Senza di lei
Articolo pubblicato il: 7 Agosto, 2021

La cover del nuovo numero de L’Espresso è dedicata a Angela Merkel. A un mese e mezzo dalle elezioni tedesche che cambieranno il volto della Germania e anche dell’Europa.
Con la fine dell’era Merkel, infatti, termina la stagione della politica forte. E inizia quella dei governanti della necessità e dell’emergenza, senza alcuna partecipazione.
Insomma, in Europa e in Italia si aggira il fantasma della leadership.
La copertina del nuovo numero de L’Espresso parte quindi dalle elezioni tedesche che si terranno a fine settembre 2021 per poi analizzare anche la situazione politica europea e italiana. Con articoli del direttore Marco Damilano, di Massimo Cacciari e di Roberto Brunelli.
Il volto della Cancelliera
Come realizzare il visual di questa copertina? Abbiamo deciso di presentare un primo piano di Angela Merkel, la cancelliera tedesca, scegliendola come simbolo della fine delle leadership politiche forti.
È un volto noto, riconoscibile, con una vasta iconografia: il caschetto biondo e i tailleur color pastello sono ormai segni distintivi di questo personaggio politico. Ma in questi anni, di fotografie che l’hanno ritratta ne abbiamo viste tantissime e – dopo un’accurata ricerca fotografica – non siamo riusciti a trovare una foto che potesse “dire” qualcosa di più.
Ci siamo perciò rivolti a Ivan Canu, illustratore colonna portante de L’Espresso specializzato in ritratti. L’idea di mettere in copertina un ritratto della Merkel con i colori a contrasto, che richiamasse persino l’Obama di Obey ci è sembrata vincente. Decisamente più originale di una foto già vista decine di volte.
L’impatto grafico è forte e l’aspetto preoccupato della Merkel rende molto bene l’idea di un’era politica che sta per esaurirsi.
Le altre illustrazioni
Nella “Prima Pagina”, la sezione d’attualità de L’Espresso, abbiamo un articolo di Gloria Riva che – dati alla mano – denuncia la pessima situazione della sanità italiana tra strutture sanitarie da rendere più moderne, staff ospedalieri sottodimensionati e macchinari obsoleti. Le cifre sono impressionanti e proprio per questo abbiamo deciso di dedicare l’apertura a una grande infografica che reggesse una doppia pagina.

Layout alla mano, abbiamo lavorato in sinergia con lo Studio Mistaker, cioè Martina Tariciotti, Riccardo Casinelli e Valerio Di Mario. Il risultato è un ottimo equilibrio tra dati (tutti molto leggibili), illustrazione (che rende subito l’idea dell’argomento di cui si scrive) e tipografia (titolo, sommario e testi). Nessun elemento prevale sull’altro e tutti insieme convivono perfettamente.
Subito dopo, ecco l’articolo di Antonio Fraschilla. Tratta di partecipazione politica e degli amministratori civici che cercano di gestire comuni e regioni nel miglior modo possibile. Gli elementi da illustrare sono: l’Italia, l’attenzione alle tematiche ambientali, cantieri da realizzare e cittadine da amministrare.

L’Italia in collage
Abbiamo pensato immediatamente di chiedere a Valentina Vinci di realizzare uno dei suoi collage digitali che mettesse insieme gli elementi dell’articolo. L’elaborato finale presenta l’Italia su cui sono appoggiati, seguendone la sagoma a forma di stivale, elemento grafici come case, gru, mani che si stringono, manifestazioni, prati e fiori. Insomma una concettualizzazione visiva del testo di Antonio Fraschilla.
Sadie Plant, la cyberfemminista
Arriviamo infine alla sezione delle “Idee”, diretta da Sabina Minardi. Questa settimana l’apertura è affidata a Simone Pieranni che intervista Sadie Plant, teorica del cyberfemminismo.
Un dialogo molto alto in cui si parla di distopie, cultura cyberpunk e femminismo.

Il nostro disegnatore di riferimento per la cultura cyberpunk è Jacopo Starace che – non a caso – ha spesso illustrato gli articoli di Simone Pieranni, anche lui esperto del settore.
Jacopo, fumettista e copertinista, è nato nel 1989, è laureato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Lavora in editoria, disegna fumetti sul web ed è autore del graphic novel INN per Eris Edizioni.
Nell’illustrazione finale le suggestioni del mondo cyberpunk ci sono tutte: il robot (donna, in questo caso), il fumo, una metropoli futuribile, i colori acidi.
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