Impero di sangue

Articolo pubblicato il: 20 Marzo, 2022


Impero di sangue è il titolo del nuovo numero de L’Espresso: si parla ancora del drammatico conflitto tra Russia e Ucraina.

Vladimir Putin bombarda città e ospedali ucraini uccidendo donne e bambini. Il Tribunale dell’Aja indaga sui crimini di guerra, in attesa di una tregua che non sembra essere vicina.

La cover animata è di Alessio Melandri.


Libertà di stampa

Ci sono momenti importanti per la storia di un giornale e – di conseguenza – per quella del Paese. Un giornale è uno strumento che garantisce la democrazia e non può essere considerato un mero prodotto con cui fare profitti. In queste settimane L’Espresso, testata giornalistica storica fondata nel 1955, è stato venduto dal Gruppo Gedi a Bfc Media. Un cambio di proprietà inaspettato e improvviso, che ha provocato reazioni di sdegno e ha portato alle dimissioni del direttore Marco Damilano e a giorni di sciopero (per approfondire la vicenda leggi qui).

Il giornale adesso ha un nuovo direttore: Lirio Abbate. Giornalista di lungo corso, già vicedirettore di Marco Damilano, Abbate ha preso in carico la direzione del settimanale per garantire continuità e serietà giornalistica. Dopo una settimana in cui L’Espresso non è uscito nelle edicole per sciopero, si riparte.


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Copertine a confronto: L’Espresso 10 e 11

La nuova cover

Lirio Abbate ha chiesto all’ufficio grafico di dare un segno di cambiamento per riaffermare la vitalità e l’energia del giornale e quindi di lavorare sul layout di copertina. Ha introdotto gli “strilli”, ovvero tre piccoli testi che indicano articoli che si possono trovare all’interno della pubblicazione – oltre ovviamente all’argomento di copertina – e che sono posizionati appena sotto la testata.

Alessio Melandri si è poi concentrato sulla testata stessa, ingrandendola al massimo e progettandola al vivo sul piatto pagina: in pratica la prima e l’ultima lettera vengono leggermente tagliate.

La copertina avrà sempre una cornice (bianca in questo primo numero, ma potrà anche essere rossa, colore principale del giornale) al cui interno sarò impaginata l’immagine principale e i relativi testi.

Le foto dell’orrore

Per illustrare gli orrori della guerra tra Russia e Ucraina abbiamo utilizzato le fotografie di Jan Grarup, fotografo freelance danese specializzato in scatti di guerra e dei conflitti. Tiziana Faraoni, Photo editor de L’Espresso, ha pensato a lui perché con il suo bianco e nero deciso e il suo occhio esperto, poteva garantirci una continuità artistica per tutte le pagine dedicate alla guerra. Così è stato: le sue foto sono documenti storici che restituiscono immediatamente l’orrore, a cominciare dall’immagine che abbiamo utilizzato in copertina.


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Il dramma della guerra attraverso le fotografie di Jan Grarup

Le illustrazioni del numero in edicola

Arriviamo adesso alle tanto amate illustrazioni, di cui anche questo numero de L’Espresso è pieno. Si parte dalla Prima Pagina, la sezione del giornale maggiormente dedicata all’attualità. Lirio Abbate racconta una storia di racket avvenuta a Ostia, Roma. Un’imprenditrice non si è lasciata intimorire dalle minacce ricevute e ha denunciato il tentativo di estorsione ai suoi danni, facendo arrestare i responsabili. Un tema di cronaca che abbiamo illustrato grazie a Stefano D’Oriano, abile nel ricreare questa situazione. Con uno stile fresco, a metà tra “visual journalism” e fumetto.


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Il racket di Ostia e l’imprenditrice che si ribella: illustrazione di Stefano D’Oriano

Inchieste illustrate

Sempre nella Prima Pagina troviamo l’inchiesta di Antonio Fraschilla sul mondo del gioco. Bingo, slot machine, scommesse sportive on line e non: un mercato da 100 miliardi di euro gestito da società non sempre trasparenti.


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Slot machine, scommesse on line, sportive e non: l’illustrazione di Giovanni Gastaldi

In questo caso avevamo necessità di un’immagine che desse subito l’idea del gioco, dei soldi, delle scommesse. Giovanni Gastaldi, giovane e già affermato illustratore torinese, ha immaginato una slot machine che esplode lanciando in aria tutti gli elementi trattati nell’articolo. Un’immagine dinamica che rende ancora più potente l’inchiesta di Antonio Fraschilla.

Il mondo illustrato dei bambini

L’apertura delle Idee, la sezione del settimanale curata da Sabina Minardi, apre una finestra sulla Fiera del libro per ragazzi, appuntamento imperdibile per illustratori, amanti dei libri, genitori e ragazzi. Centinaia di pubblicazioni e di artisti da tutto il mondo confluiranno a Bologna dal 21 al 24 marzo per presentare le loro opere; mostre, workshop e incontri completano un programma mai così intenso, dopo le edizioni saltate a causa della pandemia.


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Nel montaggio di Alessio Melandri, alcuni protagonisti di libri illustrati presenti alla Fiera del libro di Bologna

L’ufficio stampa della Fiera ci ha fornito tantissime splendide immagini di molti autori. Alessio Melandri ha creato una doppia pagina in cui ha fatto convivere alcuni dei personaggi – buffi e coloratissimi -protagonisti di libri per bambini.

Il supermarket come luogo dell’anima

Le Idee proseguono con un interessante articolo tra letteratura e sociologia. Prendendo spunto dall’ultimo libro di Annie Ernaux, che inizia raccontando le esperienze dell’autrice in un magazzino Auchan, Laura Pezzino scrive come i supermercati siano diventati luoghi specchio della società. Proprio come nelle nostre vite, infatti, ci si può trovare alienazione, seduzione, solitudine.


Espresso Idee
Il supermarket illustrato da Fernando Cobelo

Per visualizzare questo articolo mi è subito venuta in mente un’illustrazione del grande Fernando Cobelo che mi aveva colpito qualche tempo fa e che era perfettamente adatta. Con il suo inconfondibile stile, l’artista venezuelano di stanza a Torino aveva disegnato una donna con carrello che passa davanti a scaffali di un supermarket pieni di case. Creata per il Washington Post, questa immagine ha avuto una seconda vita su L’Espresso.

L’Intelligenza Artificiale nelle nostre vite

Infine, nella sezione Storie, Marco Grieco documenta come big data e algoritmi fanno sempre più parte del nostro quotidiano. Un viaggio tra aziende, scuole e centri di alta formazione che si occupano di Intelligenza Artificiale.


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Jacopo Starace disegna un mondo guidato dall’Intelligenza Artificiale

Jacopo Starace ha disegnato per L’Espresso una scena di vita reale, in cui elementi di realtà virtuale e tecnologia accompagnano le persone nelle loro normali attività.

Fumettista e copertinista, classe 1989, laureato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, Starace collabora con riviste del settore, disegna fumetti sul web, lavora per alcune case editrici. Autore di INN per Eris Edizioni, Il suo primo graphic novel dove mostra tutti gli elementi della sua poetica.


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