Dove tutto è cominciato

Articolo pubblicato il: 13 Febbraio, 2022


Due anni di Covid-19 e di pandemia. Nel nuovo numero de L’Espresso – partendo da questo triste anniversario – si racconta il ritorno a Nembro, la cittadina del Bergamasco dove tutto è cominciato.

Gigi Riva, firma d’eccellenza del settimanale, è nato proprio a Nembro e di conseguenza ha seguito l’argomento pandemia sin dalle prime battute. In questi giorni è in uscita il suo libro “Il più crudele dei mesi. Storia di 188 vite” (Mondadori) in cui racconta come il virus ha avuto un impatto devastante sul paese che gli ha dato i natali.

La cover animata è di Alessio Melandri.


Fotografare la pandemia

La foto di copertina è di Fabio Bucciarelli, fotografo distribuito dall’agenzia Contrasto. Bucciarelli è stato tra i primi professionisti a documentare la comparsa e la conseguente trasmissione del Covid-19 in Italia. Un’immagine scattata proprio da lui – nell’aprile 2020 – divenne la prima copertina fotografica che L’Espresso ha dedicato al virus.


L'Espresso virus
5 aprile 2020: la copertina di Fabio Bucciarelli

Il lavoro di Bucciarelli in questi due anni è diventato famoso in tutto il mondo. Le sue fotografie sono state pubblicate dai più importanti giornali internazionali. Qui un reportage del New York Times del dicembre 2020 firmato da Jason Horowitz e illustrato proprio dalle immagini del fotografo torinese.


Le illustrazioni del nuovo numero

Nella Prima Pagina, la sezione de L’Espresso legata all’attualità e alle inchieste, troviamo uno studio sulla corruzione, uno dei mali maggiori del nostro Paese. In occasione del trentennale di Mani Pulite, periodo storico ricordato dall’articolo di Paolo Biondani, facciamo il punto della situazione sulla legalità. Il comparto si compone di molti testi, tra cui quelli di Lirio Abbate, di Ilvo Diamanti e di Luigi Ceccarini.

Per illustrare queste pagine, abbiamo chiesto a Simone Rotella di rimettere mano a una sua vecchia illustrazione e di riadattarla per l’occasione. Simone è ormai un collaboratore storico de L’Espresso: il suo stile deciso e la sua palette cromatica sono molto riconoscibili. E proprio sui colori ha lavorato per aggiungere forza all’immagine: il contrasto tra ciano e arancione è molto forte e funziona perfettamente.


L'Espresso 07
L’illustrazione sulla corruzione firmata da Simone Rotella

L’infografica della legalità

Nello stesso comparto del giornale, quello dedicato alla corruzione, la ricerca di Ilvo Diamanti realizzata da Demos con Libera, fotografa il pensiero degli italiani attraverso un sondaggio. Il risultato è che i cittadini hanno maggiore consapevolezza su mafie e malaffare rispetto al passato, ma tendono a considerarli una patologia consolidata e quasi inevitabile.

Questa ricerca viene riproposta sul giornale attraverso un’infografica, ovvero un insieme di dati, cifre e notizie rappresentate visivamente con elementi grafici. L’infografica è una branca della comunicazione visiva particolarmente importante perché attraverso immagini deve restituire al lettore un’informazione accertata scientificamente, attraverso fonti accreditate. L’elaborato di infodesign deve quindi essere esteticamente gradevole e immediatamente comprensibile.


L'Espresso infografica
Il rapporto sulla legalità con le infografiche di Mistaker

Mistaker Infografica
Dati, cifre e informazioni: data news di Mistaker

Mistaker – studio romano di graphic design – conosce alla perfezione le regole dell’infografica e ogni volta che abbiamo necessità di presentare tabelle, istogrammi e dati ricorriamo a Riccardo Casinelli, Valerio Di Mario e Martina Tariciotti, ovvero il nucleo principale dello studio.

Colori moderni, pittogrammi originali e immediati, testi leggibili: questo il segreto per rendere un’infografica bella e funzionale.


Il soprannaturale nella scienza

Arriviamo infine alle Idee, la parte del giornale a cura di Sabina Minardi che si occupa di approfondimento culturale. L’articolo principale è un’intervista di Wlodek Goldkorn a Jimena Canales, saggista messicana che nel suo libro “L’ombra del diavolo” (Bollati Boringhieri) dimostra come la scienza si sia ciclicamente avvalsa del soprannaturale.


L'Espresso 07
I demoni della scienza nel collage digitale di Carol Nazatto

Fantasia, immaginazione, mito: i fatti scientifici hanno bisogno anche dell’ignoto e dell’irrazionalità. Illustrare questo tema poteva essere bellissimo ma anche difficile. Abbiamo chiesto all’artista brasiliana Carol Nazatto, rappresentata in Italia dall’agenzia Artistique e da Christine Modafferi, di aiutarci in questo compito. Il suo stile, basato sul collage digitale, si è rivelato particolarmente indicato per il tema. Stampe antiche di demoni convivono con uno scienziato moderno, tra gatti neri, teschi e formule matematiche.


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