Michetti miei

Articolo pubblicato il: 12 Settembre, 2021


L’espresso numero 38, la copertina (particolarmente pop) e le illustrazioni interne.

Settembre è il mese delle ripartenze. Ripartono l’anno scolastico e i palinsesti televisivi, riaprono gli uffici pubblici, così come riprende vita il teatrino della politica.

E infatti ricominciano i balletti delle alleanze: improvvisamente la Lega di Salvini si è riavvicinata a Giorgia Meloni e a Silvio Berlusconi.

Tutti insieme appoggiano il semisconosciuto Fabrizio Michetti, candidato del Centrodestra per le elezioni al Comune di Roma.

Il nome di questo personaggio si presta al titolo della nuova copertina de L’Espresso: “Michetti miei”.

Andiamo a capire perché.


Il “mood tone” delle copertine

Ogni copertina può avere un tono e uno stile di comunicazione diversi. Nelle ultime settimane la situazione geopolitica in Afghanistan ha catturato l’attenzione dei media mondiali. Di conseguenza le ultime cover de L’Espresso presentavano immagini fotografiche inerenti alla crisi mondiale del paese mediorientale e adottavano un tono serio e d’attualità.

Questo numero invece si presta a un’interpretazione “leggera” della politica italiana. Il direttore Marco Damilano, infatti, approccia spesso questo argomento in modo ironico e pop. La copertina del giornale deve riflettere il tono comunicativo del direttore. Questa è una regola che vale ovviamente per tutti i giornali del mondo, che devono rappresentare graficamente e contenutisticamente il pensiero dei loro direttori.

Citazione cinematografica

Nello specifico caso dell’articolo principale del numero 38 de L’Espresso, si scrive del ritorno di fiamma tra Salvini, Berlusconi e Meloni che – dopo mesi di gelo – si alleano nuovamente per supportare la candidatura di Fabrizio Michetti alle elezioni comunali romane. Questa nuova situazione politica, insieme al nome del candidato, in sede di brainstorming redazionale ha fatto pensare ad “Amici miei”, il celebre film di Mario Monicelli.


Amici miei poster
La locandina originale del film “Amici miei” di Mario Monicelli

Nella pellicola del 1975, si raccontano le vicende di cinque inseparabili amici fiorentini che affrontano i loro disagi progettando terribili scherzi a danno di malcapitati. È un film entrato di diritto nella storia culturale e sociale italiana, e quindi può essere citato senza timore che la citazione non venga colta.

Citazioni di testo e d’immagine

Per rendere il richiamo al film ancora più puntuale e riconoscibile, oltre al titolo (“Michetti miei” si ricollega direttamente ad “Amici miei”) si è pensato di rafforzarlo anche graficamente. Utilizzando quindi la locandina originale dell’opera cinematografica.

Nel poster del 1975 i volti dei cinque protagonisti uscivano da una scatola, montati su molle colorate, a richiamare gli scherzi dei bambini.


Amici Miei
L’artwork realizzato da Alessio Melandri
Cover Espresso
La copertina definitiva de L’Espresso numero 38

Alessio Melandri, il King di Photoshop

Abbiamo pensato di creare lo stesso tipo di composizione, con i volti dei politici Salvini, Meloni, Berlusconi e Michetti al posto di quelli degli attori.

Un fotoritocco di questo genere è molto complicato perché deve riproporre la locandina originale in modo quasi anastatico così che, ad una prima occhiata, non si noti la differenza tra la cover del giornale e la locandina del film “Amici miei”.

Fortunatamente nella redazione de L’Espresso Alessio Melandri non è solo un graphic designer di alta qualità, ma è anche abilissimo a utilizzare Photoshop, il software numero uno al mondo per il trattamento delle immagini. Avere una risorsa del genere all’interno del giornale è un grande valore aggiunto perché ti permette di gestire una copertina direttamente, senza commissionarla all’esterno. In questo modo i processi creativi, di lavorazione e di produzione possono essere seguiti in tempo reale, eliminando qualsiasi step intermedio.

Per un lavoro del genere, fondamentale è anche il lavoro della Photoeditor Tiziana Faraoni e del suo team, che deve ricercare e trovare i volti dei personaggi politici con le stesse inclinazioni dei volti della locandina che si è voluta citare.

Ottimo risultato per un grande lavoro di squadra.

L’illustrazione delle Idee

Per quanto riguarda la sezione delle Idee, a cura di Sabina Minardi, torniamo a utilizzare le illustrazioni. Questo tipo di comunicazione visiva è perfetto quando si affrontano temi freddi, culturali e concettuali, non legati alla stretta attualità.

L’articolo principale della sezione delle Idee è un’intervista di Sabina Minardi allo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni. Tra film, spettacoli teatrali, libri, gli autori napoletani occupano la scena culturale italiana e rilanciano l’immagine di una città unica al mondo.

Abbiamo chiesto a Maddalena Carrai di illustrare queste pagine. Avevamo necessità di un’immagine forte e femminile, che richiamasse subito agli occhi la città campana.


L'Espresso 38
Il Golfo di Napoli illustrato da Maddalena Carrai

Maddalena Carrai ha preso spunto dall’ultimo libro di Maurizio de Giovanni dal titolo “Una sirena a Settembre” e che ha come protagonista Mina Settembre, assistente sociale in un consultorio di Napoli. Ha disegnato una sirena, Partenope, che secondo il mito ha fondato la città, che dialoga con Mina Settembre. Sullo sfondo il golfo e i vicoli di Napoli, in tutta la loro magia cromatica.


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