Armi. Un affare italiano

Articolo pubblicato il: 17 Aprile, 2022


L'Espresso
La copertina del numero 15 de L’Espresso

Armi Un affare italiano è il titolo di copertina del nuovo numero de L’Espresso.

Abbiamo utilizzato una foto di armi tricolori scattata da Antonio Masiello per visualizzare l’inchiesta di Carlo Tecce che è la cover story di questa settimana.

L’Export di armi è infatti un grande business per l’industria italiana, oltre 4 miliardi di euro nel 2021.

E – cosa grave – in cima alla classifica degli acquirenti ci sono paesi non democratici come Qatar e Pakistan.


Le illustrazioni del numero 15

In questo numero del settimanale troviamo ben tre illustrazioni, con due esordienti assoluti sulle pagine de L’Espresso. Ma andiamo con ordine e cominciamo ad analizzare l’apertura illustrata delle Idee, la sezione del giornale dedicata all’approfondimento culturale e curata da Sabina Minardi.

Michela Murgia dialoga con Chiara Valerio in occasione dell’uscita del nuovo libro di quest’ultima. Si intitola “Così per sempre” (Einaudi editore) e vede come protagonista il re dei vampiri, Dracula, rivisitato in chiave contemporanea e di base a Roma.


L'Espresso illustrazioni
Il Dracula “de noantri” immaginato da Ivan Canu

Il Dracula “de noantri”

Per illustrare questo articolo ho subito chiamato Ivan Canu, colonna portante del giornale, e abbiamo iniziato a ragionare su un conte Dracula romano, immagine che ci divertiva parecchio. L’intuizione di Canu è stata quella di disegnare il vampiro come il Nosferatu del famoso film di Friedrich Wilhelm Murnau e quindi utilizzare un’iconografia immediatamente riconoscibile.

Ma soprattutto l’idea vincente è stata quella di non inserirlo nel Colosseo o nel Pantheon, monumenti romani famosi ma al contempo banali. Ivan Canu lo ha ritratto fuori dal centro storico, sulla via Appia Antica e sulla tomba di Cecilia Metella, nobildonna romana vissuta nel I secolo a.C.

In questo modo – e grazie anche a una scelta cromatica di fortissimo impatto – è venuta fuori un’illustrazione a mio avviso bellissima dove lo straniamento è grande: Dracula che ha come sfondo i pini di Roma, su una tomba dell’Antica Roma e con un’atmosfera carica di tensione.

Esordi eccellenti

Chi segue questo sito sa bene quanta attenzione io, Alessio Melandri ed Emiliano Rapiti dell’ufficio grafico de L’Espresso, dedichiamo al mondo dell’illustrazione. Lo consideriamo un elemento fondamentale per un magazine e siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti da aggiungere al parco illustratori del settimanale. Se da una parte abbiamo collaboratori fissi con i quali lavoriamo da anni (Ivan Canu, Andrea Calisi, Irene Rinaldi, Elisa Seitzinger, Lavinia Fagiuoli e molti altri), dall’altra cerchiamo di inserire anche illustratori giovani o che non hanno mai lavorato con noi.

È il caso di Eleonora Castagna, giovane professionista che negli ultimi mesi mi ha sottoposto il suo portfolio composto da immagini molto belle, colorate ed editorialmente efficaci.


L'Espresso 15
L’intervista a Santiago Gamboa illustrata da Eleonora Castagna

Eleonora ha studiato all’Accademia di Belle Arti e successivamente alla Scuola di Comix di Napoli e poi ha conseguito un Master in illustrazione editoriale a Bologna. Pur essendo molto giovane, il suo stile è già ben sviluppato grazie a un segno forte e netto e a un sapiente utilizzo dei colori.

Le abbiamo chiesto di illustrare l’intervista di Francesco Musolino allo scrittore colombiano Sebastiao Gamboa, autore di libri noir. Eleonora ha letto il testo e ha realizzato un’immagine molto bella, in cui sono presenti elementi e colori sudamericani.

Immaginare il metaverso

Nella parte finale del settimanale, quella delle Storie, Chiara Sgreccia scrive del metaverso, universo parallelo che sta diventando strumento quotidiano per accedere a servizi e opportunità.


L'Espresso illustrazioni
Davide Bart. Salvemini interpreta a modo suo il metaverso

Un argomento singolare, che si presta alle illustrazioni di Davide Bart. Salvemini, artista che ha un segno ipermoderno e dai colori acidi, mutuato dalle nuove tendenze del fumetto contemporaneo indipendente. Lui stesso – nella bio presente sul suo sito – si definisce “alla costante ricerca dell’irreale traendo ispirazione tra l’oscurità dello spazio e la luce della natura, focalizzandosi su ciò che si nasconde all’occhio umano”. Praticamente l’illustratore perfetto per il metaverso!

Salvemini ha utilizzato al meglio l’ingombro orizzontale a disposizione dell’illustrazione, sfruttandolo nella sua interezza e creando un’immagine che restituisce ai lettori l’idea di metaverso in modo puntuale e divertente.


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