Bianco

Articolo pubblicato il: 1 Agosto, 2021


L'Espresso 32
Mattarella “Cavaliere bianco”

La copertina del nuovo numero de L’Espresso, il 32, raffigura il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’interpretazione di Makkox.

Il 3 agosto, infatti, inizia il “semestre bianco” ovvero gli ultimi sei mesi del mandato presidenziale, in cui non possono essere sciolte le Camere e i poteri del Presidente sono limitati.

Ma questo semestre rischia di essere più nero che bianco, tra no vax, scontro sulla giustizia, divisioni tra partiti e incertezza sul futuro del governo Draghi.


Dopo Mattarellaman, arriva il Cavaliere Bianco

Marco Dambrosio, in arte Makkox, nel 2018 aveva creato per una copertina de L’Espresso la figura di “Mattarellaman”. Interpretava perfettamente il momento storico italiano molto preoccupante, che avrebbe avuto bisogno di un Presidente con i super poteri per cambiare rotta. La cover fu molto gradita sia dai lettori che dal diretto interessato, che addirittura invitò Makkox al Quirinale per farsi regalare una stampa firmata dell’illustrazione.


L'Espresso cover 2018
Mattarella “Superman” su una cover de L’Espresso del 2018

Perciò, tenendo conto dell’illustre precedente, ci è sembrato naturale richiamare Marco Dambrosio e chiedergli un’immagine per la copertina del nuovo numero de L’Espresso.

Come detto, l’esigenza era quella di individuare nel Presidente Sergio Mattarella l’istituzione che nei prossimi mesi del semestre bianco può garantire la durata e la buona salute del Governo Draghi.

Makkox ha pensato a Mattarella come al “Cavaliere Bianco” di un noto sketch del compianto attore Gigi Proietti (che potete rivedere qui). La storia del Cavaliere Nero e del Cavaliere Bianco è famosa, e la morale è che al Cavaliere Nero (che nel nostro caso diventa Bianco per richiamare il semestre politico), non bisogna “rompere le scatole”. Ovvero: lasciate lavorare Sergio Mattarella in santa pace per il periodo di presidenza che gli rimane.

All’interno del giornale, poi, nella doppia pagina che illustra ogni settimana, Makkox spiega ancora meglio il concetto della cover.


Le altre illustrazioni

Dopo aver analizzato la copertina del nuovo numero de L’Espresso, proseguendo nello sfoglio del giornale troviamo un articolo di Simone Pieranni su Pegasus e gli altri software-spia che attraverso i telefoni cellulari possono controllare le nostre vite. Applicazioni usate dai Paesi autoritari ma che stanno anche diventando un grande business. Per illustrare questo tema serviva un’immagine generica, che ne desse immediatamente l’idea. Abbiamo commissionato il lavoro a Valentina Vinci che ha realizzato un collage digitale in cui è evidente il rischio di essere spiati. Un rischio globale.


L'Espresso 32
I software-spia ci controllano attraverso i telefoni cellulari. Ecco l’interpretazione di Valentina Vinci

Un delitto senza verità

Ancora nella sezione “Prima Pagina”, dedicata all’attualità, Gianfrancesco Turano scrive del trentennale dell’omicidio Scopelliti. Nell’estate del 1991 in Calabria fu assassinato il magistrato Antonino Scopelliti, impegnato in quei mesi nel Maxiprocesso di mafia di Palermo. Purtroppo, come nel caso di altre famose storie italiane, ad oggi ancora non c’è stata alcuna condanna, tra nuovi e vecchi pentiti e indagini che si fermano e poi ripartono.

Da un punto di vista grafico, questo è il classico esempio in cui è necessario ricorrere a un’illustrazione. Infatti, essendo passato molto tempo dalla vicenda, le poche foto a disposizione sono di pessima qualità e sono state pubblicate più volte. Serviva un illustratore dal tratto serio, descrittivo ma anche onirico. Che mettesse insieme in un’unica immagine gli elementi dell’indagine: il magistrato assassinato, l’arma del delitto (un fucile), la moto con cui l sicari entrarono in azione, i pentiti. Emanuele Fucecchi è un illustratore che domina perfettamente questo tipo di immagini e infatti nel suo lavoro possiamo trovare realizzate in pieno quelle che erano le nostre esigenze giornalistiche e grafiche.


