Lorenzo

Articolo pubblicato il: 18 Dicembre, 2022


L'Espresso 51
La copertina dedicata a Lorenzo Parelli come Persona dell’anno

“Lorenzo” è il titolo di copertina de L’Espresso 51. È il numero del settimanale in cui la redazione presenta in copertina “La persona dell’anno” che volge al termine.

La Persona dell’anno 2022 per L’Espresso è Lorenzo Parelli.

«Il suo è il nome che tutti dovremmo ricordare perché rappresenta il fallimento di una società precaria che non è riuscita a proteggere un giovane. Di una scuola che è costretta a formare gli studenti in luoghi non sempre sicuri. Del mondo del lavoro che continua a mietere vittime», spiega il direttore Lirio Abbate nel suo editoriale.


Chi è Lorenzo

Lorenzo Parelli è lo studente diciottenne che il 21 gennaio è rimasto schiacciato da una pesante trave di acciaio, proprio l’ultimo giorno di stage nella ditta dove svolgeva il tirocinio previsto dal suo corso di studi. Frequentava il quarto anno del Centro di formazione professionale dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine. Imparava il mestiere di manutentore di macchine a controllo numerico ed era entrato nel sistema duale, basato sull’alternarsi di un bimestre di pratica e uno di lezioni. La figura di questo ragazzo ci mostra i fattori sociali, formativi ed economici che hanno connotato il 2022. Un tempo caratterizzato dal prezzo pagato alla pandemia dagli adolescenti. Una fascia in età scolare che ha l’eredità più pesante, quella di crearsi un futuro e fare scelte lungimiranti per assicurarsi una solida prospettiva lavorativa. 

Dopo Lorenzo anche altri ragazzi sono state vittime del lavoro nel 2022, studenti deceduti durante i percorsi di formazione: Giuseppe Lenoci, di 16 anni, Giuliano De Seta, 18 anni. «Storie che stringono il cuore, che non possono essere cancellate o dimenticate e lasciate solo al dolore delle loro famiglie. A noi spetta il compito di stimolare la memoria, di accendere i riflettori mediatici, illuminare i fatti e i volti che il tempo inesorabile conduce ad accantonare. Non possiamo permettere che cali l’oblio».

Spy story attraverso l’Europa

Nella Prima pagina, la parte del giornale legata all’attualità, un articolo di Elena Kaniadakis svela lo “Scandalo Spyware”. La Commissione parlamentare europea ha dichiarato che Grecia, Polonia e Spagna hanno utilizzato il software illegale Predator. Questa applicazione consente di spiare e controllare illegalmente i telefoni cellulari dei cittadini. La novità è che l’indagine si allarga fino ad arrivare in italia.


L'Espresso
L’articolo di Elena Kaniadakis illustrato da Emanuele Fucecchi

Come visualizzare un argomento del genere, che non ha alcun documento concreto da presentare? La soluzione l’ha trovata Emanuele Fucecchi, professionista dell’illustrazione editoriale. Ha creato un’immagine dalle tinte forti, in cui sono presenti tutti gli elementi della spy-story, dall’uomo che spia alla rete digitale, fino al cellulare del cittadino comune. Il duomo di Milano da una parte e il Partenone dall’altra restituiscono la cornice geografica della vicenda.

Come cambia il linguaggio

Eccoci alla sezione Idee, l’approfondimento culturale a cura di Sabina Minardi. Questa parte del settimanale si apre con un’intervista di Gaia Manzini alle linguiste Beatrice Cristalli e Vera Gheno.

Dalle sigle inedite ai trend linguistici su Tik Tok, c’è aria di novità e rinnovamento nell’italiano. Per raccontare meglio scelte di vita e nuovi modi di interpretare il mondo. Ecco come cambia il linguaggio.


L'Espresso 51
L’illustrazione di Irene Rinaldi per le pagine sui nuovi linguaggi

Abbiamo affidato l’illustrazione che apre queste pagine a Irene Rinaldi. Scelta obbligata perché Irene, oltre a essere una grande artista, è anche molto impegnata politicamente, socialmente e culturalmente. E infatti sul tema del linguaggio ha tirato fuori tantissimi bozzetti, mettendoci in seria difficoltà nella selezione. Alla fine abbiamo scelto il più originale, in cui un volto è attorniato da scritte, balloon, esclamazioni visive che rappresentano nuovi linguaggi.


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