazine di Chicago ma che sembra fatta apposta per questo argomento.

L’immagine è bellissima e ha in sé tutta la poetica del percorso artistico di Ponzi. Oltre al suo stile inconfondibile, basato su una palette cromatica ormai estremamente riconducibile all’autore.


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