Io accuso
Articolo pubblicato il: 26 Giugno, 2022
“Io accuso” è il titolo della copertina de L’Espresso numero 25.
E “Io accuso” lo dice Fiammetta Borsellino, ritratta da Ivan Canu. Una denuncia contro i colleghi del giudice ucciso trent’anni fa, in una strage seguita da depistaggi, tradimenti, complicità mai chiarite. Per questo, in una lunga intervista a Piero Melati, la figlia annuncia che non parteciperà alle manifestazioni ufficiali in ricordo del padre. E riflette su giustizia, politica e riforme.
Il Maestro dei ritratti
Per realizzare graficamente questa copertina, dedicata a Fiammetta Borsellino, come sempre abbiamo chiesto alla Photoeditor Tiziana Faraoni una ricerca fotografica. L’esito della ricerca non ha dato i frutti sperati: le fotografie trovate non erano utilizzabili per una cover e quindi abbiamo pensato a un ritratto illustrato.
Abbiamo perciò chiamato Ivan Canu, professionista poliedrico e di grande talento. Direttore artistico, illustratore, divulgatore, responsabile di una delle scuole più importanti di illustrazione in Italia, è anche colui che da quando L’Espresso è stato ridisegnato – nel 2018 – ha abbracciato in toto il nuovo progetto editoriale e grafico supportandolo con le sue immagini, cariche di energia e cultura visiva. I suoi colori, le sue linee morbide ma decise hanno di volta in volta delineato i contorni di un politico, di uno scrittore ma anche raccontato fatti storici o tendenze culturali.
Il ritratto di Fiammetta Borsellino è splendido: di profilo, potentissimo, rende perfettamente il carattere deciso e combattivo della protagonista dell’intervista.
E inoltre si va ad aggiungere agli altri ritratti realizzati da Ivan Canu e che spesso hanno visivamente risolto le copertine de L’Espresso.
Le altre illustrazioni del numero
Ecco arrivare la sezione del giornale delle Idee, a cura di Sabina Minardi. Questa volta l’argomento dell’articolo principale – a firma di Fabio Ferzetti e con un secondo pezzo di Emanuele Coen – riguarda le piattaforme streaming tv come Netflix, che stanno rivoluzionando le regole e il mercato del cinema e della televisione.
Si parla quindi di una nuova ondata di sceneggiatori, spesso giovani e già affermati, che si sta sempre più dedicando al settore dello streaming, abbandonando i canali ufficiali della cinematografia o della televisione mainstream.
Raccontare questo argomento dal punto di vista visivo non è semplice. Per questo abbiamo chiesto di illustrarla a Stefano Summo, che ha un tratto molto descrittivo. La sua idea è stata quella di disegnare in una unica scena tutti gli elementi della storia: dallo sceneggiatore che scrive e realizza le storie che diventeranno serie tv, al fruitore finale che, steso sul letto della propria camera, telecomando alla mano decide cosa vedere.
Molto interessante l’aspetto cromatico dell’immagine: colori molto forti, quasi acidi, caratteristici del lavoro di Stefano Summo, sempre più vicino all’autorialità.
Arriva la “Selfie Lit”
Le Idee proseguono con un testo di Loredana Lipperini che spiega cos’è la “Selfie Lit“, ovvero l’autofiction letteraria portata all’ennesima potenza. Chi scrive, racconta di sé e contemporaneamente questo racconto esplode in una storia collettiva.
Per illustrare queste pagine mi sono ricordato di un bellissimo disegno realizzato dal grande Emiliano Ponzi, tra gli illustratori italiani più noti a livello internazionale, e pubblicato qualche tempo fa su Robinson, il supplemento culturale del quotidiano La Repubblica. Una ragazza che scrive e dal quaderno che sta compilando esce il suo stesso volto in cui si specchia. Si tratta quindi di un “ripubblicato”, cioè un’illustrazione che è già stata realizzata e pubblicata ma che – essendo libera da diritti editoriali – può essere acquistata e riutilizzata nuovamente (ovviamente è necessario l’accordo con l’autore).
Il potere della lettura
Chiudiamo la ricchissima sezione delle Idee con un’intervista allo scrittore americano George Saunders realizzata da Giuseppe Catozzella. In questo dialogo si parla di gentilezza, consolazione, amicizia: tutti sentimenti e stati d’animo che si trovano attraverso la lettura.
Il potere della lettura, immaginato attraverso varie persone concentrate a leggere libri, ognuna sul proprio colle, è stato realizzato da Antonio Pronostico. Ancora una volta con le sue ormai leggendarie matite colorate ha creato un’immagine bellissima e romantica. Anche la composizione è perfetta, con le figure rappresentate su piani diversi e che insieme restituiscono un unicum potente e diretto.
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