Lui no

Articolo pubblicato il: 9 Gennaio, 2022


Lui no. È il titolo netto e diretto della seconda copertina del 2022 de L’Espresso, riferito a Silvio Berlusconi e alla sua candidatura come prossimo Presidente della Repubblica Italiana, dopo Mattarella. Un’idea che per L’Espresso è da scongiurare.

Numero speciale

Il settimanale denuncia l’anomalia di un imprenditore ricchissimo e dal passato pieno di ombre che ambisce a governare l’Italia ormai da trent’anni. In questo numero, infatti, riproponiamo articoli del 1993 e del 1994 firmati da Claudio Rinaldi – direttore storico de L’Espresso – che già allora puntava il dito contro questo personaggio. Sono articoli di impressionante attualità, oggi come quando furono scritti.

Una galleria fotografica che ripercorre la storia di Berlusconi conclude questa ampia sezione monografica.

La cover animata è stata realizzata da Alessio Melandri.


Un numero pieno di illustrazioni

Piatto ricchissimo questa settimana per chi ama le illustrazioni: ne abbiamo addirittura cinque, distribuite nelle varie sezioni del giornale.


L'Espresso 02
La giustizia rivisitata da Maurizio Ceccato

Nella Prima Pagina, la sezione dedicata all’attualità, troviamo un articolo dell’ex Procuratore Armando Spataro. È un commento che spiega l’importanza di una giustizia seria e sobria, in contrapposizione alla giustizia-spettacolo che al giorno d’oggi è sempre più diffusa. Per illustrare il tema mi sono ricordato di questa immagine realizzata da Maurizio Ceccato e che raffigura la dea bendata su una bandiera italiana. Maurizio Ceccato è un graphic designer, illustratore e art director che da anni collabora con diverse case editrici e periodici nazionali e internazionali.

Molestie sul lavoro

Sempre nella sezione della Prima Pagina, ecco l’articolo di Chiara Sgreccia sulle molestie sul lavoro. L’Espresso insieme a Cgil Piemonte e Umbria ha aperto online lo sportello #lavoromolesto per raccogliere in modo anonimo le denunce di chi ha subito molestie sul posto di lavoro. Illustrare questi temi è un compito difficile: le fotografie non aiutano perché non esistono foto di cronaca (per la tutela della privacy delle vittime) e le foto d’agenzia sono sempre “finte”. Mi è però tornata alla mente un’illustrazione che Marta Pantaleo aveva disegnato per il libro “Fake News” di cui è autrice insieme a Mauro Munafò (Centauria editore). Mi aveva colpito molto perché è un’immagine potente; poteva funzionare perfettamente anche per questo argomento.


Espresso illustrazioni
L’illustrazione di Marta Pantaleo per le molestie sul lavoro

La seconda vita delle immagini

In un caso come questo, quando si vuole utilizzare un’immagine già pubblicata, come prima cosa si deve avere l’ok da parte dell’autore. Deve quindi essere d’accordo sia sul nuovo utilizzo dell’immagine, sia sull’aspetto economico. Ma questo non basta: è necessario infatti che anche l’editore del libro in cui è apparsa precedentemente l’illustrazione dia il “via libera” per la ripubblicazione. Di solito, a meno che l’immagine non sia stata realizzata in esclusiva, non ci sono problemi. Infine, è buona norma citare il libro da cui è stata ripresa l’immagine.

Ovviamente con Marta Pantaleo non c’è stato alcun problema: abbiamo già collaborato in passato e seguo e mi piace molto il suo lavoro. La sua bellissima illustrazione ha avuto una seconda vita con piena soddisfazione di entrambi.


I ritratti di Ivan Canu

La sezione delle Idee, la parte del giornale che si occupa di approfondimento culturale ed è curata da Sabina Minardi, si apre con l’omaggio di Sandro Ferroni e Tano Grasso a Vincenzo Consolo (1930-2012), scrittore siciliano di cui ricorre il decimo anniversario della morte.


Espresso Consolo
Il ritratto di Vincenzo Consolo firmato Ivan Canu

Chi segue questo sito e legge L’Espresso conosce bene gli illustratori che fanno parte del progetto grafico: indubbiamente il primo di questi è Ivan Canu che ne realizza spesso anche le copertine. Ivan è un fuoriclasse dei ritratti, un settore ben specifico del pianeta illustrazione. Per questo abbiamo chiesto a lui di interpretare Vincenzo Consolo. Cosa che ha fatto con la consueta maestria.

Evoluzione e pandemie

L’articolo successivo è un’intervista di Emanuele Coen allo storico Amedeo Feniello. Lo studioso spiega come il Covid-19 è solo l’ultima in ordine di tempo delle crisi che l’uomo affronta da sempre. Nel Trecento il mondo venne devastato da inondazioni, pestilenze, carestie. Ma le civiltà del tempo costruirono dei “passaggi adattivi” e riscrissero il futuro.


Illustrazioni Espresso 02
La pandemia nell’illustrazione di Christian Dellavedova

Un tema concettuale, impossibile da illustrare con una fotografia. In questi casi l’illustrazione è fondamentale: offre la possibilità di mettere insieme più idee e restituirle al lettore in modo che questi capisca immediatamente l’argomento dell’articolo. Alcuni professionisti sono specializzati in immagini concettuali e tra questi Christian Dellavedova è uno dei miei preferiti. Il suo modo di inquadrare il problema e poi risolverlo è sempre razionale, sintetico ed esteticamente gradevole, anche grazie a una palette cromatica moderna e a un sapiente uso dei retini.

Illustrare i fatti di cronaca

La cosa più agli antipodi dell’illustrazione concettuale è quella descrittiva, magari di un fatto di cronaca. Nella sezione Storie, Gianfrancesco Turano scrive di ‘ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese che controlla il mercato della droga. Ho inviato il suo testo a Simone Rotella, altro bravissimo illustratore che collabora spesso con L’Espresso e che ha un segno molto versatile.


Espresso illustrazioni
Recupero di cocaina in fondo al mare. Il visionario disegno è di Simone Rotella

Simone Rotella è rimasto colpito da una parte dell’articolo in cui si spiega come il giovane boss Rocco Molè riuscì a recuperare un carico di cocaina che giaceva sul fondo delle acque del porto di Gioia Tauro. Il carico di droga era stato impermeabilizzato e gettato in mare per evitare i controlli doganali. Rocco Molè allestì il recupero e la raffinazione in loco chiamando una squadra di palombari della Marina militare peruviana e chimici boliviani e colombiani. Una suggestione bellissima da disegnare.

E infatti il risultato è stato eccezionale: un lavoro che mi ha addirittura ricordato le illustrazioni de La Domenica del Corriere, storico settimanale italiano (nato nel 1899 e chiuso nel 1989), che presentava in prima pagina fatti di cronaca o eventi internazionali.


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