Sprecati

Articolo pubblicato il: 6 Novembre, 2022


L'Espresso 44 copertina
L’illustrazione di Emiliano Ponzi per la copertina de L’Espresso 44

“Sprecati” è il titolo di copertina de L’Espresso numero 44.

Si parla di giovani: hanno talento ma li costringiamo a volare basso. Lasciano scuole inadeguate e sono esposti al rischio criminale. Senza prospettive e aiuti cercano lavoro, quasi sempre precario. Rapporto su chi sono davvero i tre milioni di ragazzi della generazione Neet.


Riflettori puntati sui giovani

Ancora un’altra cover del settimanale dedicata ai giovani. Questa volta Gloria Riva analizza la fascia d’età tra i 25 e 35 anni, i cosiddetti Neet. Tra questi, un giovane su tre non ha alcuna prospettiva di futuro. Anche per colpa degli adulti che li vedono vuoti, sdraiati, senza riconoscergli i talenti che invece hanno.

Per illustrare questo argomento in copertina, mi sono ricordato di un’illustrazione che Emiliano Ponzi aveva realizzato qualche tempo fa per il mercato editoriale americano, e quindi inedita in Italia. In questa immagine, ci sono tanti giovani che sembrano vuoti (come li vedono gli adulti) ma un cono di luce illumina una ragazza, svelandone così tutta l’energia che ha in sé.

Ho chiesto a Emiliano Ponzi la possibilità di utilizzarla per la nostra copertina e – una volta ottenuto il permesso ed esserci accordati sul prezzo – l’illustrazione è andata in pagina. Quello che vedete in alto è il risultato.

L’identikit dei Neet

La novità del dossier dedicato ai Neet, è rappresentata dalle categorie in cui i giovani vengono suddivisi. Sono quattro. I giovanissimi fuori dalla scuola, gli scoraggiati, quelli alla ricerca del primo impiego e quelli che hanno perso il lavoro e lo stanno ricercando.

Di questa catalogazione abbiamo creato un’infografica che lo Studio Mistaker ha realizzato da un punto di vista visivo.


L'Espresso infografica
Le categorie dei Neet nell’infografica di Mistaker

Studio Mistaker è formato da Martina Tariciotti, Riccardo Casinelli e Valerio Di Mario. I tre designer sono esperti di Data News e riescono brillantemente a far convivere informazioni giornalistiche con elementi grafici. In questo caso hanno creato un personaggio per ogni profilo descritto, impaginandogli intorno i testi che lo riguardano. Lo stile è moderno e diretto, perfetto per un articolo che tratta di giovani.

Governati da un ologramma

Lo sfoglio del giornale prosegue con un articolo di Fabio Chiusi che – partendo da una provocazione dei tecnopopulisti – immagina un futuro in cui i politici saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale. Ma – come spesso accade per previsioni distopiche – la realtà non si allontana troppo dalla fantasia e in alcuni paesi si sta già sperimentando questo tipo di governo tecnologico.


L'Espresso 44
L’interpretazione di Simone Rotella per l’articolo di Fabio Chiusi

Per un argomento del genere, un illustratore adatto è senz’altro Simone Rotella, ormai collaboratore storico de L’Espresso. Simone riesce a creare architetture avveneristiche con uno stile deciso e una palette cromatica molto riconoscibili. E proprio sui colori ha lavorato per aggiungere forza all’immagine: il contrasto tra ciano e arancione è molto forte e funziona perfettamente. Anche la composizione è molto buona: un uomo – al centro – che rivolge lo sguardo in alto verso degli ologrammi che lo dominano minacciosi.

Leggere Lolita a Teheran oggi più che mai

L’apertura delle Idee, la sezione del giornale dedicata alla cultura, è dedicata a un dialogo tra Sabina Minardi e Azar Nafisi, autrice di “Leggere Lolita a Teheran”. Nel 2003, quando uscì, il libro fu un caso internazionale ed ebbe un successo planetario. Svelò la libertà calpestata degli iraniani provocando l’indignazione del mondo intero. «I regimi totalitari si basano sulle bugie – afferma Nafisi – mentre invece gli artisti, gli scrittori, i giornalisti cercano la verità. Per questo sono per loro estremamente pericolosi».

L’argomento è di grande attualità: oggi come ieri il popolo iraniano combatte per raggiungere la libertà. Con le donne in prima linea.


Espresso illustrazione
L’intervista a Azar Nafisi illustrata da Eleonora Castagna

Per accompagnare visivamente questo dialogo volevamo un’illustrazione moderna, potente e anche colorata, piena di speranza. L’abbiamo quindi commissionata a Eleonora Castagna, giovane professionista autrice di immagini molto belle, cromaticamente varie ed editorialmente efficaci. Eleonora ha studiato all’Accademia di Belle Arti e successivamente alla Scuola di Comix di Napoli e poi ha conseguito un Master in illustrazione editoriale a Bologna. Pur essendo molto giovane, il suo stile è già ben sviluppato grazie a un segno forte e netto e a un sapiente utilizzo dei colori.

L’immagine finale è perfetta: una donna che – con un libro in mano – incita altre donne alla rivolta, tra architetture persiane, fiamme, girotondi e bandiere.


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