Il capitale umano

Articolo pubblicato il: 23 Ottobre, 2022


Copertina L'Espresso
La foto della copertina è di Alessio Mamo (Redux Pictures/Contrasto)

“Il capitale umano” è il titolo di copertina de L’Espresso numero 42.

Il capitale umano sono gli immigrati, uomini e donne che potrebbero essere di grande aiuto per l’Italia. Gli imprenditori del Nord, infatti, hanno bisogno di un milione di lavoratori.

Potrebbero venire dall’estero, ma la legge Bossi-Fini impedisce l’immigrazione regolare dando così il via a fenomeni di lavoro nero.

E i vincitori delle elezioni sono a un bivio: allargare le maglie della legge per non scontentare gli industriali o continuare ad agitare lo spauracchio dell’immigrazione per tenere vive le promesse fatte agli elettori? 


La copertina

Per illustrare questo argomento, di stretta attualità sociale e politica, abbiamo cercato una foto che mostrasse immigrati. Ma fotografie di sbarchi sarebbero state troppo generiche.

Abbiamo infine scelto un’immagine scattata da Alessio Mamo (agenzia Redux Pictures/Contrasto) raffigurante alcuni immigrati che avanzano in gruppo. È una foto interessante, senza alcuna forma di pietismo, che restituisce la piena dignità di questi uomini.

Le illustrazioni della settimana

In questo numero de L’Espresso si parla anche di “digitalizzazione”, ovvero del processo di transizione che deve traghettare l’Italia – così come tutti i paesi europei – da una vecchia visione del paese a una nuova epoca in cui la tecnologia sarà al servizio dei cittadini.

Telemedicina, burocrazia, servizi, Pubblica Amministrazione: tutto dovrà essere accessibile attraverso il computer in maniera diretta e veloce. Ma l’Italia in questo processo è al 37° posto al mondo, dietro Grecia e Polonia. Il giornalista Alessandro Longo racconta potenzialità e pericoli dei fondi del Pnrr in arrivo per finanziare la digitalizzazione del Paese.

Giovanni Gastaldi, illustratore e problem solver

Come illustrare la Digitalizzazione? O – ancora meglio – come illustrare il ritardo italiano nella transizione digitale? Non è sicuramente un compito facile. In questi casi ci rivolgiamo spesso a Giovanni Gastaldi. Piemontese doc, ha studiato illustrazione e animazione allo Ied – Istituto Europeo di Design di Torino. Poi un passagio al Mimaster di Milano e subito dopo, dal 2018, un percorso professionale ben definito e in continua ascesa.

Giovanni è un professionista attento e creativo: più l’argomento è complesso da visualizzare, più la sua sintesi lo rende immediato e semplice. Anche nel caso della digitalizzazione le sue proposte sono state molte e tutte risolutive.


Espresso 42
Il primo bozzetto sui ritardi della digitalizzazione in Italia

Illustrazioni L'Espresso
La seconda proposta di Giovanni Gastaldi

Espresso 42 illustrazioni
Ancora un bozzetto

Espresso illustrazioni
La proposta che è stata scelta

L'Espresso 42 illustrazioni
L’ultima proposta per la digitalizzazione italiana

Dai bozzetti al definitivo

L’ho scritto già tante volte: ogni illustratore ha il suo metodo di lavoro, che va rispettato il più possibile. C’è chi presenta vari bozzetti – due, tre, quattro – e c’è anche chi va diretto su una soluzione unica. Giovanni Gastaldi fa parte della prima categoria e i suoi “schizzi” sono sempre esaustivi e divertenti.


L'Espresso 42
L’impaginato definitivo dell’articolo illustrato da Giovanni Gastaldi

A completamento del lavoro, Giovanni ha anche realizzato una divertente animazione della sua illustrazione. Un valore aggiunto che ha fornito a L’Espresso per poter veicolare il contenuto del giornale anche attraverso i social.


Patriarcato e femminicidio

Nelle Idee, la sezione del giornale che si occupa di approfondimento culturale ed è curata da Sabina Minardi, troviamo un dialogo di Fabiana Martini con Christelle Taraud e Patrizia Romito. Sono due storiche che hanno appena dato alle stampe un voluminoso libro sul femminicidio: “Féminicides. Une histoire mondiale”.


L'Espresso illustrazioni
Il femminicidio nell’illustrazione di Francesca Gastone

Per illustrare il femminicidio volevamo utilizzare un’immagine che potesse trasmettere questo tema attraverso una suggestione, piuttosto che in modo diretto. Ci siamo ricordati di un’illustrazione realizzata da Francesca Gastone che secondo noi si prestava perfettamente. Francesca – contattata telefonicamente – si è detta d’accordo: ecco il risultato.

Laurea in architettura al Politecnico e poi esperienze di lavoro in Brasile, a San Paolo, e a Hong Kong, Francesca è una figura ibrida: architetto e illustratrice allo stesso tempo. Le figure umane che utilizza nei suoi lavori provengono spesso dal suo archivio di immagini costruito in anni di attività come architetto. 


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