Ricatto all’Europa
Articolo pubblicato il: 10 Luglio, 2022
“Ricatto all’Europa” è il titolo della copertina de L’Espresso numero 27. Un’inchiesta firmata da Federica Bianchi e che tratta di esteri, ma anche economia e geopolitica.
Il gas di Putin. Le pressioni di Erdogan. I veti di Orban. Le richieste di Al Sisi. L’Europa è sotto scacco. E incombono i giganti usa e Cina. Insomma, una debolezza che mette al rischio il futuro del Vecchio Continente.
Vediamo come si può visualizzare dal punto di vista grafico una copertina di questo tipo.
Collage digitali
I leader internazionali protagonisti dell’inchiesta non sono mai stati immortalati insieme ma l’esigenza è quella di mostrarli tutti in copertina. In questo caso, perciò, un montaggio fotografico è la soluzione ideale per illustrarla. Alessio Melandri, designer de L’Espresso e art director del magazine Jacobin, è tra i migliori in Italia in questo tipo di lavorazione. I suoi collage digitali spesso risolvono brillantemente aperture grafiche di articoli e il suo stile è moderno e riconoscibile.
Per la copertina, Melandri ha studiato una composizione in cui Putin – il personaggio politico più facilmente riconoscibile – ha una dimensione maggiore rispetto agli altri leader che sono posizionati un passo indietro. Sullo sfondo anche i palazzi del potere europeo. Da un punto di vista cromatico, Putin, Erdogan, Orban e Al Sisi sono stati lavorati scontornati in bianco e nero, mentre la palette generale è quella della bandiera europea, giallo e blu. La bandiera stessa è citata visivamente sullo sfondo.
Infine, una volta realizzato l’artwork per la cover, Alessio Melandri ha ripreso gli stessi elementi e ha creato una seconda illustrazione, con formato orizzontale e composizione leggermente diversa. In questo modo anche l’articolo interno al giornale, ha una sua apertura grafica che richiama direttamente la copertina.
Intervista a Javier Cercas
Arriviamo poi all’apertura della sezione Idee, la parte del giornale che si occupa di approfondimento culturale ed è a cura di Sabina Minardi.
L’articolo principale è firmato dalla stessa Minardi ed è un’intervista allo scrittore spagnolo Javier Cercas che parla di violenza sulle donne, ma anche di letteratura e di storia.
È evidente che si tratta di argomenti molto difficili da illustrare, anche perché estremamente diversi l’uno dall’altro. In casi come questo ci rivolgiamo a illustratori che – oltre ad avere qualità artistiche – abbiano anche una preparazione culturale tale da permettergli di evadere la nostra richiesta nel migliore dei modi. Andrea Calisi è senz’altro uno di questi.
L’illustrazione realizzata da Andrea Calisi è molto bella e – come da tradizione – lui stesso ce ne spiega il significato: «Javier Cercas e le terre alte della regione di Tarragona con queste montagne dalle forma particolare, sullo sfondo un richiamo al castello di Barbablù; un uomo e una bambina che, se non erro, sono tra i protagonisti del suo giallo “Terra Alta”, camminano verso il castello…».
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