Italia Offshore
Articolo pubblicato il: 10 Ottobre, 2021
Italia Offshore è il titolo del nuovo numero de L’Espresso in edicola, il quarantaduesimo dell’anno.
Mancini, Vialli, Ancelotti, Monica Bellucci. Sportivi, star dello spettacolo, finanzieri. Tutti i nomi degli italiani che hanno portato le loro ricchezze nei cosiddetti paradisi fiscali.
Si chiama Pandora Papers ed è una grande inchiesta del consorzio giornalistico Icij (International consortium of investigative journalism). L’Espresso ne fa parte in esclusiva per l’Italia.
La cover animata e l’artwork della copertina sono opera di Alessio Melandri.
Inchiesta esclusiva
Quindi la copertina e l’articolo principale del nuovo numero de L’Espresso sono interamente dedicati ai Pandora Papers e ai personaggi coinvolti nell’inchiesta esclusiva.
Si tratta di volti noti, alcuni di più altri di meno. Come visualizzare l’insieme di questi vip, rendendolo però omogeneo e graficamente attarente?
In questi casi, il rischio da evitare è l’effetto “cronaca”: mettere insieme personaggi che tra loro non c’entrano nulla, appiccicarli l’uno sull’altro può rendere l’immagine molto cheap.
Alessio Melandri si è dedicato all’artwork dei Pandora Papers, creando un collage digitale dalla composizione inappuntabile e dall’impatto moderno. I personaggi più importanti e famosi sono in primo piano e a seguire quelli meno noti, in un equilibrio grafico che ha come base altri elementi visivi importanti per focalizzare la vicenda.
Infatti ci sono le palme e il sole, a sottointendere l’esotismo dei paradisi fiscali, e poi tanti, tanti soldi.
Riconosciamo Mancini e Vialli, Claudia Schiffer, Maria Gabriella di Savoia, Monica Bellucci, il procuratore dei calciatori Mino Raiola, Carlo Ancelotti, la top model Alessandra Ambrosio e l’ex portiere Walter Zenga.
Per realizzare un lavoro di questo genere, e declinarlo anche in copertina, è necessario avere abilità tecniche ma soprattutto sensibilità creativa, affinché la composizione sia ben bilanciata e conviva al meglio con i testi.
Infine, anche la scelta cromatica effettuata da Alessio Melandri si rivela decisiva per rendere l’insieme originale e potente.
Le altre illustrazioni del numero
Andando avanti nello sfoglio del giornale, troviamo un’apertura di articolo realizzata con il linguaggio visivo dell’infografica. Abbiamo notato in passato come spesso – quando dobbiamo illustrare temi di economia – ricorriamo all’utilizzo dei data news. In questo modo evitiamo di impaginare fotografie generiche ma soprattutto diamo ai lettori ulteriori elementi di informazione.
I fuoriclasse dell’infografica, capaci di miscelare insieme pittogrammi pop e leggibilità dei dati, sono Martina Tariciotti, Riccardo Casinelli e Valerio Di Mario: lo Studio Mistaker. Da anni portano avanti un percorso professionale molto lineare e definito che li sta rendendo estremamente riconoscibili nel mondo della grafica italiana.
In questo caso risolvono egregiamente la parte visiva di un articolo di Gloria Riva che tratta di povertà e di come il reddito di cittadinanza debba cambiare per diventare uno strumento economico utile. La quantità di informazioni presenti nella pagina è notevole ma viene presentata in modo ordinato e – come detto – molto leggibile.
Romanzi e letteratura
Nella sezione Idee, la parte de L’Espresso che si occupa di cultura e che è pensata da Sabina Minardi, troviamo un articolo a firma di più autori in cui si fa il punto su cosa sono oggi il romanzo e la letteratura.
Abbiamo commissionato l’immagine a Pierluigi Longo, professionista milanese (ma nato a Tripoli, puntualizzerebbe subito il diretto interessato) che ha un segno molto “colto” e in virtù di questo viene spesso chiamato a illustrare temi legati alla cultura, al teatro, agli spettacoli.
Illustrare temi forti
Chiudiamo la carrellata sulle illustrazioni del numero 42 de L’Espresso con un’immagine presente nella sezione Storie, che ogni settimana chiude il giornale.
Parliamo di un tema molto forte e molto difficile da illustrare: lo “stealthing”. Ovvero la pratica che consiste nel togliere o danneggiare il preservativo durante un rapporto sessuale senza che i partner abbiano dato il proprio consenso a praticare sesso non protetto.
Alexandra Brodsky, un’ex allieva di Yale, sta portando avanti una battaglia affinché in California sia fatta una nuova legge che renda questa usanza reato, trattandola come una violenza. La vicenda è scritta dalle giornaliste Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni.
L’enorme difficoltà di illustrare un argomento di questo genere è evidente. Si tratta infatti di un concetto astratto, che non ha fotografie precise che lo documentino (se non il volto della Brodsky che però non può essere utilizzato come apertura).
È un classico caso in cui l’illustrazione è l’unica soluzione per visualizzare l’argomento. Ma – attenzione – proprio per la delicatezza del tema trattato, non deve essere un’immagine esplicita, che potrebbe risultare volgare e offendere la sensibilità dei lettori.
Quando abbiamo esigenze di questo tipo ci rivolgiamo a Lavinia Fagiuoli, illustratrice che ha un segno molto alto, poetico, di suggestione più che di descrizione. È un’artista che, unendo tecniche manuali e digitali, ha creato un immaginario visivo allo stesso tempo rarefatto e potente.
In questo caso Lavinia ha pensato a un abbraccio. Un gesto che può essere naturale ma che – a ben vedere – attraverso il cambio di colori, la muscolatura dell’uomo e una sfera rossa minacciosa sulla coppia, trasmette inquietudine e rivela una potenziale minaccia.
Un bellissimo esempio di come l’illustrazione può soddisfare esigenze grafico/giornalistiche molto complicate da risolvere in altro modo.
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