Chi paga i partiti Addams

Articolo pubblicato il: 5 Dicembre, 2021


Chi paga i partiti Addams è il singolare titolo de L’Espresso numero 50. In copertina i partiti politici – ognuno con il proprio segretario – vengono rappresentati come la famiglia Addams. Perché la politica italiana, in questo momento, è un’istituzione decaduta. Così anche i finanziamenti ai partiti: non sono più le cifre vertiginose che giravano un tempo e soprattutto non è trasparente il metodo di distribuzione.

All’interno del giornale un’inchiesta di Antonio Fraschilla, Vittorio Malagutti e Mauro Munafò cerca di fare luce su chi sono i finanziatori della politica.

La sigla animata, divertente come la cover, è realizzata da Alessio Melandri.


Copertina da urlo

Un concetto così astratto da visualizzare come la politica e il finanziamento ai partiti, aveva necessità di un’immagine che potesse attirare subito l’attenzione dei lettori. Magari anche un’immagine spiritosa, per introdurre in modo sobrio un argomento che invece è molto serio.

Per questo, dopo un brainstorming con il direttore de L’Espresso Marco Damilano, abbiamo deciso di prendere in prestito la famosissima famiglia Addams. Si tratta infatti di personaggi estremamente riconoscibili, che trasmettono decadenza e anche un po’ di cialtroneria, proprio come i politici italiani. E anche Mano, l’arto che vive di vita propria, afferrando una mazzetta di banconote, si presta a comunicare il concetto del finanziamento ai partiti.

Ho chiesto a Ivan Canu di illustrare questa copertina. Il suo segno è estremamente malleabile e può essere di volta in volta spiritoso, figurativo, grafico o sintetico.


Espresso Addams
Gli Addams originali e, a destra, la prima composizione di Ivan Canu. Buona da subito

Ragionando insieme, abbiamo individuato come reference la classica foto di famiglia degli Addams. Il metodo creativo di Ivan Canu si basa su composizioni fotografiche su cui poi andrà a effettuare l’illustrazione vera e propria.

La prima proposta è stata subito buona, sia per la composizione che per l’assegnazione dei personaggi. Salvini come Lurch, Berlusconi come zio Fester, Giorgia Meloni come Mercoledì: i politici italiani sembrano fatti apposta per interpretare gli Addams!

Poi Ivan ha aggiunto in secondo piano Montecitorio, il palazzo della politica italiana, e altri elementi tipicamente horror come pipistrelli e luna piena.

La scelta cromatica

Una volta realizzati la composizione e i personaggi, Ivan Canu mi ha proposto diverse palette cromatiche. Il colore di una copertina è sempre molto importante: deve attirare l’attenzione dei lettori e – ovviamente – essere in linea con il tema del disegno.


cover L'Espresso 50
Tre prove di colore per l’illustrazione di copertina

Le tre prove di colore erano d’impatto ma secondo me non restituivano l’atmosfera della famiglia Addams. Quella che funzionava meglio era quella blu, la più scura, e per questo ho chiesto di vedere l’immagine anche in bianco e nero, proprio come i telefilm originali degli anni ’60. Ivan mi ha controproposto un bianco e nero con dei toni di grigio netti e mi ha inviato un esempio di una sua vecchia illustrazione.


L'Espresso 50
L’esempio di bianco e nero con toni di grigio e il definitivo

Perfetto! Il mood tone da dare alla copertina era esattamente questo. Un po’ vintage, un po’ horror e molto pop. Il definitivo arrivato era esattamente quello che volevamo e l’illustrazione è stata pubblicata sia in copertina che all’interno de L’Espresso per l’apertura dell’articolo.

Quando i romanzi incontrano la scienza

Arriviamo così alle Idee, la sezione del giornale curata da Sabina Minardi e dedicata all’approfondimento culturale. Questa settimana l’apertura consiste in un’intervista di Wlodek Goldkorn a Hervé Le Tellier, scrittore francese autore del libro L’Anomalia (pubblicato in Italia da La Nave di Teseo), a metà tra science-fiction e letteratura alta. L’anomalia del titolo è un incidente spazio-temporale per cui un un Boeing 787 di Air France in volo da Parigi a New York incappa in una grande turbolenza prima di atterrare. Tre mesi dopo lo stesso aereo, con gli stessi passeggeri e un identico equipaggio, ricontatta i controllori di volo dell’aeroporto JFK, come se avesse continuato a volare da allora. Questa intervista apre un ciclo di incontri che tratterà di scienza e letteratura.

Gli elementi da illustrare quindi erano: scienza, fantasia, un aereo, lo spazio/tempo. Mi sarebbe piaciuto anche uno stile retrò, proprio per creare un filo invisibile ma tangibile con i grandi romanzi di science-fiction degli anni ’50 e ’60.

Carol Nazatto, l’illustratrice venuta dal Brasile

Facciamo un passo indietro. Qualche settimana fa sono stato contattato da Christine Modafferi, dell’agenzia di illustratori Artistique. Durante la nostra prima videochiamata, Christine ha selezionato e ha mostrato a me e al mio collega Alessio Melandri alcuni autori che secondo lei hanno la mano giusta per le esigenze grafiche de L’Espresso.

Molti di questi ci hanno colpito favorevolmente, in particolare Carol Nazatto, illustratrice brasiliana che lavora con la tecnica del collage, manuale e digitale. Il suo stile è retrò e molto personale e mi è subito tornato in mente per illustrare l’intervista a Le Tellier.

Avevo qualche preoccupazione perché non siamo abituati a lavorare con agenzie a fare da mediatori e temevo che potesse essere macchinoso, anche solo perché in questo caso l’illustratrice vive e lavora dall’altra parte del mondo, in Brasile.


L'Espresso 50
L’illustrazione dell’artista brasiliana Carol Nazatto

In realtà i miei dubbi sono stati presto fugati: nel giro di qualche giorno è arrivata via mail l’illustrazione di Carol Nazatto che – ovviamente – aveva ricevuto il brief e si è basata su quello per realizzarla. Tutti gli elementi dell’intervista sono presenti, con alcune trovate creative eccellenti. È favoloso pensare che oggi, rispetto a qualche anno fa, si può lavorare con artisti di tutto il mondo in maniera diretta, immediata e semplice.

Poesia illustrata

Chiudiamo in bellezza con l’articolo di Laura Pugno in cui si traccia una mappa immaginaria dei poeti italiani contemporanei. E per illustrare la Poesia, mi sono ricordato di una bellissima illustrazione del maestro Pierluigi Longo che realizzò qualche anno fa per Robinson, il supplemento culturale de La Repubblica.


L?Espresso illustrazioni
Lo stile inconfondibile di Pierluigi Longo

Un uomo che legge (forse proprio una poesia?) sprofondato in una poltrona che galleggia su un mare immaginario. Le tematiche dell’arte di Pierluigi Longo sono tutte ben presenti in questa illustrazione, che torna a vivere nuovamente sulle pagine culturali de L’Espresso.


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