Gli Inascoltati

Articolo pubblicato il: 20 Febbraio, 2022


Gli Inascoltati che campeggiano sulla copertina del nuovo numero de L’Espresso sono i giovani.

Repressi dalla polizia, traditi sui referendum, ignorati dalle istituzioni. Eppure questa generazione di italiani non è né indifferente, né sdraiata. Dopo due anni di pandemia i ragazzi lottano per una presenza nella società e nella politica, trovando però manganelli e un palazzo sordo alle istanze dal basso.

Marco Grieco racconta il loro impegno: dalla scuola al clima, dal fine vita al ddl Zan.

La foto di copertina è di Matteo Minnella/A3. La cover animata è realizzata da Alessio Melandri.


Fotografare la guerra

Molte pagine di questo numero de L’Espresso sono dedicate alla grande crisi tra Ucraina e Russia, in guerra (più o meno dichiarata) da troppo tempo. Gli articoli di Gigi Riva, Massimo Cacciari e Gastone Breccia forniscono ai lettori gli strumenti per comprendere cosa sta accadendo in quella parte di mondo.

Per illustrare queste pagine, la photo editor Tiziana Faraoni ha pensato di utilizzare le immagini di un grande maestro della fotografia: Paolo Pellegrin.


L'Espresso 20 febbraio
Doppia pagina di apertura sulla guerra in Ucraina. La foto è di paolo Pellegrin

Altre due pagine dell’impaginato illustrate con le foto di Pellegrin

Pellegrin è un fotografo italiano che fa parte di Magnum, forse la più celebre e importante agenzia fotografica al mondo. Ha vinto moltissimi prestigiosi premi, tra cui undici World Press Photo, la Robert Capa Gold Medal e la Leica Medal of Excellence. I suoi reportage dalle zone di guerra hanno fatto scuola e sono stati esposti nei musei. Anche questo lavoro sul Donbass, la regione dell’Ucraina dove si sta consumando il conflitto, è splendido e le foto che abbiamo pubblicato sono di altissima qualità. La foto che abbiamo scelto per l’apertura dell’articolo – il primo piano del volto di un giovane soldato – è stata anche la cover del New York Times Magazine del 16 gennaio 2022.

Disegnare la guerra

Il blocco del giornale dedicato alla tensione tra Russia e Ucraina si conclude con un graphic novel realizzato da Gianluca Costantini con i testi di Laura Cappon, giornalista appena rientrata da una trasferta a Pripyat, nel nord dell’Ucraina, il villaggio più vicino a Chernobyl.


L'Espresso Graphic Novel
Il graphic novel realizzato da Gianluca Costantini e Laura Cappon

I due autori hanno pubblicato un altro graphic novel – un volume edito da Feltrinelli – dal titolo “Patrick Zaki, una storia egiziana” in cui raccontano la storia del giovane studente egiziano che è stato incarcerato in Egitto per quasi due anni. Laura Cappon è la giornalista che fin dall’inizio ha seguito il caso Zaki mentre Gianluca Costantini è il disegnatore che ne ha realizzato l’immagine più iconica.

La Storia che aiuta a leggere il presente

Arriviamo infine alla sezione Idee, a cura di Sabina Minardi, dedicata all’approfondimento culturale. In questo numero, l’articolo principale è dedicato alla Storia. Carlo Crosato fa dialogare due grandi storici: Carlo Ginzburg e Adriano Prosperi. Da questo incontro si evince l’importanza dei fatti passati che – osservati dopo anni – sono fondamentali per leggere e interpretare il presente.


L'Espresso Idee
L’apertura delle Idee realizzata da Ivan Canu

Per visualizzare queste pagine abbiamo chiamato Ivan Canu, che fa della sua vastissima cultura un punto di forza della professione di illustratore. Ivan ha letto il testo e lo ha interpretato alla sua maniera, in maniera egregia sia dal punto di vista grafico che da quello concettuale. Due uomini, due scienziati di epoche diverse si studiano – e osservano il mondo – ognuno con lo strumento del suo tempo. Il taglio in diagonale dell’illustrazione ha permesso a noi dell’ufficio grafico di giocare con i testi e rendere maggiormente dinamico l’impaginato.


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