La stretta

Articolo pubblicato il: 27 Novembre, 2022


Espresso cover
L’artwork di Alessio Melandri per la copertina de L’Espresso

“La stretta” è il titolo di copertina de L’Espresso numero 47.

Il riferimento è al periodo a cui andiamo incontro. Economia verso la recessione. Buste paga mangiate dall’inflazione. L’incognita delle forniture energetiche che mette in questione anche la transizione ecologica. Un governo impotente.

È questo, quindi, l’inverno che ci aspetta.


Visualizzare la crisi

Beh, appare chiaro che l’argomento da presentare in copertina è molto difficile da illustrare: la crisi!

In casi come questo ricorrere alle fotografie è sempre rischioso. Fotografie che trasmettono l’idea di recessione e povertà sono ovviamente tristi e non hanno alcun “appeal” visivo, fondamentale per la cover di un giornale. Allo stesso modo, fotografie che mostrano scaffali di supermercati vuoti sarebbero estremamente fredde e poco comunicative.

Insomma serve un’idea che possa anche solo attirare l’attenzione del lettore che poi, in un secondo tempo, leggendo il sommario, possa farsi un’idea di quella che sarà la “Cover story” della settimana.

Facendo un brainstorming in riunione di redazione è uscita la frase “Tirare la cinghia” per indicare i sacrifici da fare in periodo di recessione. Ecco: questa è l’idea. Con Alessio Melandri abbiamo iniziato a pensare a come rendere visivamente il concetto e il modo più diretto ci è sembrato quello di stringere metaforicamente e graficamente la copertina nella sua interezza, piuttosto che mostrare una persona generica.

Il risultato è quello che vedete: una cover de L’Espresso con una bandiera italiana stretta da una cinghia. Un’immagine che crediamo possa colpire i lettori per originalità. L’artwork di Alessio Melandri ha tradotto visivamente l’idea.

Dove è nata la filosofia

Continuando a sfogliare il giornale arriviamo come sempre alle Idee, la sezione a cura di Sabina Minardi e dedicata all’approfondimento culturale. Questa settimana l’apertura di queste pagine è dedicata a un articolo di Matteo Nucci, scrittore italiano amante della Grecia. E proprio qui, in un’isola segreta dell’Egeo, ha incontrato il filosofo Sergio Givone che da anni ha deciso di ritirarsi su queste terre, dove è nata la filosofia. Un ritorno alla natura e all’origine del pensiero moderno, tra natura esplosiva e un mare da sogno.


Espresso 47
Il mare della Grecia e i filosofi nell’interpretazione di Lavinia Fagiuoli

Per illustrare queste pagine abbiamo chiamato Lavinia Fagiuoli, artista – più che illustratrice – che spesso ha donato a L’Espresso immagini meravigliose. In brevissimo tempo ha saputo creare un suo segno inconfondibile e unico nel panorama dell’illustrazione italiana. Uno stile che non rinuncia mai all’arte pura, grazie a una tecnica sapientemente bilanciata tra manualità e postproduzione digitale.

Le figure che rappresentano i filosofi antichi, ma anche Nucci e Givone, il mare con il sole al tramonto e una cornice di piante di vite sono gli elementi che rendono questo lavoro perfetto.

Incontro con i sentimenti

Sempre nella sezione Idee, proseguiamo con un dialogo tra lo scrittore Andrea Bajani e il cantante Michele Bravi. Simone Alliva modera questo confronto. I temi trattati sono i sentimenti più intimi: la vergogna, la solitudine, la differenza.


L'Espresso 47
L’incontro tra Bajani e Bravi immaginato da Antonio Pronostico

Antonio Pronostico, al quale abbiamo chiesto di restituire visivamente l’incontro tra questi due personaggi apparentemente diversi ma in realtà molto simili, con le sue matite colorate ha creato un’immagine estremamente suggestiva. Due amici sul tetto di un palazzo che parlano e le loro ombre si fondono creando la figura di un cane. Per Bajani infatti “il dolore si porta a spasso come un cane al guinzaglio”.

L’interpretazione artistica di Pronostico è sempre più puntuale, a sottolineare un percorso professionale in costante e irrefrenabile ascesa.


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