L'Espresso 32 illustrazioni
Il “Delitto Scopelliti” illustrato da Emanuele Fucecchi

La Destra francese e gli intellettuali

Arriviamo infine alla sezione delle “Idee”, diretta da Sabina Minardi, e che per sua natura (presenta sempre approfondimenti) si presta perfettamente a essere illustrata. Questa settimana Anna Bonalume, giornalista e filosofa di base a Parigi, scrive di quattro importanti intellettuali francesi accomunati dalla loro simpatia politica verso la destra di Marine Le Pen. Sono Michel Houellebecq, Eric Zemmour, Alain Finkielkraut, Michel Onfray. Sono contro l’Islam, contro l’Europa, vanesi, vittimisti e retorici.

Insomma, articolo tutt’altro che facile da illustrare. Abbiamo pensato di commissionare questo lavoro a Ivan Canu, collaboratore molto preparato sul fronte culturale, sociale e politico. Con lui è sempre bello confrontarsi per capire come poter restituire visivamente al meglio i concetti scritti sul giornale.

In questo caso avevamo la necessità di presentare quattro personaggi i cui volti non sono famosi (tranne forse quello di Houellebecq) e di far capire subito che si trattasse di personaggi francesi e magari riuscire anche a far capire che sono politicamente di destra.

La prima proposta

Dopo aver effettuato una sorta di brain storming, Ivan Canu ha lavorato sullo sviluppo di alcune sue idee e mi ha inviato una prima proposta. Aveva immaginato i quattro intellettuali come Assourancetourix il Bardo del villaggio gallico di Asterix. In questo modo il riferimento alla Francia sarebbe stato immediato. Mi ha quindi mandato una bozza veloce.

L'Espresso illustrazione
La prima proposta di Ivan Canu per illustrare l’apertura delle Idee

Come ho già scritto in passato, ogni illustratore ha il suo modo di presentare i bozzetti: c’è chi li realizza con le matite classiche, chi con la tavoletta grafica, chi – come Ivan – con un collage digitale fotografico che poi diventerà tutto illustrato.

Questa prima bozza non mi ha convinto: il riferimento ad Asterix mi sembrava troppo giocoso per un articolo che comunque tratta di intellettuali e politica. E i volti dei filosofi, come detto quasi sconosciuti, in un’impostazione di questo genere sarebbero stati molto piccoli e quindi ancora meno riconoscibili.

L’importanza del confronto

Abbiamo quindi iniziato a confrontarci: Ivan obiettava che in Francia i riferimenti giocosi (alla Asterix, appunto) vengono utilizzati anche da giornali seri e molto credibili. Io contro-obiettavo che però, essendo Asterix un personaggio francese, per loro il riferimento era più immediato e in Italia lo sarebbe stato molto meno.

Alla fine ci siamo trovati d’accordo che inserire i quattro scrittori intorno al tavolo di un bistrot, tipicamente francese, con un taglio più stretto su di loro, sarebbe stata una soluzione ideale.


L'Espresso illustrazioni
Zemmour, Houellebecq, Finkelkraut e Onfray disegnati da Ivan Canu

Questo è il definitivo andato in pagina, molto simile alla proposta che Ivan ha inviato dopo la nostra discussione. Trovo che sia un’illustrazione bellissima per realizzazione, palette cromatica utilizzata e idea di fondo. Ivan Canu ha aggiunto anche l’elemento del narghilè sul tavolo, in modo da inserire l’elemento Islam, molto presente nella cultura francese e negli scritti dei quattro personaggi.

Infine, ragionando ancora insieme, Ivan ha aggiunto sui muri del bistrot la fiamma simbolo del “Rassemblement National” il partito politico di Marine Le Pen. Altro elemento che aiuta ancora di più a capire di cosa tratta l’articolo.


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