Processo Vaticano

Articolo pubblicato il: 11 Luglio, 2021


La copertina animata

Il nuovo numero e la nuova copertina de L’Espresso riprendono l’inchiesta firmata da Massimiliano Coccia che nell’ultimo anno ha scosso il Vaticano.

Per la prima volta nella storia della Chiesa un cardinale, Giovanni Angelo Becciu, è finito sotto accusa per reati come il peculato e l’abuso d’ufficio.

Adesso comincia il processo e L’Espresso ripercorre le tappe della vicenda e dello scoop giornalistico.

In copertina abbiamo scelto una foto di Alessia Giuliani, fotografa dell’agenzia Catholic Press Photo, che fa capire subito al lettore l’argomento di cui si parlerà, pur senza definire alcun personaggio in particolare.

La cover animata è di Alessio Melandri.

Le illustrazioni di questo numero

Nel numero 29 de L’Espresso abbiamo due illustrazioni di altissima qualità. Gli autori sono due talenti del panorama artistico italiano: Irene Rinaldi e Andrea Calisi. Le immagini sono distribuite una nella prima parte del giornale, quella più legata all’attualità, l’altra in apertura del secondo sfoglio che introduce gli approfondimenti culturali.


L'Espresso 29 illustrazione
Donne e lavoro. L’illustrazione è di Irene Rinaldi

L’articolo di Gaia Van Der Esch affronta il problema dell’empowerment economico delle donne che sta facendo passi indietro invece di fare passi avanti. Per illustrare un argomento così importante socialmente, abbiamo subito pensato a Irene Rinaldi che è una professionista impegnata politicamente e ha spesso abbracciato cause sociali di questo genere.

Quando commissioniamo un’immagine cerchiamo sempre uno stile grafico adatto al tema che dobbiamo trattare ma allo stesso tempo se l’illustratore è anche appassionato dell’argomento, per noi è un valore aggiunto. Come in tutti i mestieri, anche (soprattutto?) in quelli artistici la passione è un motore potente e instancabile e quindi se riusciamo a mettere insieme la professionalità del collaboratore con la passione dello stesso, il risultato finale sarà ancora più centrato.

Originali e “ripubblicati”

Irene Rinaldi è un’illustratrice molto impegnata e ha clienti nazionali e internazionali. Non sempre è disponibile per realizzare un disegno originale ma fortunatamente ha un archivio sterminato pieno di lavori editoriali realizzati per magazine stranieri. Questo a volte ci permette di individuare immagini che si adattano alle nostre esigenze e che possiamo utilizzare anche su L’Espresso.

A volte Irene le modifica per renderle ancora più attinenti all’argomento che trattiamo, altre volte vanno bene così come sono. In gergo tecnico queste illustrazioni si chiamano “ripubblicati” e di solito vengono pagati meno di un disegno originale fatto apposta per la commissione in questione.

Ovviamente ci sono delle buone norme da seguire. Come prima cosa il disegno deve essere libero da diritti eeclusivi, altrimenti la testata che lo ripubblica dovrebbe pagarli al giornale in cui l’illustrazione è stata pubblicata precedentemente. Poi è importante che l’immagine non sia apparsa su riviste concorrenti a quella su cui andrà pubblicata, per ovvie questioni deontologiche. Infine, è preferibile che sia apparsa su magazine stranieri, in modo che molto difficilmente il lettore “nuovo” l’abbia potuta già vedere.

Nel caso di questa immagine, perfetta per illustrare l’empowerment economico femminile, la prima pubblicazione è avvenuta su “S+B Magazine”, testata on line di Los Angeles, e quindi è disponibile al riutilizzo. Tra l’altro – last but not least – è un’illustrazione molto bella che rappresenta in pieno lo stile artistico e le tematiche di Irene Rinaldi.


L'Espresso 29 illustrazione
L’illustrazione di Andrea Calisi per l’intervista a Eshkol Nevo

Per l’apertura delle Idee, la sezione de L’Espresso curata da Sabina Minardi, avevamo necessità di illustrare l’intervista che Wlodek Goldkorn ha fatto allo scrittore israeliano Eshkol Nevo.

Tra cinema e letteratura

Nevo è l’autore del romanzo “Tre piani” da cui Nanni Moretti ha tratto l’omonimo film in concorso al Festival del Cinema di Cannes in questi giorni. Con questo aggancio alla cronaca, l’intervista poi prosegue trattando della letteratura israeliana e della città natale di Eshkol Nevo, Gerusalemme, ma anche di Tel Aviv.

L’illustrazione editoriale deve sempre spiegare per immagini il testo in modo più puntuale possibile, senza però scadere nella didascalia.

Lavoro di squadra

Abbiamo quindi deciso (io e i miei colleghi Alessio Melandri e Emiliano Rapiti, con i quali il confronto professionale è sempre continuo e costruttivo) di commissionare il lavoro a Andrea Calisi, super talento che affronta spesso temi letterari. Non a caso io l’ho conosciuto su segnalazione del graphic designer e scrittore Riccardo Falcinelli che per primo lo ha chiamato a illustrare alcune copertine di Einaudi Stile Libero.

Andrea non ha bisogno di molte direttive: legge il pezzo, se ne appropria, lo filtra attraverso le lenti della sua arte e realizza illustrazioni editorialmente ineccepibili e di altissima qualità.

I tre piani dell’illustrazione

In questo caso, c’è un ritratto di Eshkol Nevo e sullo sfondo un palazzo (guarda caso di tre piani) dallo stile architettonico razionalista classico di Tel Aviv. Il palazzo è abitato da una famiglia. In primissimo piano una macchina da scrivere. L’illustrazione è costruita su tre livelli, su tre piani, a sottolineare ancora di più il testo.

Andrea Calisi, poi, conosce molto bene le nostre gabbie grafiche e lascia quindi una parte di illustrazione più vuota per darci modo di inserire in quell’area l’ingombro testo (titolo, sommario e firme).


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