Voto di periferia
Articolo pubblicato il: 18 Settembre, 2022
“Voto di periferia” è il titolo di copertina de L’Espresso numero 37.
Mentre dilaga sul web e in televisione, la campagna elettorale si tiene alla larga dai luoghi dove maggiore è la sofferenza sociale.
Da Nord a Sud i cittadini ignorati ripagano la politica con disincanto e indifferenza. Questo è il senso del tema affrontato questa settimana.
La cover di Alessio Melandri
Il giornalista Gianfrancesco Turano racconta la periferia di Milano, in particolare Quarto Oggiaro. Gaja Lombardi Cenciarelli, scrittrice e insegnante, scrive invece di Roma Est, dove ha insegnato per anni. Il risultato sociale è il medesimo: i cittadini di queste zone si sentono abbandonati dalle istituzioni e hanno verso la politica un sentimento di sospetto e indifferenza.
Alessio Melandri, graphic designer de L’Espresso, ha pensato e realizzato per la copertina un collage digitale che mette insieme il concetto di periferia e quello delle imminenti elezioni politiche. L’immagine è di forte impatto: lo skyline che ha creato, unendo palazzi realmente esistenti di Milano e di Roma, restituisce perfettamente l’atmosfera delle periferie metropolitane. E – come se si trattasse di una gigantesca urna – in questo paesaggio una mano inserisce una scheda elettorale.
Omaggio alla Regina Elisabetta II
L’8 settembre scorso è morta la Elisabetta II, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth. L’evento ha avuto una copertura mediatica sui quotidiani di tutto il mondo. L’Espresso ha deciso di dedicarle una doppia pagina firmata da Ivan Canu sia per il testo che per le illustrazioni. Ivan Canu, infatti, oltre a essere uno dei maggiori illustratori de L’Espresso, pubblica per magazine e quotidiani nazionali e internazionali. Ha realizzato molti libri con numerose case editrici. È fondatore e direttore del Mimaster, scuola di illustrazione di Milano, ed è stato anche art director e graphic designer. Laureato in lettere, indirizzo Storia dello Spettacolo, ha lavorato per anni nel mondo della critica teatrale curando la parte grafica e diventando poi direttore del magazine Hystrio.
Nel 2021 Canu ha pubblicato “God Save the Queen” un libro edito da Centauria e da lui interamente scritto e disegnato. Si tratta di un volume originale (ne ho ampiamente scritto qui) che ha avuto grande successo di pubblico e critica e ha reso l’autore uno dei massimi esperti italiani di monarchia inglese. Proprio per questo abbiamo deciso di chiedere a Ivan Canu un commento – parole e immagini – per salutare l’iconica regina. Ne sono uscite due pagine coloratissime.
I ragazzi senza desiderio
L’apertura delle Idee, la sezione del giornale che si occupa di approfondimento culturale, di società e spettacoli, curata da Sabina Minardi, tratta della “Generazione No Sex”.
Simone Alliva scrive che tra i più giovani avanza a sorpresa la recessione sessuale. In un’epoca di corpi esposti e passioni esibite, il desiderio e l’intimità diminuiscono, forse anche per timore di nuovi virus.
Un tema forte, interessante: l’intellettualizzazione della sessualità l’ha resa più intelligente ma meno desiderante. Abbiamo chiesto a Irene Rinaldi – illustratrice sempre più completa – di aiutarci a trovare un’immagine per visualizzare l’asessualità. E lei ha risposto immaginando due giovani stesi su un letto che si guardano senza toccarsi. Alla loro sinistra un vaso di fiori a forma di picche. Un’immagine che apparentemente sembra semplice ma che in realtà restituisce al lettore tutta la complessità dell’argomento che tratta. Nulla è lasciato al caso: dalla postura dei due ragazzi alla palette cromatica, tutto concorre a rendere l’illustrazione ideale per questo articolo.
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