RePovery
Articolo pubblicato il: 19 Giugno, 2022
RePovery è il titolo di copertina de L’Espresso numero 24. Si tratta di un gioco di parole che richiama il “Recovery Fund”, Fondo per la ripresa europea. Fortemente voluto da Mario Draghi, avrebbe dovuto garantire all’Italia molti soldi per uscire dalla crisi economica dopo la pandemia.
Ma le cose non sono andate come si pensava. L’inflazione è alta, lo spread ai massimi livelli e i salari da fame ci stanno portando in un mare di guai, per usare una metafora estiva.
Anche il premier Draghi non basta più ed ecco che, nel titolo de L’Espresso, Recovery diventa RePovery…
La cover animata è realizzata da Alessio Melandri.
Il mondo di Makkox
Una volta deciso il tono giocoso della cover – spesso lo usiamo quando affrontiamo temi pesanti come, per l’appunto, la crisi economica – andiamo a capire come realizzare la copertina. In questo caso è stato naturale pensare ad una delle “firme” del giornale, Marco Dambrosio in arte Makkox.
Makkox ha una sua rubrica illustrata settimanale che rappresenta uno dei punti fermi de L’Espresso e proprio in quelle pagine ha creato il suo mondo di personaggi politici interpretati alla sua maniera. Per questo abbiamo pensato al “suo” Mario Draghi, buffo e riconoscibile allo stesso tempo.
Ho telefonato a Makkox, gli ho spiegato l’esigenza della copertina. Poi gli ho anche raccontato il resto del giornale, parlandogli di un’inchiesta sulle spiagge italiane che sono sempre più care, contribuendo all’impoverimento della popolazione. L’artista ha quindi messo insieme i dati e ha pensato a un’immagine balneare, perfetta per il periodo e la temperatura. Dopo un paio di prove, velocissimo come sempre, Makkox ha centrato l’obiettivo.
Il personaggio da cartoon creato da Makkox, con il suo costume da bagno anni ’20, ci è piaciuto talmente tanto che, riadattato cromaticamente, lo abbiamo utilizzato anche all’interno del giornale per aprire le pagine dedicate alla cover story.
La letteratura impegnata
Arriviamo poi all’apertura della sezione Idee, la parte del giornale che si occupa di approfondimento culturale ed è a cura di Sabina Minardi.
L’articolo principale è firmato da Wlodek Goldkorn ed è un’intervista alla scrittrice dissidente russa Ludmila Ulitskaya. Mentre esce il suo nuovo libro, ci parla di potere, guerra e del sogno democratico che sembra sempre più lontano.
È evidente che si tratta di argomenti molto difficili da illustrare. In casi come questo ci rivolgiamo a illustratori che – oltre ad avere qualità artistiche – abbiano anche una preparazione culturale tale da permettergli di evadere la nostra richiesta nel migliore dei modi. Andrea Calisi è senz’altro uno di questi.
Ed è lui stesso a spiegarci il significato della sua bellissima illustrazione: «Ho optato per una soluzione più grafica. In pratica la Ulitskaya colta in una bella posizione trovata su internet, seduta per l’appunto di fronte a una macchina da scrivere, una mappa dei campi Gulag che erano presenti in Russia, varie foto di dissidenti, o perseguitati, come la poetessa Natalya Gorbanevskaja, Pushkin, Brodskij, Andrej Sinjavskij, ricordando il tema sulla memoria caro alla Ulitskaya».
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