La scelta

Articolo pubblicato il: 23 Gennaio, 2022


La Scelta è il titolo di copertina del nuovo numero de L’Espresso. Tiene ancora banco il toto-nomi per chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica Italiana. Il più gettonato sembra essere Mario Draghi ma la situazione non è affatto chiara.

La fotografia che Tiziana Faraoni – Photo editor del settimanale – ha proposto, è tratta da un video ed è volutamente confusa, proprio a sottolineare il momento politico che stiamo attraversando. Ci è sembrata perfetta.

L’autore dello scatto è Antonio Scattolon dell’Agenzia fotografica A3.

La cover animata è realizzata da Alessio Melandri.


Le illustrazioni del numero

Andiamo ad analizzare le illustrazioni di questo numero de L’Espresso. Nella sezione Prima pagina, la parte del giornale dedicata all’attualità, Antonio Fraschilla prosegue la sua inchiesta sul PNRR e su come verranno investiti i finanziamenti che arriveranno dall’Europa. La scorsa settimana aveva parlato in modo generale della questione mentre in questo numero il suo articolo si focalizza sulla Sanità.


L'Espresso illustrazioni
Giovanni Gastaldi interpreta il PNRR, nel numero de L’Espresso della scorsa settimana

Squadra vincente

Giovanni Gastaldi, giovane illustratore di talento, aveva realizzato il disegno che vedete qui sopra per l’articolo del numero precedente. Operai al lavoro intorno ad un enorme euro, a simboleggiare i progetti che si stanno preparando e che saranno finanziati con i soldi del PNRR.

L’immagine, chiara e immediata, ci era molto piaciuta ed abbiamo perciò pensato di dare continuità all’inchiesta di Antonio Fraschilla anche attraverso il segno grafico. Abbiamo chiesto nuovamente a Giovanni Gastaldi di cimentarsi nella visualizzazione del nuovo articolo di argomento sanitario.


L'Espresso Illustrazioni
Sanità in tilt. Illustrazione di Giovanni Gastaldi

Giovanni ha compreso immediatamente le nostre esigenze e ha ideato un’illustrazione che, pur essendo subito riconducibile a quella del numero precedente, si differenzia per tema e per colori. Il soggetto centrale dell’immagine questa volta è una croce rossa e al posto degli operai troviamo medici in camice, infermieri e operatori sanitari. Questo è lo scopo dell’illustrazione editoriale: accompagnare il testo, spiegarlo visivamente e aiutare il lettore a comprenderlo meglio.

Il Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come appuntamento per commemorare le vittime dell’Olocausto. Proprio per questa occasione la sezione delle Idee, curata da Sabina Minardi e dedicata alla cultura, si apre con un’intervista di Wlodek Goldkorn allo storico Christopher Browning. Il tema ovviamente è la Shoah. Come illustrare queste pagine?


L'Espresso collage
Il Giorno della Memoria nel collage digitale di Carol Nazatto

Ho pensato che il collage digitale fosse uno stile perfetto per un argomento così delicato. Ho quindi chiesto a Carol Nazatto, artista brasiliana di San Paolo che realizza questo tipo di illustrazioni, di crearne una per L’Espresso. Carol è rappresentata dall’agenzia di illustratori Artistique International e l’ho conosciuta grazie a Christine Modafferi che lavora proprio per Artistique e me l’ha proposta qualche tempo fa. Abbiamo già lavorato insieme una prima volta con ottimi risultati e anche questo bis è di grande qualità. Le fotografie storiche dei campi di concentramento, dei deportati e dei soldati nazisti sono mischiate con elementi grafici e formano una composizione di grande impatto ed equilibrio, a metà tra illustrazione e opera d’arte.

Le parole della pandemia

La sezione delle Idee prosegue con un altro articolo molto interessante: Samuele Damilano intervista la linguista Daniela Petrini. “No vax, Si vax, Green pass, Varianti”: la pandemia ha introdotto termini nuovi, scientifici e non, nel nostro vocabolario. Ma anche parole che prima avevano un senso, adesso – con il Covid-19 – hanno assunto tutto un altro significato. In queste pagine Daniela Petrini analizza i cambiamenti dell’italiano e le differenze con gli altri Paesi. Si tratta di un tema difficilissimo da restituire visivamente e – ancora una volta – dobbiamo ricorrere all’illustrazione concettuale per riuscirci.

Dopo il solito confronto con Alessio Melandri, Emiliano Rapiti e Martina Cozzi, ovvero l’ufficio grafico de L’Espresso, abbiamo deciso di incaricare di questo lavoro Francesca Gastone, professionista con background da architetto che più volte ci ha fornito soluzioni grafiche molto valide.


L'Espresso prove
Il primo bozzetto di Francesca Gastone

L'Espresso immagini
La seconda proposta di Francesca Gastone

Non perdersi d’animo

Le prime proposte di Francesca Gastone si basavano entrambe sul linguaggio: lettere che escono da scatoloni, a simulare un trasloco di significato delle parole, o lettere che fluttuano in un quaderno e cambiano colore a seconda del valore che assumono. Nessuna delle due idee però ci convinceva perché il concetto della pandemia era totalmente assente.

Per un illustratore non è mai semplice quando l’art director comunica che i bozzetti presentati non funzionano: deve ricominciare da capo il processo creativo, con meno tempo a disposizione e qualche ansia in più. I tempi di un giornale settimanale, poi, non sono particolarmente lunghi; si hanno circa tre giorni per realizzare l’illustrazione, dall’idea all’esecutivo per la stampa.


Illustrazioni L'Espresso
Le parole della pandemia nell’illustrazione di Francesca Gastone

Francesca Gastone non solo non si è persa d’animo ma, anzi, ha creato un’immagine potente e concettualmente fortissima. I protagonisti del suo lavoro sono due bambini, e già questo rende il contesto più sensibile. I bimbi giocano al telefono con i bicchieri: da un soggetto parte la comunicazione che, arrivata all’altro capo del filo, viene percepita in modo diverso. A sottolineare il prima e dopo pandemia, ci sono anche le differenze cromatiche che incorniciano le due situazioni. In una, poi, appare l’ombra del virus. Insomma, sono presenti tutti gli elementi che concorrono a rendere l’immagine puntuale ed esplicativa del testo. Un gran bel lavoro.


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